Raquel's pov
Mi stiracchio piano, mentre il sole mattutino pigramente fa capolino dalle tende.Mi rotolo fra le lenzuola morbide, sotto il tepore caldo del piumino.
Sento subito un grande vuoto affianco a me, lasciato dall'unica persona che ora vorrei fra le mie braccia.
Sorrido immediatamente al pensiero di Alicia, e tutto d'un tratto ho bisogno di sentirla, di vederla e osservare quel suo sorriso che mi porta in paradiso.
Mi alzo dal letto e mi infilo le pantafole, dopodiché esco dalla porta, richiudendomela piano dietro di me
Mi avvio verso la sua stanza ma d'improvviso la porta si apre, e lei esce.
La osservo attentamente; indossa dei jeans blu attillati e una camicia bianca, scoperta.
I capelli sono impeccabilmente raccolti nella sua solita coda alta, e senza volerlo un sorriso spontaneo mi esce sulle labbra.
Ma lei rimane seria.
Noto subito qualcosa di diverso in lei.
Di solito faccio sempre io il primo passo, per abbracciarla o baciarla, me ne rendo conto.Ma ora... sento che è successo qualcosa.
<<ei!>> la saluto allegramente, avvicinandomi a lei.
I suoi occhi sono freddi, di ghiaccio e... rossi.
Ha per caso pianto?
<<ei. Come va?>> mi chiede lei, con un tono di voce strano, neutro.
La sto per abbracciare ma lei si defila velocemente, senza nemmeno guardarmi negli occhi.
Ma che cazzo.
<<Alicia. Che ti prende?>> le dico raggiungendola, mentre sta scendendo le scale.
<<niente, che dovrebbe prendermi?>> mi risponde lei, con voce monotona.
La blocco per un braccio e prima che entriamo nella grande sala principale la sbatto al muro vicino le scale, lanciando un'occhiata in giro per controllare se viene qualcuno.
<<ti vedo... strana. È successo qualcosa? Qualcuno ti ha infastidito?>> le chiedo, sentendo immediatamente la rabbia montarmi.
Siamo vicine, riesco a sentire il suo buon profumo al cocco, e il mio corpo è premuto sul suo.
Ho appoggiato un braccio sul muro affianco a lei, e ora la guardo dritta negli occhi.
Sospira lentamente, chiudendo gli occhi.
<<levati Raquel.>>
Queste due parole mi fanno immobilizzare.
La guardo, con aria confusa, mentre vedo i suoi occhi impassibili, ma la conosco così bene che noto subito un guizzo momentaneo di dolore.
<<ho fatto qualcosa che non andava? Se è così perd...>>
<<ho detto levati cazzo.>> mi spintona violentemente via da lei e io quasi cado all'indietro se non ci fosse Nairobi dietro di me a prendermi in tempo.
<<ma che cazzo fai? Eh? Sei forse impazzita?>> incomincia a urlare lei, dirigendosi come una furia verso Alicia, che la guarda tremante di rabbia.
Blocco in tempo Nairobi che si stava avventando su di lei e la tengo stretta a me.
<<va tutto bene, non è successo nulla.>> le sussurro all'orecchio, sentendo il suo respiro affannato.
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Tu ed io
Fiksi PenggemarAlicia Sierra, ricercata dalla polizia e dall'Interpol di tutta la Spagna, si trova a Cuba, nella grande e immensa città dell'Avana. È scappata da tutto e da tutti, e ora proverà a ricominciare daccapo, ma non sa che un incontro inaspettato le cambi...