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! REVISIONE COMPLETATA !

After all this time?

***

2 Settembre 1995

Mancava poco al fatidico incontro tra Hermione Granger e Fred Weasley, e un osservatore parziale non avrebbe saputo dire chi era più agitato tra i due.

"Quindi, come ti vesti? Posso prestarti un mio vestito, se vuoi ne ho comprato uno-" Ginny era più agitata di Hermione stessa, e quest'ultima, pur sapendo che la rossa agiva pensando di aiutarla, iniziava davvero a stancarsi.

"Ginny, ti prego calmati. Andrò con dei jeans ed un maglione: mi ha invitata a bere burrobirra, non ad un ballo!" In realtà, come ogni volta in cui il nervosismo prendeva il sopravvento, Hermione si stava rifugiando in ciò che la faceva sentire più a suo agio: vestiti comodi e libri. Infatti, di nascosto dalla coinquilina, aveva infilato un libro di Jane Austen nella borsa.

"Ma, sicura? Neanche un filo di eyeliner? Un po' di mascara?"

"Ah," sospirò Hermione, arresasi. "Una passata di mascara non guasterà."

Si sedette, la rossa prese in mano il mascara e glielo applicò con facilità. Poi, di nascosto da Hermione stessa, fece un incantesimo di estetica in modo da rendere i capelli indomabili dell'amica un po' più morbidi.

Vestita con il maglione Grifondoro e dei jeans blu, come promesso, prese il cappello e uscì dalla stanza, ignorando le continue suppliche di Ginny di mettersi qualcosa di più elegante. Uscì dalla Sala Comune con un paio di minuti di ritardo, Fred la stava già aspettando.

"Eri così ansioso di vedermi, Weasley?"

"Non puoi neanche immaginare quanto." Rispose lui, con tono ironico. Spinse leggermente la ragazza, entrambi sorrisero imbarazzati.

"Non ti sei messa in ghingheri, vedo."

"Avrei dovuto, Weasley? Se vuoi posso anche andarmene, anzi forse dovrei." Il tono era ironico, e fortunatamente lui se ne accorse.

"Non vuoi veramente andartene." Disse dunque Fred, la voce un po' più bassa. Hermione non rispose, il ragazzo aveva ragione: non aveva alcuna intenzione di andarsene.

Pochi minuti dopo entrarono ai Tre Manici di Scopa, e si sedettero in un tavolino piuttosto appartato, scelto da lui.

"Fred, uhm, Madama Rosmerta non ci vedrà qui..." Hermione lo fece notare al suo accompagnatore, nonostante supponesse il motivo della scelta dello stesso. Questo l'aveva innervosita, era piuttosto in imbarazzo in quella situazione: lei e Fred non erano mai stati veramente amici, si punzecchiavano ogni tanto e basta, di conseguenza non sapeva neanche di cosa parlare, tra tutti proprio lei. Non voleva rischiare di annoiarlo.

"Rilassati, Hermione, andrò io ad ordinare al bancone. Tu cosa vuoi?"

"Una burrobirra grande." Il rosso non lo seppe mai, ma lei si maledì mentalmente per questa sua decisione. Non finiva neanche quella media, figurarsi una grande... ah, tutta colpa di quelle farfalle che aleggiavano frenetiche nel suo stomaco per il fatto che lui l'aveva chiamata per nome. Era stato piacevole.

"Addirittura? Non ti facevo da burrobirra grande, Granger. Va bene, aspettami qui." Si allontanò da lei, e si fermò davanti al bancone.

"Infatti non sono una da burrobirra grande, per Godric, si tratta di te." Mormorò una volta che lui fu fuori dalla portata d'orecchio.

***

Due ore dopo erano ancora seduti, l'imbarazzo iniziale svanito, e conversavano come se avessero anni di racconti da recuperare. Beh, in un certo senso era così.

Un qualsiasi cliente del locale, nel vederli avrebbe detto che i due erano vecchi amici, con una chimica incredibile tra loro, e non si sarebbe sbagliato più di tanto.

L'orologio del locale rovinò il momento, erano passate le sei.

"Per Godric, guarda che ore sono! Io avevo il club di lettura mezz'ora fa, mi sono totalmente dimenticata." La serietà che trapelava dalla sua voce fece scoppiare a ridere lui. Hermione lo guardò male.

"Oh avanti, Granger, non guardarmi così. Sei adorabile quando ti preoccupi." Non si rese conto subito di ciò che aveva detto, al contrario di lei.

"Dunque, ora sarei adorabile?" Sorrise beffarda. Per una volta era stata Hermione Granger a mettere Fred Weasley alle strette, e non il contrario.

Lui si avvicinò, ora i loro visi erano a meno di venti centimetri l'uno dall'altro.

"Lo sei" Disse, e la baciò. Semplicemente così, senza quasi alcun preavviso, fece scontrare le loro labbra, rubando il primo bacio alla So-Tutto-Io più bella che avesse mai visto.

Le mani di lei nei capelli di lui, quelle di lui ad accarezzarle le guance. Entrambi avevano gli occhi chiusi ed erano rossi in viso. Continuarono a baciarsi per quelle che sembrarono ore ma erano solo pochi minuti, e poi si separarono, senza distogliere lo sguardo l'uno dall'altra.

Lei, però, famosa per la sua curiosità e parlantina, non riuscì ad astenersi neanche in quell'occasione, e domandò: diede voce ai suoi pensieri.

"Io... tu, lo consideri giusto? Noi, è giusto?" 

***

SPAZIO AUTRICE: 

(Ottobre 2020)

Il capitolo è corto e non è un granché ma l'ho scritto tantissime volte, quindi scusate il ritardo della pubblicazione. Spero vi sia piaciuto lo stesso!

Se è così stellinatelo che mi farebbe moooolto piacere :)

SPAZIO AUTRICE: 

(Gennaio 2022) 

Ho revisionato anche questo capitolo, ricordatevi di non proseguire la lettura nel caso all'inizio del prossimo capitolo non ci sia scritto "revisione completata", altrimenti subirete un grande cambiamento di coesione, coerenza e qualità di scrittura e storia. 

A presto, 

Cecilia

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Always

𝕐𝕠𝕦𝕣 𝕃𝕒𝕦𝕘𝕙||𝔽𝕣𝕖𝕞𝕚𝕠𝕟𝕖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora