Odi et amo. Karmagisa *conclusa*

Come ogni giorno.

Nagisa era ormai a pochi passi dalla scuola e già sentiva gli occhi puntati tutti su di lui. Lui non diceva nulla, non alzava nemmeno lo sguardo... Pregava solo non ci fosse il rosso...
Arrivò di fronte alla porta della classe: era socchiusa, lui la aprì cercando di fare il minimo rumore possibile, ma appena entrò tutti gli occhi caddero su di lui. Nagisa non alzò lo sguardo, ma sentiva che c'era, che era lì. Sentiva che tra poco sarebbe incominciata una delle due solite stressanti giornate.

Pov's Karma:
Alzai lo sguardo e boom, mi ritrovai Nagisa avvolto da una gonna e una camicia a maniche lunghe. Non so cosa mi prese, ma sentì tutto bloccarsi per qualche secondo: fissavo quel corpo troppo piccolo per essere in seconda superiore, ma così maledettamente perfetto, fissavo quei capelli azzurri com'erano i suoi occhi, fissavo i suoi occhi, grigi e senza speranza. Ma non volevo accettare di aver pensato tutto ciò, non potevo. "Ohhh, oggi anche la gonnellina! Domani ti metti anche i tacchi e ti trucchi?" I miei pensieri furono interrotti da questa frase, non so chi la disse, ma l'unica cosa che feci fu alzarmi di scatto e mimare ciò che aveva appena detto il mio compagno. Non volevo farlo, ma dovevo. Nagisa come al solito non disse nulla, andò al suo posto e si sedette in attesa della lezione. "Tsk- ecco cosa dissi- vado a fumare, se arriva senesi, sapete cosa fare." Avevo bisogno di riflettere, di stare da solo. Prima di uscire, sulla soglia della porta guardai Nagisa, in quel momento alzò gli occhi: erano grigi, vuoti, senza emozioni. I nostri occhi si incastrarono per qualche secondo, poi tornai alla realtà e l'unica cosa che riuscì a dire prima di uscire, fu uno stupido e insensato: "Tsk"

Nagisa era seduto al suo posto, ecco cosa intendeva quando pregava che non ci fosse il Rosso, pregava che non ci fosse Karma. Karma è un ragazzo alto, magro, ma ben scolpito (eheheh) con gli occhi color ambra e i capelli rosso rubino. Ecco perché Nagisa lo chiama il Rosso. Lo chiamava così anche perché come quella mattina, ogni giorno gli faceva passare le pene dell'inferno per una cosa che Nagisa non poteva controllare...

Karma entrò nell'ultimo bagno libero, quello più vicino alla finestra e presa una sigaretta gli diede fuoco come Nagisa aveva fatto con lui quella mattina, con un semplice sguardo.
Pov's Karma:
"Lo odio da morire quel ragazzo... Mi manda in crisi, si veste da femmina, porta i capelli lunghi e poi si lamenta... Tsk non lo capisco proprio. Ma ogni volta che lo vedo, che incontro i suoi occhi anche se oramai vuoti e tristi, ogni volta che incontro i suoi capelli azzurri e il suo corpo troppo minuto, sento un sussulto dentro, qualcosa che odio da morire, perché non mi fá capire più nulla... Merda, lo odio da morire... "
I miei pensieri furono interrotti da un rumore: qualcuno bussava alla mia porta. "Occupato" dissi con voce rauca per via del fumo. Una vocina che non sentivo da tanto tempo, troppo tempo mi disse con tono leggero, ma amaro che dovevo tornare in classe perché... Il perché non lo sentii nemmeno, ero troppo concentrato su quella graziosa voce. Era Nagisa, lo sapevo bene, ma non gli diedi peso se no mi sarei solo scaldato inutilmente. Aprii la porta ed ecco di nuovo la stessa scena successa poco prima sulla soglia della porta: i nostri occhi si legarono e i suoi occhi mi trasmisero che c'era qualcosa che non andava, ma cosa? "Guarda che il bagno delle ragazze è di là." Dissi, pur di non far trasparire quello che io non avevo ancora capito. Nagisa abbassò lo sguardo. Fosse questo quello che lo faceva star male? I miei pensieri furono bloccati dalla stessa voce di prima: "Dobbiamo andare, in classe stanno decidendo le coppie per un lavoro..." "-Che bella la sua voce- No, non posso pensare questo" Ecco cosa pensai. Me ne andai senza dire nulla, pur di evitare quei sentimenti. Ma arrivati in classe mi aspettava qualcos'altro...

ciau guys! E nulla questo è un po' più lungo, ma credo che vada bene lo stesso, no? non ho voglia di rileggerlo, se ci sono errori o parti dove non si capisce, ditemi pure.
P&L -Ros-