Capitolo 3

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Novembre

1.

Un nuovo mese era alle porte. L'aria si faceva sempre più fredda e pungente, mentre - ormai passato Halloween - si aspettava incessantemente il Natale. Gli alunni di Hogwarts continuarono con le lezioni e gli studi, mentre non si faceva altro che elogiare il giovane Cedric Diggory e parlare dello scandalo creato dalla piccola Grifondoro.

Dopo la sera dell'estrazione, Hermione non ebbe più pace. La strega, che per tutta la giornata doveva sopportare gli sguardi di chiunque, cercava di andare avanti.

Un giorno di metà Novembre si trovava in biblioteca. La prima prova si sarebbe svolta il 24, così aveva deciso di dedicarsi alla consultazione dei libri per sapere tutto il possibile sui passati Tornei, e anche per capire cosa potesse riservarle il futuro.

«Sempre sola?»

La voce sussurrante di Viktor la fece tornare con i piedi per terra.

Il bel bulgaro la conosceva abbastanza bene da immaginare dove potesse essere, e a lei non dispiaceva: era uno dei pochi studenti che ancora la vedeva come una persona e non come una bugiarda. Anche i suoi amici la pensavano così, ma a volte notava dubbio nei loro occhi, e si sentiva giudicata. Capiva perfettamente cosa stessero provando, ma lo stesso tempo voleva che si fidassero ciecamente di lei.

«Mi piace stare da sola.» disse, per poi chiudere il libro che stava leggendo.

«Non dovere. Tu hai amici con cui stare e che ti vogliono bene.»

Il ragazzo credeva in tutto ciò che diceva, e si sforzava così tanto di parlare correttamente che le fece tenerezza.

«A volte gli amici non bastano. In certe situazioni si può contare solo su se stessi.»

«Puoi contare su di me.»

I due si conoscevano da qualche mese, ma a lei sembrava di capirlo sempre di più.

Hermione lo guardò dritta negli occhi, per poi annuire, quasi come a significare un «Grazie». Poi Viktor le si sedette vicino.

«Hai già pensato a cosa essere la prima prova?»

«Non ne ho la più pallida idea. E la cosa mi manda fuori di senno.» sbottò. Nel mentre era tornata a sfogliare libri su libri.

Così i due rimasero tutto il pomeriggio a ipotizzare e parlare su cosa e come potesse svolgersi il Torneo: di chi fosse a conoscenza delle tre prove, di cosa potesse aspettarli e di quanto sarebbero state difficili. Parlarono anche degli altri concorrenti, esponendo vari punti di vista.

«Cedric mi sta simpatico. Fleur un po' meno.» mormorò Krum.

«E' una ragazza particolare.» ammise Hermione. «E credo che abbia una cotta per Cedric.»

«Cedric è un bel ragazzo. E' normale.» ribadì Viktor. «Anche i tuoi amici lo sono. Chi è tuo fidanzato?.»

La strega lo guardò sorniona.

«Intendi Harry o Ronald? Nessuno dei due, comunque. Non sono proprio il mio genere.» disse, per poi guardarlo negli occhi.

«Tu invece? Tutte le ragazze di Hogwarts sono ai tuoi piedi.»

«Alcune molto carine. Ma credo che siano interessate solo alla mia fama. E poi non sono troppo bravo con le ragazze. Molto riservato.»

«Ma sei il più famoso cercatore di Quidditch. E anche un bel ragazzo. Direi che questo fa effetto.»

Hermione non soppesò le parole con cautela, e Viktor sembrò accorgersi dei complimenti. Era in procinto di ribattere, ma il gong giornaliero del grande orologio esterno fece eco perfino in biblioteca.

Goblet of Fire || (What if) DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora