Tensioni

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Alicia's pov
Scoppio a ridere, portando la testa all'indietro. Cosa le salta in mente a Raquel? È forse impazzita?

Lei mi guarda però seria, con gli occhi fissi sui miei.

<<che stai dicendo? Un colpo all'Ambasciata di Madrid?>> le dico, quando finisco di ridere.

<<si Alicia, hai capito bene. Il Professore ed io abbiamo organizzato questo colpo durante questi mesi, e vogliamo che ci sia anche tu in questa cosa.>> mi guarda ancora, non spostando mai lo sguardo dal mio.

Mi alzo, improvvisamente nervosa. Come può pensare di chiedermi una cosa del genere? Non sono più sola, ho mia figlia a cui pensare, non posso abbandonarla.

<<mi dispiace Raquel, ma non posso accettare. È una richiesta troppo grande, e la mia unica priorità ora è Esther.>> le dico, in tono nervoso.

<<anche io ho una figlia Alicia, ma non ho fatto tutte queste storie a lasciarla con mia madre. Credi che non mi manchi? Che non pensi a lei ogni cazzo di minuto della mia vita? Bè, ti sbagli.>> mi dice lei, improvvisamente arrabbiata.

<<non é colpa mia se sei una madre di merda.>>

Un silenzio teso scende fra noi. Che cazzo di problemi ho? Penso, sentendomi improvvisamente in colpa.

I suoi occhi mi guardano feriti, e sospiro, desiderando di rimangiarmi in fretta ogni parola sputata con rabbia.

Mi avvicino a lei, volendola toccare, scusarmi, ma si scansa bruscamente, creando un muro divisorio fra di noi.

<<Raquel...>> la mia voce è incerta, e lei continua a guardarmi con quell'aria delusa, che mi procura una fitta acuta al petto.

<<vaffanculo Alicia. Sei veramente una stronza.>> mi sussurra lei, mentre una lacrima scende veloce sulla sua guancia, dopodiché si gira e si precipita alla porta, con passo veloce.

<<dove vai? Tra poco diluvierà.>> le dico, improvvisamente preoccupata.

<<non me ne frega un cazzo.>> la sua risposta brusca mi fa male, e appena sbatte la porta il silenzio scende nel salotto.

Perché cazzo non riesco a tenere la lingua a freno? Penso, profondamente irritata dal mio carattere di merda.

Mi giro verso la grande portafinestra che da sulla spiaggia e in lontananza vedo i fulmini che saettano nel cielo.

Raquel's pov
Fanculo. Riesce sempre a ferirmi, in un modo o nell'altro.

"Se sei una madre di merda." Queste parole mi risuonano in testa insistentemente, e le scaccio via, non volendoci pensare.

Esco dalla villa di Alicia e mi incammino per la strada che costeggia la spiaggia.

Il cielo si è oscurato all'improvviso e un vento freddo si alza, ma continuo a camminare, con le lacrime agli occhi.

La mia maglietta di cotone leggera si inzuppa velocemente alle prime goccie d'acqua, ma me ne frego, mentre i pensieri mi ruotano in testa.

I ricordi di Alicia durante l'anno in Accademia mi passano di fronte.

Le litigate furibonde che facevamo ogni giorno.

Litigavamo sempre, per poi rifare pace subito dopo.

La nostra era quasi un'ossessione verso l'altra. Nonostante i caratteri completamente opposti e le continue litigate, sapevamo bene che non saremo riuscite a stare un giorno senza l'altra.

Tu ed ioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora