Capitolo 5

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Gennaio

1.

Il 2 Gennaio ritornò tutto alla quotidiana monotonia scolastica. Le vacanze Natalizie erano un lontano ricordo, mentre tutti gli studenti più piccoli, andati in vacanza dalle proprie famiglie, si apprestavano a tornare a scuola. Ancora si parlava del Ballo del Ceppo: le ragazze elogiavano Cedric e Krum per la loro eleganza e virilità; di Fleur si invidiò la naturale bellezza concessale, e anche l'incantevole vestito che sfoggiò con grande altezzosità durante tutto il ballo.

Ed Hermione? Di lei non si fece altro che parlare di una coppia così mista come Grifondoro e Serpeverde. Non che fosse una novità: le due case potevano benissimo far nascere amicizie, a discapito dei classici stereotipi, ma il loro legame sembrava così surreale da lasciare chiunque a bocca asciutta.

Camminava a passo svelto. A volte sentiva qualche sguardo troppo vicino, ma nulla di così frustrante da deconcentrarla dal libro che leggeva, o che tentava di leggere. Nella mente, ancora ben impresso, vi era il ricordo del ballo, e di come la serata volse al termine.

2.

Dopo aver evitato un possibile scontro di fuoco e fiamme, Malfoy se ne andò, piuttosto alterato. Harry, Ginny e i restanti amici rimasero in silenzio per qualche secondo, mentre Hermione era immobile.

«Mi dispiace.» disse Harry, cercando di confortare l'amica.

Hermione lo guardò senza rabbia: sapeva bene cosa comportasse venire al ballo con una persona del genere e la colpa non era sicuramente di Harry.

«Anche a me.»

La voce di Ronald arrivò veloce ma frastagliata, tra una canzone e l'altra. Erano solo a metà serata e tutti si stavano scatenando sulla pista da ballo.

«Dovevi pensarci prima di attaccare come al tuo solito. Ma ragioni?» ribatté la sorella.

«Ti ho solo difesa!» ammise il rosso, stupito dalla sua non riconoscenza.

«Ragazzi, non fa niente. Ha esagerato come al solito. Doveva andarsene o avrebbe rovinato tutto.»

Guardò i suoi amici, cercando di essere più tranquilla e serena possibile.

«Sicura che vada tutto bene?» domandò Amelie, che per tutto il tempo non aveva fatto altro che starsene in disparte.

L'amica annuì, ricambiando il gesto. «Credo proprio che andò in dormitorio.» mormorò, infine.

«Mi devi ancora un ballo.» si intromise Harry.

«E poi il tuo piano era di venire comunque da sola. Quindi starai con noi.» aggiunse Ginny, cercando di convincerla.

«Senza di te non potremmo divertirci sul serio!» esclamò Amelie.

«Non ho molta voglia.»

«Avanti Hermione, non farti pregare.» disse Ronald, per poi incrociare le braccia. «Potrei addirittura ballare se questo ti convincerà a farti rimanere.»

La ragazza dal vestito blu pelvica e lo sguardo demoralizzato osservò il migliore amico con aria stupita.

«Non potrei mai perdere l'occasione di vederti ballare.» disse, per poi accennare un sorriso.

Ginevra e Amelie si guardarono, sorridenti. Ronald roteò gli occhi con fare divertito, contento di essere riuscito a farle cambiare idea.

«Allora andiamo?» domandò Harry, per poi tendere una mano all'amica, con cui poteva finalmente ballare.

Goblet of Fire || (What if) DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora