HO PAURA. 1

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Caleb:- mamma!! Io esco!
Mamma C:- ok tesoro! Ci vediamo dopo!

Sono Caleb per chi non lo avesse capito, frequento l'ultimo anno di superiori del liceo artistico Caravaggio.

Oggi inizio il primo giorno e non sto più nella pelle!

Molti sanno che sono gay, e non mi crea problemi anzi, fiero di esserlo, solo che per questo non perdono tempo ad offendermi.

Arrivai in classe, e appena varcai la soglia dell'aula, lo stronzetto della mia classe mi bloccò prima che potessi andarmi a sedere.

Dylan:- Hei Caleb oggi ti sei fatto bello per i ragazzi?
Caleb:- perchè ti interessa? Per caso hai cambiato gusti? Che c'è, ora ti piace il cazzo?

Nella classe cala il silenzio, nessuno osò proferire parola.

Negli anni ho imparato a difendermi da solo, ma non hanno idea di quanto le parole possano far male. Piano piano ho imparato a star bene con me stesso e per questo mi riesce molto bene non fare caso a quello che mi dicono e a rispondere meccanicamente, come se avessi già la risposta pronta. Ma molte volte quanto sto da solo, quando i miei pensieri mi mangiano vivo, ho paura, ho paura che la sicurezza che ho acquisito da quel giorno, possa scomparire del tutto e lasciarmi spoglio, inerme difronte agli altri.

Dylan:- cosa hai detto?
Caleb:- andiamo so che hai sentito, ma lo ripeto se ti serve fare mente locale sul quello che ti piace.
Dylan:- hai tanto coraggio per dire queste cose, quando il primo sei tu.
Caleb:- Su veramente!? Mi aspettavo qualcosa di meglio da te, ma visto che ti ho lasciato a bocca asciutta, è inutile che ti sforzi a rispondere.

Soghignai divertito dalla situazione.

Caleb:- ti consiglio di studiarti le battute a casa, giusto per fare un altra figura di merda come questa.

Uscii dalla classe con la soddisfazione e gli sguardi dei miei compagni che mi trafiggevano la schiena.

Anche se da li a poco sarebbero cominciate le lezioni, dovevo prendere un po' d'aria e far calmare i bollori, prima che oltre a rispondergli male, lo prendevo a pugni.

Camminando per i corridoi, mi dirigetti sulle scale anti incendio per stare da solo e non incontrare nessuno che potesse rompermi le palle; cosa al quanto sbagliata, visto che trovai un ragazzo che fumava.

Mi girai per andarmene, ma quel ragazzo mi parlò.

Riconobbi la voce e in quel momento volevo morire, letteralmente.
Mi girai di scatto e incastrai il mio sguardo con il suo.
Cominciai a sudare freddo dai palmi delle mai, e le gambe presero a tremare.

Caleb:- C-c-che ci fai qui.

La voce mi morì in gola.

X:- mi ero immaginato un'incontro più consono alla nostra relazione ma, anche così non è male vero cal?

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ANGOLO AUTRICE

BUONGIORNOO☀️ QUESTO È IL PRIMO CAPITOLO DELLA MIA PRIMISSIMISSIMISSIMA STORIA.

SPERO VI SIA PIACIUTO!!!

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◇ Amami Ancora Una Volta◇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora