Draw the line at.

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La settima iniziò nel modo migliore, avevo un nuovo amico, avevo preso la mia decisione e sembrava che finalmente mi fossi tolto Lottie dalle scatole. Quando arrivai a lavoro vidi Zayn, lo ammetto da quando Evan mi confessò tutto, ora non riuscivo più a guardarlo come prima, avrei tanto voluto sapere cosa c'era tra Zayn e il suo ragazzo, quali fossero i problemi, sono sempre stato curioso, ma sapevo che non sarebbe stato facile soprattutto con Zayn, mi sembrava un tipo molto riservato, da quando lo conoscevo sapevo solo che aveva ventun anni , era nato lì a Londra e che aveva tre sorelle, figuriamoci se mi avesse confessato tutto.
A pausa pranzo inaspettatamente lo stesso Zayn si avvicinò e mi chiese di andare con lui a pranzo, io accettai. Arrivammo li e ordinammo, mentre aspettavamo che ci portassero da mangiare Zayn iniziò a parlarmi
"E quindi tu sei il coinquilino di Evan?"
"Si e tu cosa ne sai? Credo di non averne mai parlato"
"Tu no ma Evan si, quel ragazzo è troppo loquace"
"Ah si me ne sono accorto"
"So che sai tutto di noi e tu sai cosa devi fare?"
In quel momento mi sentii quasi scoppiare, come si permetteva, non mi conosceva e stava insinuando che io avrei spifferato a tutti della loro storiella
"Senti Malik, noi due non ci conosciamo per niente a stento sai come mi chiamo, sono cose delicate e vostre soprattutto e non mi sarei mai permesso di dirle a qualcuno, quindi se mi hai invitato a pranzo solo per dirmi questo, puoi mangiare per due oggi"
Rimase a bocca aperta per tutto il parlare, ad un certo punto mentre parlavo iniziò a fare gli occhi lucidi, mentre mi stavo alzando per andarmene, Zayn mi bloccò con il braccio
"Non ti nego che si, ti ho invitato a pranzo solo per questa cosa, ma so di aver sbagliato è solo che già le cose con il mio ragazzo vanno una merda e non vorrei aggravarle"
"Allora posso dirti una cosa, parlando chiaramente? Non sono cazzi miei ripeto, ma non è così che si risolvono le cose, non so cosa sia successo con il tuo ragazzo, ma trovare una valvola di sfogo per cercare di migliorare le cose, non risolverà assolutamente nulla, anzi le peggiora"
"Harry io sono consapevole di star sbagliando ma io ho bisogno di Evan, se sapessi non diresti così"
Aveva ragione cosa potevo saperne io, proprio nulla, non sapevo nulla di loro, figuriamoci della coppia in se. Mangiammo parlando d'altro e scoprii che Zayn era simpatico, non come Evan o Niall, diciamo che era simpatico quasi quanto me, ed io non ero tanto simpatico, ma era anche molto riservato ci furono dei grandi silenzi. Io non ero abituato e credo che fosse la stessa cosa per lui.

ZAYN'S POV
Avevo sbagliato con Harry, dopotutto aveva ragione, noi non ci conoscevamo, ma avevo una tale paura che Liam venisse a sapere di me e Evan che non si immagina, Liam è follemente innamorato di me e anche io di lui, il fatto che io vada a letto con Evan non significa che non lo amo. Se solo Harry sapesse il perché, il perché uso Evan. Tutto è iniziato quando Liam ha finito l'università, prima d'allora il nostro rapporto era stupendo, riuscivamo sempre a conciliare il mio lavoro, con il suo studio, sapevo che il sogno di Liam era fare il medico, ma non credevo fosse così difficile continuare a mantenere i nostri ritmi e le nostre abitudini. Da quando ha iniziato a lavorare in quel cazzo di ospedale non lo vedo mai, quando lo vedo è troppo stanco per uscire o per stare insieme allora lo lascio riposare, ma non ha ancora capito che io ho bisogno d'affetto, sono stato abituato gin da piccolo a ricevere attenzioni e Liam ci riusciva benissimo prima di iniziare a lavorare. Io non voglio che lui rinunci al suo sogno per me, so che lui farebbe la stessa cosa, vorrei solo del tempo in più per noi.
Usciti dal ristorante chiamai Liam, avevo bisogno di lui
"Amore come va?"
"Ehi amore tutto bene a te?"
"Bene sono in pausa pranzo con un collega"
"Chi? Luke?"
"No un ragazzo nuovo si chiama Harry"
"Ah capisco, beh simpatico?"
"Sisi è il coinquilino di Evan"
"Ceeeerto coinquilino, sappiamo com'è Evan sarà una delle sue nuove conquiste"
"Non penso sia gay sai"
"Secondo me si ed Evan se lo sbatte per bene"
"No me lo avrebbe detto, a proposito stasera stiamo insieme vero?"
"Non penso proprio amore, Louis deve andare ad una cena di famiglia importante e mi ha chiesto di sostituirlo, sai che lo farebbe anche lui"
"Si... Hai ragione, ti lascio lavorare a dopo"
"Non fare così, a dopo amore, ti amo"
"Anche io
Così si concluse la nostra telefonata tipo, l'ennesimo rifiuto di sempre ed io sarei andato a consolarmi da Evan.

Dopo il lavoro chiamai Evan e mi disse che Harry sarebbe uscito con il loro vicino, quindi aveva casa libera, passai al ristorante giapponese e presi del sushi per me ed Evan poi mi fiondai da lui. Quando arrivai a casa sua Harry era ancora lì, ci fu un attimo di imbarazzo non ero abituato a qualcuno che sapesse di me e Liam. Quando Harry andò via cenammo.
"Oggi ho avuto l'ennesimo rifiuto da parte sua" dissi
"Questa volta qual è la scusa"
"Un suo collega aveva un cena e lui l'ha sostituito perché lui lo farebbe per lui, peccato che è lui a non chiederlo mai per stare con me" dissi con gli occhi lucidi. Eravamo sul letto uno di fronte all'altro con gambe incrociate, Evan prese il piatto di sushi che ci divideva e lo mise sul comodino, mi abbraccio, come sempre quando gli parlavo di Liam e lui cercava di consolarmi. Mentre mi abbracciava inizio a baciarmi sul collo teneramente fino ad arrivare alla bocca iniziò a baciarmi quasi sfiorando le mie labbra, dopo poco qui baci delicati si fecero più prepotenti come la lingua che cercava di entrare nella mia, diedi via libera, le nostre lingue si avvolgevano sinuosamente a volte alternate da baci a stampo. Evan iniziò a spogliarmi iniziando dalla maglia, poi i pantaloni della tuta, io feci la stessa cosa fino a trovarci in mutande. Mi stese e si mise sopra di me a cavalcioni continuando a baciarmi quel bacio sapeva di urgenza, avevo bisogno di averlo. Lui lo capii, mi tolse le mutande buttandole chissà dove, io feci la stessa cosa con il suo aiuto, la sua erezione era quasi pronta, continuava a strusciarsi su di me, ormai eravamo entrambi al limite prese il preservativo he teneva sempre nel suo cassetto e come sempre sia con lui che con Liam ero io il passivo, spalanco le mie gambe e le portò sulle sue s'infilò il preservativo e prima stimolò il mio orifizio con due dita dopo un mio gemito prese ad infilare il suo membro, lo facevamo quasi ogni giorno ma non mi ero ancora abituato a quel dolore, sapeva bene dove fosse il mio punto allora prese a colpirlo velocemente mentre io mi masturbavo il mio di membro, dopo una decina di minuti venimmo quasi all'unisono. Si tolse il preservativo e si mise accanto a me a baciarmi. Mi sentivo soddisfatto ma non come le altre volte. Credo che questa cosa era arrivata al culmine, non ne potevo davvero più di nascondere tutto questo a Liam, io lo amavo e poi mi facevo schifo da solo come potevo usare Evan solo per uno scopo sessuale, si ci confidavamo ma credo non ci sia mai stata una volta in cui abbiamo solo parlato senza poi finire a letto. Basta a questa cosa andava messo un punto.

NOTHING IS LOST_ LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora