Capitolo 5

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BUONA LETTURA. XX

EVELYN



Bussai esitante sulla porta di legno aspettando che mi aprisse. Dondolai sui talloni guardandomi intorno. Forse avevo sbagliato a tornare, forse non dovevo cedere così presto ma Luke aveva ragione, dovevo affrontare i miei problemi e tentare una nuova strada.

Un uomo dai capelli schiariti dalla vecchiaia con piccole rughe intorno agli occhi mi aprì la porta, i suoi occhi erano di un castano molto chiaro e raro e indossava un maglione e dei pantaloni cachi. Aprì le braccia non appena mi vide.

"Evelyn!" sorrise.

"Alex." gli feci un semplice cenno del capo per poi superarlo. Se credeva che gli avessi dato un abbraccio o qualunque altro contatto fisico si sbagliava di grosso. Un po' mi dispiaceva, non ce l'avevo con lui anche se era parte in causa. Più che altro ce l'avevo con mia madre ma lui avrebbe anche potuto convincerla a parlarmene, sempre se non l'avesse costretta lui stesso a tenere nascosta la loro storia. Allora odiavo anche lui.

"Lei dov'è?" chiesi.

"Di sopra, scende fra un attimo."

Annuii guardandomi intorno. Era tutto come ricordavo se non per qualche oggetto a me sconosciuto che sicuramente apparteneva a lui.

"Posso parlarti un minuto?"

"Devi proprio?" inarcai un sopracciglio.

Mi ignorò. "Le cose tra noi non sono cominciate proprio nel verso giusto.." iniziò. Mi pareva di non avergli dato il permesso di parlarmi.

"..voglio provare a ricominciare, potremmo uscire qualche volta, conoscerci meglio."

"Sono un tipo molto impegnato."

Sospirò profondamente. "Non chiedo molto, solo un po' di tempo insieme. Non sono poi così male se mi conosci meglio."

Gli diedi una pacca sulla spalla. "Ci penserò amico."

Iniziai a salire le scale non potendo più aspettare. Arrivai al piano di sopra trovando mia madre intenta a chiudere la porta del bagno. Si fermò nei suoi stessi passi non appena mi vide e mi dedicò un piccolo sorriso.

"Ciao." dissi.

"Sono felice di vederti."

Misi le mani nelle tasche. "Hai avuto la novità?"

"Kevin, giusto?"

Annuii. Immaginavo avesse chiamato anche la mamma, speravo solo non avesse fatto la stessa ramanzina a lei come l'aveva fatta a me.

"Sono così felice per lui, anche se il nome è così buffo." storse il naso.

Ridacchiai. "Raulo?"

"Si, mi chiedo come lo abbiano trovato,"

"Mi pare fosse il nome del nonno di Rachel."

"Ah...vabbé c'è un limite a tutto."

In effetti il nome Raulo non era proprio il massimo. Insomma...per un bambino era spaventoso.

"Senti...non sono qui per parlare del nome strabico di mio nipote."

"Lo immaginavo.." si grattò il braccio.

Sospirai. "Kevin vuole che vada a trovarlo ma in tua compagnia."

"E tu?"

Corrugai la fronte. "Io cosa?"

"Tu vuoi andarci con me?" chiese piano. Sentivo la speranza nella sua voce come se si avesse sfiorato la pelle. Mi accorsi di star passando nervosamente le mani sui jeans solo quando abbassai lo sguardo.

Over Light 3 [Luke Hemmings]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora