Chiarimenti.

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Nagisa strinse forte Karma e gli disse che tutto sarebbe andato per il meglio. Karma si era calmato nelle braccia di Nagisa. Passarono alcuni minuti e Karma riprese conscenza di tutto quello che era appena successo. Si staccò da Nagisa e si mise di fronte a lui: "Ok, adesso però ho bisogno di spiegazioni." Nagisa sorrise e iniziò a raccontare tutta la sua storia nei minimi particolari: "Sai, mia madre ha sempre voluto una femmina... però sono nato io... quindi si è creata una femmina... mia madre non mi voleva, quindi figuriamoci il resto delle persone." Primo colpo basso per Karma. "Mia madre mi ha sempre fatto tenere i capelli lunghi e mi ha sempre fatto vestire in modo femminile" in quel momento sciolse la sua lunga chioma che era sempre stata raccolta in due Codini. Karma fu sorpreso da quei capelli che sembravano lo zucchero filato colorato che vendono ai Luna Park americani che si vedono nei film e nei cartoni. Mentre si toccava i capelli continuò a raccontare la sua storia. "Però... io mi sono sempre sentito un maschio... volevo tenere i capelli corti, non lunghi... volevo mettere i pantaloni, non le gonne..." altro colpo per Karma, che però si chiedeva come mai non si fosse mai ribellato alla madre. Nagisa lo guardò e comprese la sua domanda: "Non mi sono mai ribellato a mia madre perché lei è pazza." Karma spalancò gli occhi, come aveva fatto a capire la sua domanda? "No, davvero, letteralmente pazza. Se provavo a dire qualcosa che andasse contro ciò che pensava lei, ero morto... tutt'ora è così, non so perché stavo parlando al passato ahahah..." era una risata nervosa quella di Nagisa. -perché adesso ci sono io...-  pensò Karma guardando con occhi lucidi il piccolo blu." A scuola trovavo conforto -continuò Nagisa- i miei compagni mi accettavano così per come ero, sia alle elementari sia alle medie, poi sono arrivato al liceo... il mondo mi è crollato addosso... non sapevo come gestire la situazione e pensavo che questo fosse il modo... " Colpo fatale per il Rosso che in quel momento alzò lo sguardo, tenuto basso per tutto il racconto, in quel momento si rese conto di cosa aveva fatto, e di quanto era piccolo e fragile il blu: era rannicchiato, con la testa appoggiata sulle braccia, che a loro volta erano incrociate e appoggiate sulle esili gambe. I capelli blu, ricadevano su i suoi occhi grigi, che le parole di quella straziante storia avevano annuvolato. "Sai Karma. Oggi non dovevo essere qui." Karma non capì. "Oggi doveva finire tutto questo strazio. Oggi dovevo scrivere l'ultima lettera d'addio e poi verso le 18 e 30, che è il mio orario preferito, avrei dolcemente chiuso gli occhi per sempre, senza preoccuparmi più di nulla." Karma tremava, perfino i suoi occhi tremavano. -voleva... uccidersi... per... colpa... mia...- ecco cosa pensò Karma. Nagisa però gli prese la mano e gli disse: "Sai cosa mi ha impedito di fare tutto questo?" Karma scosse la testa. Gli occhi di Nagisa tornarono blu e con la sua graziosa voce disse: "Tu"

Woooo, vi piace?
mi sono allontanata dai caratteri principali dei protagonisti, vero?
P&L -Ros-

Odi et amo. Karmagisa *conclusa*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora