Veronica's pov
Il giorno era passato. Mi misi sul mio letto sfinita ma sollevata, sapendo che l'indomani non sarei andata a scuola per prepararmi psicologicamente a ciò che stavo per fare.
Senza pensarci misi la mano sulla mia pancia, iniziavo ad odiare questo vizio anche perché quando non ci sarà più nulla sembrerà da stupida.
Spensi la lampadina e chiusi gli occhi. La mia mente vagava a migliaia all'ora per trovare qualcosa su cui soffermarmi per tutta la notte ma l'unica cosa che mi veniva in mente era l'immagine dello sgabuzzino.
All'improvviso mi scese una lacrima. Feci fatica a non pensare a quello ma alla fine mi addormentai.
il giorno dopo
Mi svegliai sudata per il caldo della notte perciò andai in bagno a sciacquarmi la faccia.
Mi venne un'ondata di ansia dunque decisi di chiamare Cheryl pur sapendo che era a scuola.
<<Veronica, sono a scuola, non posso parlare!>>
<< Cheryl solo una cosa>>
<< dimmi>>
<< puoi accompagnarmi dalla ginecologa questo pomeriggio? Voglio solo qualcuno di cui mi fido al mio fianco.>>
<< ci sarò anche se sono contro questa tua decisione ma la rispetto.>>
<< grazie.>>
chiamata terminata
Veronica, respira, nulla potrebbe andare peggio di così. Lo fai e finisce tutto.
Arrivò il pomeriggio.
Questa volta non mi feci accompagnare da Smithers, nemmeno lui poteva sapere ciò che stava succedendo perciò feci due isolati a piedi.Cheryl continuava a non rispondere ai miei messaggi quindi mi stavo iniziando a preoccupare.
Okay Veronica, calmati, vedrai che ti raggiungerà lì
Entrai in sala di attesa ma non c'era ancora nessuna notizia di Cheryl.
Le lacrime iniziarono a scendere da sole. Non volevo più farlo, era la cosa sbagliata.<<Veronica!>>
Feci un sospiro andando da lui.
<< non lo voglio più fare, non ci riesco.>>
Mi prese per la testa e mi tirò a sé in un immenso abbraccio.
<<come facevi a sapere che ero qui? Ci sono mille ginecologi a New York>>
<< Cheryl mi ha dato l'indirizzo.>>
Annuii con la testa mentre altre lacrime silenziose continuarono a rigarmi il viso.
<< Veronica Lodge? È il suo turno.>>
Non riuscii a staccarmi dal petto di Archie. Sentii lui fare no con la testa mentre la signorina chiamò il successivo nella lista.
Mi sentivo un errore, un errore in persona.
Mi allontanai subito da Archie.<< okay, vado a casa.>>
Dissi asciugandomi le lacrime.
<<Veronica , aspetta, perfavore!>>
Mi fermai e dopo tanto lo guardai negli occhi mentre i miei non cessavano mai di far uscire lacrime.
<<perfavore Veronica, dammi un'altra possibilità.>>
<<me lo dicesti pure dopo quella maledetta festa e guarda ora a che punto siamo.>>
<< farò di meglio, lo giuro.>>
<<non importa se migliorerai o rimarrai lo stronzo di ora, mi hai tradita, Archie. Un tradimento non si scorda tanto facilmente, nemmeno con una gravidanza in mezzo.>>
Fece un sospiro e avvicinandosi mi prese per le guance e mi baciò, un bacio leggero e dolce.
<< ti aspetterò. Anzi, meglio dire, vi aspetterò.>>
Feci un sorriso mentre uscì fuori dall'ospedale. Come poteva essere così dolce ma anche così stronzo al tempo stesso?
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Ehi guys
Vi avviso, questa storia non avrà un finale da fiaba con "e vissero tutti felici e contenti" ma un'altro che al momento non posso dirvi.
Spero vi sia piaciuto questo capitolo e se è così sapete già cosa fare.
Anyway scusatemi se aggiorno a quest'ora ma sono tornata ora da scuola<3
- Baci, Mela
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I'll tell her about you
FanfictionArchie, un ragazzo di Riverdale si trasferisce a New York con la madre per seguire il suo sogno di boxer. Trasferendosi lì conoscerà una ragazza affascinante, Veronica Lodge. I due avranno una vita amorosa complicata.