Capitolo 10: Epilogo

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Non appena Julian e Gamlin entrarono in quel luogo sotterraneo oscuro, buio e claustrofobico, non poterono credere ai loro occhi. Il loro amico Willem veniva torturato come un cane da un individuo disgustoso.

Era pieno di graffi e lividi. La carne era stata strappata via con la forza dal suo corpo, tante ossa erano stati spezzate nel modo più doloroso possibile, il suo corpo era talmente ricoperto dal sangue che a stento sembrava lui. Come potevano quei tizi fare una cosa del genere?!

Julian era su tutte le furie. Prese il suo scudo e caricò con tutte le sue forze quel tizio che sembrava un energumeno alto quanto un mezzo uomo, calvo e disgustevole .

Fu tutto incredibilmente veloce. Con la forza del Minotauro, Julian fece sbalzare via il tizio che stava torturando Willem con lo scudo che teneva nell'anello. Sbatté contro il muro e svenne.

"Willem! Willem! Che ti hanno fatto!" Esclamò Julian con tutte le sue forze. La sua faccia aveva perso il suo sorriso radioso. Sembrava uno zombie, sembrava quasi che gli avessero strappato via la gioia di vivere. Julian non riusciva a sopportarlo.

"Gamlin, aiutalo tu. Io devo farla pagare a quel cane!" Esplose Julian con il sangue che pompava forte nel cervello. La sua rabbia aveva raggiunto vette altissime, non sapeva proprio come fare per calmarsi. Gamlin si limitò ad annuire e seguire gli ordini del suo padrone.

"Ora farai i conti con me, stronzo rottinculo!" Gridò il giovane. Gli avrebbe riservato un trattamento peggiore di quello di Willem. Che aveva fatto Willem per meritarsi una sorte del genere?

Tuttavia, Julian non fece neanche in tempo ad afferrarlo per le braghe che vide un giavellotto di fuoco trafiggere il torturatore. Il corpo del malcapitato si sbriciolò in pochi secondi, di certo non era una persona qualunque ad averlo ucciso.

Ma chi era? Di chi si trattava.

Julian si voltò e non credeva ai suoi occhi. Rimase a bocca aperta. Dietro di lui, era apparso dal nulla Modoji.

"Ciao ragazzi, come va?" Chiese ai due Modoji con fare sereno.

"Modoji, che ci fai qui?!" Esclamò Gamlin. Entrambi erano spaesati, l'unica persona che proprio non si aspettavano di vedere lì era Modoji.

"Ci devi delle spiegazioni" Disse Julian con severità. "Dov'è Vanessa? E dove sono quelli che stavi cercando?"

"Oh oh, ogni cosa a suo tempo. Ora ascoltami bene, caro Julian. Ho un discorsetto da farti." Rispose Modoji con saccenza.

Julian temeva il peggio. Che stava succedendo?"

"Tu saprai bene che lo Shaytan è colui che regnerà incontrastato in questa magnifica terra, non è così? Keh keh"

Julian e Gamlin continuavano a non capire.

"Ebbene, devi sapere che la mia missione era quella di scovare te, caro il mio Julian. Dovevo trovare colui che avrebbe dato del filo da torcere al mio amato Shaytan. Lo Shaytan è molto calcolatore, sa bene quando le minacce vanno sedate subito."

Non appena Modoji finì di dire quelle parole, improvvisamente si trasformò in qualcosa di mefistofelico. La sua statura aumentò di quattro volte e venne avvolto tutto d'un tratto da una sinistra aura di potere. Diventò un torreggiante umanoide con grandi ali di pipistrello e tra le sue mani artigliate,da una parte impugnava una spada talmente affilata che sembrava potesse tagliare anche l'anima e nell'altra mano stringeva una frusta percorsa da lingue di fuoco.

Quella Bonded Beast era il Balor, uno dei più grandi e temibili Infernali. Modoji si era trasformato nel Balor e una cosa era ormai certa.

Modoji li aveva traditi. Julian, guardando Modoji trasformarsi, perse il senno.

"MODOJIIIIII! CHE CAZZO VUOL DIRE! SEI UN MALEDETTO!" Esplose Julian in un urlo fragoroso.

Erano stati troppo imprudenti. Quando Julian aveva toccato Modoji, si era fatto scoprire. Però non c'era nulla da temere, tanto Gamlin era con lui. Gliel'avrebbero fatta pagare a quel pezzo di sterco.

"Ah, e devo mostrarti un souvenir. Tieni, te lo regalo." Disse Modoji con un voce più grottesca e inquietante, data dalla sua trasformazione. Afferrò una cosa che teneva nascosta tra le braghe e la lanciò con irruenza e questa rotolò fino ad arrivare ai piedi del giovane.

Vi era una testa mozzata, pallida e senza vita che per puro caso incrociava perfettamente lo sguardo di Julian. Julian la guardava lacrimante e dolorante e fissava con sdegno gli occhi spalancati di quella ragazza.

Era Vanessa.

Julian, senza sapere come, attivò la Beast Mode. In un attimo si trasformò in un possente Minotauro e caricò con energia Modoji. Non sapeva com'era potuto succedere.

Come avevano fatto gli eventi a prendere una piega simile?

Non sapendo come, Julian si ritrovò istantaneamente con la spada affilata del Balor che gli aveva trapassato le costole. Venne ritirata subito dopo.

Faceva male, tanto male.

Le gambe gli cedettero e vide il sangue sgorgare impetuoso dal suo petto. Ritornò ad essere umano, ed era ormai paralizzato, a terra.

I suoi arti non rispondevano più. Il respiro si stava facendo affannato. Il sangue scorreva a fiumi dalla sua ferita. In quel momento, Julian realizzò di aver fallito.

Vide prontamente Gamlin caricare il Balor. Ma come andò a finire lo scontro, non gli era dato saperlo. Per Julian, il mondo perse i suoi colori. Poteva solo sperare che il suo caro amico lo avrebbe vendicato.


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