Capitolo 4

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Dicembre

1.

Aria di Natale e di festa erano già esplose nel castello, mentre la neve cadeva leggera dal cielo stellato all'interno della Sala Grande, dove un maestoso albero natalizio la decorava ulteriormente. Sebbene la gioia di rivedere la propria famiglia fosse imminente, quasi nessuno aveva voglia di tornare a casa. La prima prova aveva suscitato emozioni così grandi che chiunque scalpitava dalla curiosità di assistere alla seconda, che però non si sarebbe svolta prima della fine di Febbraio.

Hermione, una volta superata la prima prova, da ragazza emarginata era diventata l'eroina Grifondoro.

Qualche ora dopo il Torneo, verso pomeriggio inoltrato, venne convocata nell'ufficio del Preside.

La Grifona entrò dopo aver bussato, ricevendo un caloroso «Avanti.» come risposta.

«Signorina Granger» disse Silente, dopo aver finito di compilare alcune carte e alzatosi dalla sua enorme ed elegante scrivania. «Come sta?» domandò, per poi indicare l'enorme e ingombrante fasciatura che le circondava la gamba sinistra.

«Bene. Madama Chips ha detto che non è nulla. Solo qualche benda e un po' di riposo.»

«Ne sono lieto.» disse l'uomo, per poi calare il silenzio, quasi come se il mago più potente di Hogwarts stesse riflettendo su cosa dire. «So che probabilmente non sono la prima persona che vorrebbe vedere dopo una così faticosa ed estenuante giornata come quella di oggi.»

«Non si preoccupi. Non ho molti amici con cui stare al momento.» disse, quasi più riferendosi a sé stessa.

«Immagino sia dovuto alla sua partecipazione al Torneo.»

Hermione annuì.

«Capisco.»

L'uomo lanciò uno sguardo quasi intenerito e dispiaciuto alla ragazza, per poi avvicinarsi.

«Ma vedi, Hermione, c'è sempre qualcuno pronto a sostenerti, anche quando magari non sembra. Oggi, nell'arena, non ho notato sguardi o esclamazioni negative nei tuoi confronti. Questo perché la gente è labile: ieri credeva a qualcosa, domani crederà a qualcos'altro. L'importante è ricordarsi sempre di essere noi i primi sostenitori di noi stessi. E di chi veramente ci vuole bene.»

«Non ho voluto tutto questo.»

«Ne sono al corrente. Ma la vita è fatta sempre di prove e sfide con cui non vorremmo aver a che fare. E alla fine si rivelano essere un passo avanti per la nostra crescita.
Hai ancora tanto da imparare, ma ciò che ti viene posto di fronte lo stai superando a pieni voti.»

La strega ringraziò. «Per quale motivo mi avete convocata?»

«Semplicemente per congratularmi.
Sebbene io sia imparziale e totalmente estraneo a qualsiasi fatto o prova del Torneo, non posso che non tifare per la mia rappresentanza scolastica.» disse, per poi sussurrare «E soprattutto per la mia Casa. Ma questo che rimanga tra noi.» per poi fare l'occhiolino.

Lei sorrise, per poi dire: «Certamente.»

«Ma ammetto di essere anche un uomo estremamente curioso.» aggiunse, per poi avvicinarsi sempre di più alla sua scrivania, a passi lenti e quasi pensati. «Gli incantesimi che ha usato oggi - con una maestria lodevole, devo ammettere - mi hanno davvero colpito. Soprattutto l'incantesimo di legilimanzia.»

La ragazza continuò ad ascoltare con profonda concentrazione.

«Magia elevata, per una studentessa del quarto anno.»

Goblet of Fire || (What if) DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora