la verità fa male

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<è arrivata la signora Mancini>
<perfetto, non farla entrare, vai a prendere un caffè e ascolta se Anceschi e la Mancini si dicono qualcosa>
<va bene, dottoressa vuole un caffè?>
<u cappuccino grazie>
Visone uscì dalla stanza.
<dottor Calligaris, se dobbiamo ricostruire la versione dei fatti di quella sera perché non chiamiamo qui anche Claudio?>
Proposi nella speranza di una risposta affermativa.
<e perché no? Vado a chiamarlo>
Appena Calligaris entrò con Claudio entrarono anche Anceschi e la signora Mancini.
<dottor Anceschi, perché non ci ha detto che la vittima era sua nipote?>
<non mi sembrava un dato rilevante>
<invece eccome se lo è! Che rapporto aveva con lei?>
<un normalissimo rapporto tra zio e nipote>
Calligaris si era messo a camminare avanti e indietro pensieroso, lo fa sempre quando ha un'idea in mente.
<abbiamo ritrovato una lettera in cui la vittima dichiara che lei non voleva che si iscrivesse a medicina legale, può confermarlo?>
Gli chiese porgendogli la lettera.
<confermo, avevo paura che si sentisse raccomandata>
<e lei signora Mancini, sbaglio o l'altro giorno non si trovava a Bologna come ha precedentemente dichiarato?>
<ero a Roma, immaginavo che mia figlia fosse andata dallo zio... Sono arrivata il giorno in cui avete detto che è stata uccisa>
<poi quella sera lei l'ha trovata in istituto, ubriaca tralatro e dopo una lunga discussione ha pensato bene di...>
<cosa?! Non sono stata io, non ero in istituto quella sera>
<questo sta a noi deciderlo, signkra lei è in stato di fermo>
<no ma c'è un errore, cosa fate? Giorgio tu non dici nulla?>
Continuava a dire implorante guardando Anceschi.
Ero confusa, non ero convinta e Sergio lo aveva notato.
<qualcosa non torna Alice?>
<è che mi fa strano, fa strano pensare che la Mancini abbia ucciso Margherita solo per essere scappata di casa, lei è sicuro che sia lei?>
Chiesi a Calligaris.
<si, confesserà>
<vabbè dai signora in giallo ti riporto in istituto che è meglio>
Mi disse Claudio che mi aveva già afferrata per un braccio.
Appena uscimmo mi baciò.
<ma sei pazzo? Qui davanti a tutti?>
<dai sali in macchina che andiamo in istituto, ora che non sono più un mezzo detenuto...>
Era la millesima volta negli ultimi giorni che facevo avanti e indietro tra questura e istituto ma ora non avrei dovuto più farlo, il caso era concluso... Appena entrata guardai nello studio di Claudio, pensare che fino a pochi giorni prima lì c'era stato un omicidio... Il caso era oramai archiviato ma io non ero ancora soddisfatta.
<Alice vado un attimo da Malcomess, torno subito>
Disse dandomi un bacio.
<va bene>
Mi chiamò Calligaris.
<Alice prima di procedere con l'arresto della signora Mancini preferirei far controllare i dati scientifici anche a Claudio, ho dato la perizia a Malcomess, così può farla vedere a Claudio, domani se riuscite venite un attimo, comunque prima siete corsi via... Mi potresti spiegare i tuoi dubbi?>
<è strano... È strano che l'abbia uccisa solo per essere scappata di casa, poi magari discutendo per sbaglio l'ha spinta... Ma poi non trova strano andare in giro in una città sconosciuta di notte?>
Calligarisa acconsentì.
<il suo ragionamento non fa una piega Alice però se non la madre chi potrebbe essere stato?>
<io in realtà un'idea ce l'avrei... Però faccio fatica a crederci...>
<facciamo una cosa, ora vai a casa e ti riposi poi domattina tu e Claudio e venite e mi spieghi bene ok?>
<va bene e grazie per la comprensione>
Erano arrivati quelli della scientifica a sistemare lo studio di Claudio, intanto io ero salita al piano di sopra e aspettavo fuori dallo studio di Malcomes.
Claudio dopo qualche minuto uscì.
<Alice ti va di venire da me stasera?>
<non so Claudio, sono stati giorni impegnativi e sono motlo stanca, poi domani dobbiamo andare in questura...>
Mi strinse forte e mi baciò... Come potevo resistergli?
Andai a casa sua e passammo una tranquilla e spensierata notte insieme.

L'allieva-dietro quella portaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora