CAP.8

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LOUIS POV
Ed eccoci qua.
28 settembre.
Il gran giorno.
Il nostro giorno.

Mi alzai alle 6 del mattino circa.
La sera prima ero andato con Zayn e Liam al pub e credo di aver bevuto un po' troppo...
Mi docciai velocemente e mi preparai.
Suonò il campanello.
Eccoli.
Zayn e Perrie.
Liam e la mia famiglia.
Erano semplicemente splendidi.

-Pronto?-
Zayn era così eccitato, erano giorni che mi continuava a ripetere che non vedeva l'ora, sembrava più emozionato di me.
Nascondevo bene l'ansia e le preoccupazioni, anche perché dal giorno della telefonata non ne ho più saputo di Luke e la cosa mi spaventava ma oggi, oggi volevo godermelo a pieno.
-Sempre pronto-
Dissi, e una lacrima mi tagliò la guancia.
Andammo in macchina e arrivati alla chiesa ancora dovevo realizzare di stare per sposare l'amore della mia vita.

Mi misi al mio posto, sull'altare, continuavo a guardarmi intorno, cercando Harry.
E se avesse cambiato idea? E se non mi ama piú?
In quel momento si girarono tutti.

Eccolo.
Rimasi senza parole.

Aveva un completo blu, simile al mio ma al posto dei miei dettagli verdini, li aveva rosa ed era cosí...bello.
Mi scese un'altra lacrima.

-Vuoi tu, Louis Tomlinson, prendere Harry Styles come tuo legittimo sposo?-
-Lo voglio-
-E vuoi tu, Harry Styl...-
-Si si si lo voglio-
Non fece neanche finire il prete, quanto potevo amarlo?
-Perfetto, direi che potete baciarvi ora...-

Quel bacio.
Non lo dimenticherò mai.
Il bacio più bello della mia vita.
Ho sentito esplodere qualcosa dentro.

Mia madre pianse praticamente per l'intera cerimonia, con la madre di Harry e sua sorella.
Le mie di sorelle ovviamente, insensibili, si misero a ridere quasi tutto il tempo.

Pranzammo in macchina andando al ristorante perché ormai erano le 14 del pomeriggio.

Andammo in questo piccolo ristorante, nella campagna fuori Londra, l'interno era abbastanza ristretto ma il guardino era qualcosa di incantevole.
Era piane di lampioni bianchi e piccoli sentieri di sassi dello stesso colore, la sera fu' qualcosa di spettacolare.

Cenammo e finalmente iniziammo a divertirci sul serio.
Nel pomeriggio avevamo salutato e ringraziato ogni singola persona che era presente, Harry era così dolce e gentile con tutti, anche con quelli che non se lo meritavano.

Erano circa le 11.30, iniziavano ad andare via alcuni invitati, soprattutto quelli con bambini che ancora un po' e si sarebbero addormentarmi anche in piedi, quando sentii un rumore di auto arrivare.
Ero con Harry, a fare una passeggiata tra i sentieri illuminati.
Ma se erano arrivati ospiti volevamo accoglierli, nonostante alla festa non mancasse nessuno.

Arrivati all'interno del ristorante la scena mi fece rabbrividire.
C'era lui.
L'unica persona che non avrei mai voluto vedere era li e stava minacciando gli invitati.
Luke era li, e non era solo.
Aveva una pistola con lui e la situazione degenerò pian piano.

-Lou che facciamo?-
Mi sussurrò Harry all'orecchio.
-Tranquillo amore, ci penso io...-

Non avevo la minima idea di cosa fare.
Pensai che fosse venuto per me.
Cosí semplicemente mi consegnai, sperando che lasciasse andare gli altri.
Andai davanti a lui, lentamente e con le mani in alto.

-Ei Luke, da quanto...-
-Beh ti sei sposato e non mi hai invitato?-
-Avrei desiderato tanto invitarti ma non avevo il tuo numero... non sapevo come contattarti...-
-Non dire nulla, so che il tuo ragazzo ti ha parlato di una telefonata...-
-Si, ma...-
-No, no, no nessun 'ma' , la cosa che mi ferisce di più è che sarei dovuto esserci io... SAREI DOVUTO ESSERE IO A PASSARE DA QUELLA NAVATA...-
Iniziò ad urlare, sembrava un pazzo.
-Senti Luke, so che mi ami ancora e...
-'e' cosa Louis? Cosa? Ti do un'ultima opportunità... vieni via con me, andiamo lontano e lascerò stare i tuoi amici... allora?-
-Senti Luke io adesso non...-
-Bene Louis, te la sei cercata...-
-No aspetta Luke...-

Sparó.
Pensai subito che avesse sparato a me.
Ma non fu' così.
Mi guardai velocemente il petto.
Nessuna pallottola.
Giardai la mia famiglia... incolume.
Mi girai e smisi di respirare.

Harry giaceva a terra.
Immobile.

-Cosa...che hai fatto?...-
Ero senza parole.
-Ora capisci...?-

Ero furioso, presi la prima cosa che mi capitò per mano.
Un vassoio di metallo.
Corsi verso Luke e lo picchiai talmente tanto che mia madre mi dovette fermare.

Presi due respiri profondi prima di rendermi conto... HARRY...

Corsi verso il suo corpo fermo.

-Tranquillo tesoro, non è nulla, risolveremo tutto, insieme...-
Ero in lacrime e non credevo ai miei occhi.
-Boo...-
Con un filo di voce disse il mio nome e il mio cuore iniziò a battere forte.
-Si, si sono io, dimmi tutto...-
-Ti amo...-
-Anche io ti amo Haz, piú di qualsiasi altra cosa ma resisti, l'ambulanza sta arrivando, ti faranno sentire meglio, starai bene...-

Rimasi con lui fino a che non sentimmo l'ambulanza fuori dal ristorante.
In due minuti Harry era all'interno di essa, ed io con lui.

Ci mettemmo circa dieci minuti all' ospedale più vicino e lo operarono d'urgenza.

Lo salutai da lontano, piangendo.

Dopo qualche ora il dottore entrò in sala d'attesa...

-Il ragazzo sta bene...-
-ODDIO SI, GRAZIE, GRAZIE, NON LA RINGRAZIERÒ MAI ABBASTANZA IO...-
-ehm signore...-
-che c'è?-
-mi dispiace dirglielo ma...-
Il mio cuore si spezzò.
-...ci sono state delle complicazione e... il ragazzo ora è in coma... ma è stabile, lo potrà vedere tra qualche minuto...-
-oh...-
Non sapevo cosa pensare, come reagire, non sapevo più come continuare senza Harry.
-Grazie lo stesso per il suo aiuto...-

Ed era lì.
Nel letto immobile.
Un secondo prima stavamo ridendo insieme.
Il secondo dopo era immobile.

Mi addormentai nella sedia accanto alla sua.

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