Capitolo 5: Una nuova speranza!

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I tre avevano finito di parlare e si erano recati insieme all'officina Grimoritica di nonno Lewin.

Julian, dopo aver presentato la bella ragazza al nonno, raccontò per filo e per segno tutto ciò che gli era successo e dell'avventura che lo aspettava. Il nonno inizialmente pensava fosse tutto un immenso scherzo e per poco non perse le staffe, ma dopotutto aveva fiducia in Julian e alla fine decise di credergli.

Quel giorno, il nonno decise di chiudere l'officina per l'intera giornata rimanente. C'erano tantissimi preparativi da fare, e avrebbe aiutato il suo caro nipote.

Lewin era un grande sostenitore del Dio Zanos. Quando scoppiò la guerra tra lo Shaytan e Cecil, il padre di Vanessa, il famoso ingegnere prestò i suoi servigi a quest'ultimo. In quel periodo produsse le migliori armi Grimoritiche che aveva mai creato.

Quando Cecil venne sconfitto, il nonno rimase una figura avvolta nell'ombra non essendo un combattente e, tra i nemici, nessuno conosceva la sua identità.

Frustrato, si ritirò il più lontano possibile dalla capitale. Avrebbe potuto vivere nel lusso, dimenticarsi del passato e diventare un maestro Grimoritico ad Arcon. Ma la sua dignità glielo negò.

Preferiva vivere in un posto isolato piuttosto che diventare un suddito dello Shaytan.

Ma era nata una nuova speranza. Il Dio Zanos era tornato!

Julian doveva essere pronto per ogni evenienza, e Lewin voleva aiutarlo il più possibile. Sarebbe partito la mattina seguente.

Per prima cosa, il nonno consegnò a Julian un bracciale interspaziale di classe D, un bracciale Grimoritico con una dimensione portatile dentro di sé. Con il semplice pensiero, il proprietario poteva conservare oggetti e riprenderli usando la propria volontà. I bracciali interspaziali di classe D avevano una capacità di dieci metri cubi circa.

Il ragazzo non sapeva tirare di scherma, ma in qualche modo doveva avere la possibilità di difendersi, così il nonno gli diede Egida, uno scudo Grimoritico di classe B.

Era uno scudo dorato di medie dimensioni e aveva due caratteristiche: un'enorme resistenza e rifletteva le magie.

Decisero che Gamlin sarebbe partito con loro, anche se l'androide non era stato progettato per il combattimento. I due ingegneri lavorarono tutto il giorno per potenziarlo.

Vanessa non rimase a guardare e per quanto possibile cercò di dare una mano. Faceva caldo, e il modo in cui riuscì a rendersi più utile fu di rinfrescare la stanza grazie ai suoi poteri Host.

Per prima cosa ottimizzarono le caratteristiche fisiche e sensoriali dell'androide, poi gli installarono un fucile laser di classe C per entrambe le braccia in modo che potesse sparare dalle mani. Avevano tre impostazioni: gatling, cannone e colpo caricato, in modo da adattarsi ad ogni situazione.

Decisero infine di installare un frammento di classe B sul torace. Questo gli dava un'abilità particolare, poteva modificare il suo corpo in tre assetti diversi: attacco, difesa e velocità.

L'assetto "attacco" gli conferiva una forza molto superiore, ma al tempo stesso lo appesantiva tantissimo, pertanto lo rallentava.

L'assetto "difesa" gli rendeva la pelle dura come la roccia.

L'assetto "velocità" gli dimezzava il peso in modo da renderlo più scattante, ma al tempo stesso lo rendeva più fragile.

Dovettero fermarsi qui. Nel caso in cui avessero esagerato con gli armamenti, il frammento di classe A che faceva da centro operativo avrebbe rischiato di non reggere e mandare tutto in cortocircuito. Nonostante ciò, Gamlin era diventato una vera macchina da guerra!

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