Yamaguchi quella mattina era più nervoso del solito, stava uscendo dalla palestra dopo che i Senpai lo avevano sgridato, riguardo il suo pessimo comportamento e su come avrebbe influenzato negativamente la squadra.
Uscendo da lì si scontrò con la figura di Kageyama, a quanto pare Hinata era in ritardo e lui lo stava aspettando solo soletto, perfetto.
"Tobio scusa!" attirò subito la sua attenzione, smise di palleggiare contro il muro della palestra e lo guardò "che succede?" era arrivato il momento di agire "b-beh ecco... Possiamo non parlarne qui? Magari in un posto più tranquillo?".
Abboccato.
Non appena si fermarono smise di fare il finto ingenuo, quello indifeso e molto altro "allora mettiamo subito le cose in chiaro" Kageyama era confuso, non si aspettava quel cambiamento "Tsukki è mio ok? Ormai per te è troppo tardi quindi ritirati prima di uscire definitamente dalle mie grazie, siamo intesi?" "H-hey a-aspetta! Cosa c'entra adesso Tsukishima? Che strane idee ti sei messo in testa?" Il lentigginoso non perse tempo, avanzò verso il numero nove della squadra e lo afferrò dal colletto della maglietta "non fare il finto tonto, sai perfettamente di cosa sto parlando" ma non era così, per Kags, Tsukki significava solo un fastidio, qualcuno da prendere in giro oltre Hinata, ma se lui la vedeva in quel modo... "calmati ok? Te l'ho già detto, ti sei fatto un'idea sbagliata su di noi" parole sbagliate "NOI?" lo sbatté al muro con tutta la forza che aveva "non esiste un voi! Non osare creare scompiglio, a mettermi il bastone tra le ruote che per te finisce male!" Lasciò la presa e lo vide cadere a terra, quello che doveva dire lo aveva detto, non serviva allungare il brodo con lui, aveva capito.
Tsukishima era suo.
Tsukishima però stava male.
Ne erano passati altri di giorni dalla sua visita dal medico.
Yamaguchi si comportava in un modo strano nei suoi confronti o forse... era semplicemente strano di suo.
Era tornato ad assentarsi, se veniva a lezione era malconcio con delle occhiaie da far paura, ma c'era qualcosa che non lo convinceva, passava il tempo ad unire i pezzi del puzzle, ma più andava avanti e più notava che gli mancavano, che l'opera non poteva definirsi completa.
E così era.
Yamaguchi si assentava perché il suo corpo stava per cedere, era già strano di suo perché fosse durato così a lungo, uno dei motivi forse erano le pillole, che lasciavano riposare le farfalle la maggior parte del tempo, anche se un abuso del medicinale sarebbe stato fatale.
"Fermo aspetta!" il lentigginoso si fermò di colpo, solo perché a chiamarlo era stato lui, certo "dove stai andando? Oggi abbiamo gli allenamenti" cosa? Lo aveva seguito solo per dirgli questo? "Li salto, mi pare ovvio" disse girandosi leggermente infastidito, anche se però una mano sulla spalla, la sua mano, lo bloccò nuovamente dal prendere la sua strada "allora vengo con te" oh... questa gli era nuova "c-come?" non poteva credere alle sue orecchie, aveva veramente detto ciò? "Hai capito bene, se vengo con te, entrambi subiremo una sgridata dai Senpai e poi, oggi ho bisogno di parlarti".
"Ecco" pensò, sta finalmente per rendermi partecipe della sua vita, dei suoi sentimenti come è giusto che sia "puoi spiegarmi cosa effettivamente è successo quel giorno nella villa?" no... non poteva voler parlare veramente di quel giorno, ormai dovrebbe aver già capito, le farfalle dovrebbero essersi schiuse, e se... E se avesse fatto semplicemente un pessimo affare? Se fossero morte? Dio ti prego fai che non sia così pensò, aveva veramente bisogno di una mano da lassù "cosa vuoi sapere esattamente?"
Non lo guardava negli occhi, balbettava e si agitava, Yamaguchi davanti a Tsukishima non era nessuno, non riusciva ad essere tranquillo come alla centrale, le farfalle stavano impazzendo e lui non riusciva a parlare correttamente, il piano che aveva ideato era offuscato, sbagliava le parti ed il biondo capì.
Cavolo se capì.
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(-).(-)Oh beh che dire, il prossimo capitolo è l'epilogo sos
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Choke [TsukkiYama]
FanfictionLoro esistono, vogliono volare e nessuno può fermarle, ma è possibile ingannarle? Tadashi Yamaguchi, un ragazzo tranquillo dal carattere allegro, si ritroverà in una posizione sgradevole, a combattere tra la vita e la morte per colpa delle sue emozi...