fourteen

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Felix pov

Aprii la portiera a Sunbi e salimmo in macchina, dove c'era già mia madre.

Madre: Allora? Cosa mi raccontate?
Felix: Ma... niente di che

Sunbi mi guardò, sorridendo. La guardai anche io e sorrisi, facemmo contatto visivo per un secondo, per poi tornare con gli occhi sulla strada. Misi di nuovo una mano sulla sua coscia, tenendo il volante con una sola mano.

Madre: Da come tieni la mano sulla sua coscia, avete molto da raccontarmi ragazzi
Felix: Mamma, tappati le orecchie e fai "la la la la la"

Mia madre lo fece, a volte aveva lo stesso comportamento di una bambina, si vedeva che quell'uomo era decisamente troppo oppressivo per lei. Mia madre era una donna che aveva le sue amiche con cui usciva la sera, le piaceva andare a fare shopping e tutto ciò che piace ad una donna sui 25 anni, l'unica cosa era che lei ne aveva 50. Guardai Sunbi, che mi guardava con uno sguardo perplesso.

Felix: Dovremo dirle che non siamo andati oltre il bacio?
Sunbi: Non lo so, dipende che rapporto hai con tua madre
Felix: Non so se la tranquillizzerebbe o la rattristerebbe
Sunbi: Perché dovrebbe rattristarsi?
Felix: Diciamo che sei la mia prima ragazza, e credo che si aspettasse un boom da subito
Sunbi: Non lo so, prova a dirglielo

Feci segno a mia madre di smetterla, così fece.

Madre: State nascondendo lo sporco sotto al tappeto, non volete dirmi qualcosa. Ce l'ho... avete fatto "cose" e non volete dirmelo?
Felix: Mamma

Feci una faccia sconvolta, a quanto pare sì, si aspettava un boom da subito.

Felix: Non siamo andati oltre il bacio
Madre: E perché?

Sentii a malapena il sussurro di Sunbi affianco a me, che mi fece fare un sorrisetto. Fui felice che mia madre non l'avesse sentita.

Sunbi: Non ci è stato possibile

Sunbi sapeva essere pervertita quando voleva, e la cosa mi piaceva. Strinsi, leggermente, la presa sulla sua coscia. Sunbi si girò di scatto, con gli ochhi sbarrati e quando mi vide fare un sorrisetto, diventò di un rosso bordeaux. Era così carina, diceva cose pervertite e si imbarazzava quando la sentivo.

Madre: Non chiederò...

Sussurrai un "ecco", che probabilmente solo Sunbi sentí. In poco tempo, ci trovammo davanti ad un palazzo con un grande attico sul tetto. Scendemmo dall'auto e, mentre io tiravo fuori dalla macchina le valigie, Sunbi cominciò a spiegarmi quale fosse casa sua.

Sunbi: I miei non sono stati molto carini ad abbandonarmi così, ma sono stati gentili a lasciarmi l'attico e l'appartamento al terzo piano. Io vivevo al terzo piano, l'attico era troppo grande solo per me, potremo stare tutti lì...

Mia madre, probabilmente vedendo nei miei occhi la voglia di avere la mia privacy con Sunbi, si intromise nella nostra conversazione.

Madre: Starò io nell'appartamento al terzo piano, voi prendetevi l'attico. Vi lascio la vostra privacy

Annuimmo, Sunbi si girò per prendere la sua valigia dal bagagliaio della sua auto. Mia madre prese l'occasione per farmi l'occhiolino, a cui io risposi con un altro occhiolino.

Please, save me ~ Felix (Stray kids) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora