Era soleggiato. Uscii da scuola contenta. Chuck aveva provveduto a tutto, ed ora la gente credeva fossi sempre stata con loro. Solo che non frequentavo più il terzo anno. Anzi, le mie conoscenze erano cresciute ed ero uscita dal liceo con il massimo dei voti. Non avevo idea di come, ma sapevo che ora io, Liam e Mason saremmo andati all'università abbandonando Beacon Hills ai nuovi beta di Scott.
‹Già finita? Non può finire così!› esclamò Mason. C'eravamo tutti: Scott, Stiles, Malia, Allison, Lydia, Mason, Liam, Derek, Peter ed io. O meglio, li raggiunsi dopo.
Uscii da scuola come una diva. Esatto, ero popolare fra tutti a Beacon Hills. Indossavo un tubino nero con sopra un cappotto beige e dei sandali neri. Tutti rimasero estasiati dalla mia bellezza, e i mannari dalla mia aura.
‹La preside Martin mi ha confermato che insegnerò letteratura e diversi sport sulla difesa corpo a corpo.› esultai, abbracciando Liam Dunbar. Avevamo legato parecchio in quei tempi, ed eravamo entusiasti del legame.
‹È grandioso!› esclamò Lydia, la figlia della preside.
‹Quando ha saputo, tuttavia, di ciò che avrei intrapreso mi ha rassicurata che sarei stata la benvenuta comunque.› continuai, sotto lo sguardo attento di tutti. Osservai gli Hale, mio fratello e mio padre.
‹Seguirò Stiles all'Accademia dell'FBI.› ammisi, sorridente.
‹Ma è fantastico!› gridò lui abbracciandomi.
In quei tempi avevo cominciato a conoscere gli umani, le loro aspettative e i loro comportamenti. Ora anche io dimostravo affetto, ed ogni tanto quando tornavo lassù ridevano del mio comportamento cambiato. Ero ancora il generale, e ancora mantenevo l'ordine attraverso Radio Angeli.
‹Aspettate.› li fermai diventando seria. Parli del diavolo, spuntano le corna.
‹Azazel, prendi la quarta. No, non la quarta A ma la quarta C. Sì, bravo.› dissi. Gli angeli si stavano preparando per combattere i demoni che avevano dichiarato guerra, e a breve sarei risalita per aiutare. O meglio, comandare, gli eserciti. Eravamo aumentati del quintuplo, ed era un bene.
I ragazzi ridacchiarono, poi ci abbracciammo. Ma la radio di Stiles cominciò a suonare nella sua jeep.
‹Segni di vandalismo vicino a scuola! Correte!› cominciammo a correre anche noi verso la voce, cioè all'entrata. Sopra la scritta ‘Beacon Hills High School’ c'era una triscele.
‹Un branco di Alpha.› sentimmo dire. Mi girai e... un'aura nera lo attornava. Mi misi davanti ai miei amici e dalle mie mani spuntarono le mie lame.
‹Non è cattivo, non più. È così da quando è tornato dall'Inferno.› mi disse Liam, abbracciandomi da dietro. Involontariamente mi morsi il labbro inferiore, color perla.
‹Inferno personale o collettivo?› domandai, cercando di capire se avesse parlato o visto Ellen.
‹Personale, mi ci hanno mandato le Skinwalker.› ammise ed io risi. Quelle sono ibridi: angeli e demoni, molto severe e giuste.
‹Sarà una passeggiata farli fuori.› disse Peter, indicandomi con un cenno della testa. Il biondo dietro di me mi strinse di più a lui, ed io appoggiai la testa sulla sua spalla.
Dietro Theo si estesero cinque figure, così attirai a me l'enorme massa muscolare del ragazzo. Di nuovo mi misi davanti a tutti, estraendo artigli e zanne. Ruggii, ma dal momento che ero un angelo il mio non era un ruggito normale.
Deaton disse che le pantere sono esseri saggi, dalla doppia personalità e molto protettivi. Il mio ruggito è un comando più potente di quello di un Vero Alpha, e le mie abilità sono amplificate.
‹Vogliamo Scott McCall e Derek Hale nel nostro branco.› disse soltanto un uomo cieco, con un bastone. Ruggii ancor più forte e loro si inginocchiarono dal dolore.
‹E questo alpha.› aggiunse.
‹Non sono un alpha. E non li avrai mai.› dissi, poi mi affiancarono tutti. Prima Liam, che mi lanciò un'occhiata seria e poi gli altri.
Ghignai, eravamo perfetti. Un branco unico nel suo genere.
‹I demoni hanno iniziato! Cassi!› gridò un angelo, richiamandomi.
‹Merda!› urlai, buttando i pugni per terra e facendo tremare la terra.
‹Vai, ce la caveremo.› disse Liam e tutti annuirono. Mi avvicinai al ragazzo e lo abbracciai, poi gli lasciai un bacio sulla guancia e mi girai. L'uomo cieco si era tolto gli occhiali ed ora i suoi occhi brillavano di rosso, probabilmente per vedere ciò che stava accadendo.
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Aprii le ali e con un solo movimento verso il basso volai in Paradiso, dove automaticamente l'armatura avvolse il mio corpo. Presi lo scudo e la spada e cominciai a combattere contro centinaia e centinaia di demoni, ma per me era facile. Non perdemmo nemmeno un angelo in battaglia, e vincemmo dopo pochi mesi.
Diedi ordini a destra e a manca, ma tutto funzionò alla perfezione.
Allora Ellen e Chuck scesero in campo. Chuck mi diede una lettera e mi disse di aprirla soltanto se fosse morto, ma ciò non accadde. Ellen crollò e noi prendemmo il pieno possesso dell'Inferno, così ci fu equità anche laggiù.
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Tornai giù con ancora l'armatura addosso. Il mondo sembrava diverso: più libero, più luminoso.
‹Cassi!› gridò una voce alle mie spalle. Ero in mezzo alla foresta di Beacon Hills, e quando mi girai trovai Liam e il branco.
‹Già qua?› domandò Peter, sorridente.
‹Ora possediamo l'Inferno.› dissi soltanto, cadendo a terra e sdraiandomi.
‹Ho fame.› dissi, poi scoppiai a ridere per una battuta di un angelo.
Era tutto così bello. Gli alpha c'erano ancora, ma sarebbe stata una passeggiata.
Ma esiste un fenomeno chiamato ‘regressione verso la media’: è un'espressione tecnica per dire che le cose non andranno sempre bene, né sempre male. Prima o poi pareggieranno, ed è ciò che accadrà anche a noi.
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Angelo Caduto // Liam Dunbar
Historia CortaCassiopea è una ragazza diversa: generale delle schiere angeliche, si ritrova sulla Terra per riprendersi dalle ferite. La situazione degenera, e davanti a diversi avvenimenti l'evoluzione dell'umanità di Cassiopea viene descritta attentamente. Ma...