Yamaguchi venne scosso da una mano, lentamente aprì gli occhi per incontrare quelli sbarrati di Tsukishima "c-cosa è successo... i-ieri notte?" era ancora sdraiato, sicuramente per via dei dolori, stava cercando di mantenere la calma, si vedeva "o-oh Tsukki" iniziò a far scendere le prime lacrime "è- è stato terribile! Quel ragazzo è spuntato fuori dal nulla e ci ha attaccati, ti ha mirato e ferito! I-io... Mi sono dovuto difendere! Mi ha inseguito, ci ha levato i telefono e distrutti! Nessuno ha sentito le mie urla e io non potevo lasciarti qui da solo!" esattamente, aveva programmato tutto, creando e nascondendo prove, quella notte aveva dato libero sfogo alla sua immaginazione, godendo di quel potere che non gli era mai appartenuto.
Con l'arrivo dei ragazzi arrivarono anche i soccorsi, chiamati appunto da quest'ultimi.
Domande.
Domande.
Domande.
"Dove hai preso gli attrezzi per aiutare il tuo amico? Verso che ora è successo? Perché non hai chiamato subito aiuto?"
Ancora.
Ancora.
Ancora.
"Fatemi i complimenti, credete alle mie parole e lasciatemi andare" era questo quello che Yamaguchi continuava a ripetersi in centrale, tra una risposta e l'altra.
Alla fine il tempo passò, fu affermato che nel sangue del ragazzo girasse un tipo particolare di droga e che quindi, la reazione del nostro protagonista era stata legittima difesa, anche se ovviamente non la passò del tutto liscia, scuola e famiglia vennero aggiornati sui fatti accaduti, vennero presi provvedimenti disciplinari ma anche mentali, quello che avevano passato i due ragazzi era stata una cosa orribile; Si venne anche a sapere che quel ragazzo (Hitori Yuka) ne era diventato ormai dipendente, che la storia dei due ragazzi in parte era vera, erano entrati nella villa lasciando il loro gruppetto fuori ad aspettare, finché stufi non avevano deciso di andarsene, tutti tranne lui, rimase ed entrò, spaventandoli e violentandoli, ormai quello non era più il loro amico, non ragionava più e si potevano notare i suoi cambiamenti da tempo... però non si era mai comportato in quel modo, alla fine di tutto aveva deciso di lasciare i ragazzi con una minaccia, se avessero osato parlare per loro sarebbe stata la fine.
Quella sera si trovava lì perché le due vittime avevano deciso di reagire, gli avevano dato appuntamento ritirandosi all'ultimo, non sapendo cosa effettivamente avevano combinato e mangiati dai sensi di colpa decisero di parlare.Per Yamaguchi invece, più il tempo passava e più la sua situazione migliorava, aveva ricevuto diversi tipi di complimenti ed in un certo senso passava più tempo con il biondo, mentre per quest'ultimo... non sapeva nemmeno come spiegarlo, cosa effettivamente strana visto che non gli mancavano mai le parole, sta che comunque si sentiva strano, quella cucitura stranamente perfetta gli faceva salire la nausea, lo faceva sentire spaesato e tutto questo continuò finché un giorno non decise di andare dal medico.
Si presentò, avevano preso appuntamento e quindi era già informato sulla situazione delicata; Dopo vari controlli decise perfino di fare una lastra per tranquillizzarlo, ma quello che avvenne fu il contrario.
Tanti piccoli involucri si trovavano depositati dentro di lui e ciò significava solo una cosa.
"Vedi ragazzo... dopo quello che è successo, è possibile che tu ti sia inconsciamente avvicinato di più al tuo amico, dopotutto ti ha salvato la vita e dal tuo punto di vista è un eroe a pieni voti..."
No.
No.
No.
Non poteva essere vero, non poteva essersi innamorato di Yamaguchi, come poteva essere minimamente possibile? Lui...? Del suo migliore amico?
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Oh shit.
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Choke [TsukkiYama]
FanfictionLoro esistono, vogliono volare e nessuno può fermarle, ma è possibile ingannarle? Tadashi Yamaguchi, un ragazzo tranquillo dal carattere allegro, si ritroverà in una posizione sgradevole, a combattere tra la vita e la morte per colpa delle sue emozi...