nuovi indizi

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Entrai precipitosamente e senza neanche bussare, Calligaris stava discutendo con Einardi.
<disturbo?>
<certo che no Alice cosa c'è?>
Calligaris non sembrava d'accordo con quello che aveva appena detto Sergio ma io parlai comunque.
<prima è passata la madre di Margherita a ritirare gli oggetti personali...>
<eccola la nostra signora in giallo! Avanti cosa hai scoperto?>
Disse Calligaris ironico.
<ho scoperto che Margherita è nipote del dottor Anceschi, è strano che non ce l'abbia detto...>
<magari lo dava per scontato>
Tentò di difenderlo Calligaris.
<o magari ci nasconde qualcosa...>
Mi appoggiò Einardi.
<si forse è meglio chiarire, Visone, chiamalo e digli di venire questa sera verso le 18>
<subito>
Visone si alzò e uscì per chiamare Anceschi, Calligaris camminava avanti e indietro pensieroso.
<vorrei perquisire lo studio di Anceschi, andiamo?>
Io e Sergio facemmo cenno di si con la testa, uscimmo e ci dirigemmo verso l'isituto.
Quando arrivammo li guidai verso lo studio di Anceschi che era stranamente abbastanza ordinato, iniziammo a cercare, cosa non lo so, ma iniziammo a cercare, nulla di interessante a parte referti, libri e perizie...
<questo cassetto è chiuso a chiave, Alice sai dove potrebbe essere la chiave?>
<credo che ce l'abbia lui>
<non avete quella specie di pannello con tutte le chiavi?>
<si ma ci sono solo le chiavi dei laboratori, aspetti forse so dove potrebbe essere...>
Calligaris mi guardava incuriosito. Mi avvicinai ad un vaso, alzai la piantina di plastica, ecco la chiave! Una volta ricordo di averlo visto mettere la chiave lì dentro.
<ecco a lei>
Gli dissi porgendogli la chiave.
<grazie e ora vediamo cosa c'è qui dentro...>
Non c'era nulla di che, solo altri referti e fotografie di sopralluoghi.
<hai qualche idea di dove poter trovare qualcosa di interessante Alice?>
<beh non saprei, poi forse non troviamo nulla perché non c'è nulla da trovare, comunque possiamo guardare negli armadietti, ci dovrebbe essere una copia della chiave nell'ingresso>
Andammo a dare un'occhiatina nell'armadietto di Anceschi, anche se secondo me non c'era nulla da trovare.
<dottor Clalligaris qui ci sono solo fogli e documenti>
Einardi si avvicino silenziosamente all'armadietto e diede qualche colpo al fondo, aramadietto a doppio fondo! C'erano delle foto, una specie di diario, dei dischi jazz e delle lettere, una in particolare colpì la nostra attenzione...
<da Margherita... Interessante, la nostra vittima aveva scritto una lettera al dottor Anceschi, ma perché una lettera quando ora esistono email e messaggi?>
Infatti, perché proprio una lettera?
<magari voleva che rimanesse scritta, avanti Sergio, leggi>
Sergio si schiarì la voce ed iniziò a leggere...
<caro zio ti scrivo questa lettera per dirti che sto per venire a Roma, non ti scrivo un messaggio perché ho paura che mia madre mi scopra, lei non sa che sto venendo a Roma e non lo deve sapere, per favore anche se so che la tentazione sarà forte non dirglielo.
Comunque so che tu non volevi che mi iscrivessi a medicina legale perché avevi paura che fossi ""raccomandata"" ma tranquillo nessuno saprà della nostra parentela, mi tratterai come una normale specializzanda e non puoi fermarmi dato che probabilmente quando leggerai questa lettera sarò già quasi arrivata a Roma, un abbraccio. Marghe>
Concluse e iniziò a pensare.
<beh alla fine sembra avere un bel rapporto con lo zio, piuttosto è la madre che non mi convince, dopo qualche ricerca abbiamo scoperto che i cellulari della Mancini e di sua madre quando lei l'ha chiamata l'altro giorno erano agganciati alla stessa cella... E se la madre non doveva sapere nulla è strano che si trovasse a Roma, Visone fai chiamare anche lei stasera, la voglio vedere allo stesso orario di Anceschi>
<certo>
Ero abbastanza confusa.
<quindi lei crede che sia stata la madre a ucciderla? magari anhhe accidentalmente, l'ha spinta è caduta e ha sbattuto la testa>
<non posso escluderlo dottoressa, comunque se vuole può venire con noi in questura>
<certo>
Afferrai la borsa e tornai in questura con Einardi, Visone e Calligaris in attesa della signora Mancini e del dottor Anceschi.

L'allieva-dietro quella portaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora