Harry era fatto, più che fatto, strafatto. Eppure era mattina, il sole solleticava la città ancora addormentata. Mitch era steso nel suo soggiorno, sul divano, abbracciato alla sua chitarra che sostava beata al suo fianco. Fogli volanti erano sparsi per la stanza, assieme a bottiglie d'acqua e di birra e ad un piattino colmo di cenere e mozziconi. Aveva le orecchie semi tappate, il senso dell'udito come ovattato, mentre osservava placido il risveglio cittadino dalla grande finestra del soggiorno. I suoi timpani schioccarono e in una apparente ripresa delle proprie facoltà, udì il suo vicino di casa uscire dal proprio appartamento. Se lo immaginò, indaffarato come sempre, con i figli che lo sfinivano. Lo vide incespicare fuori dall'ascensore, al piano terra, per poi trascinarsi dietro le pesanti cartelle dei figli fino al garage e lì, caricare la prole in auto, partendo in fine.
Nine in the morning, the man drops his kids off at school
E poi lo immaginò imprecare ad ogni semaforo rosso, gettare occhiatacce ai pedoni che attraversavano le strisce ed accendere la radio, che fungeva da sottofondo all'ennesimo litigio dei bambini. Harry riconobbe la canzone: era la sua e parlava di lei. Anche l'uomo lo sapeva.
And he's thinking of you, like all of us do
Guardando sempre fuori dalla finestra, vide altre persone risvegliarsi, uscire di casa, cominciare la propria giornata. Lui invece stava lì e pensava a lei. La vedeva come un fantasma tra quelle pareti, che camminava svogliata, semi nuda, ancora assopita.
She, she lives in daydreams with me
She's the first one that I see, and I don't know why
I don't know where she is
Si mosse lento, pesante, verso il bagno, dove la intravide sistemarsi i capelli allo specchio, alla luce fredda delle lampadine a neon. Poi pensò ancora all'uomo, che adesso era solo, sempre in auto, diretto verso l'ufficio, sempre la solita canzone in sottofondo. L'uomo non aveva più fretta, ascoltava la musica e batteva le dita a ritmo sul volante e puntava gli occhi sulla strada, ma si sentiva distante.
He takes a boat out, imagines just sailing away
And not telling his mates
He wouldn't know what to say
Harry si sentì a disagio, temendo che anche l'uomo la potesse immaginare, lei, come faceva lui. Un'onda di gelosia lo attraversò e si accorse di quanto fosse stanco. Si diresse in camera a passi pesanti e la vide ancora una volta, alla porta. Qui lei stava appoggiata con tutto il corpo, la testa piegata all'indietro, le spalle nude, il fisico coperto da pochi indumenti e gli occhi socchiusi.
A woman who's just in his head
Harry scavalcò quella memoria e si sedette dalla parte destra del letto, poggiando il capo contro la testiera imbottita. Ma, girando il viso, la incontrò ancora una volta, sdraiata alla sua sinistra, tra le lenzuola blu.
And she sleeps in his bed
Poi sbatté le palpebre e lei non c'era più.
While he plays pretend
Afferrò il telefono posto sul comodino e si sforzò, ci impiegò tutte le sue energie e le scrisse: "Scusami. Stavo pensando a te, a noi. Scusami, possiamo, io e te, essere amici?".
So pretend.
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Fine Line
Short StoryLa storia nasce dall'ascolto dell'ultimo album di Harry Styles. Le dodici tracce mi hanno ispirata ad immaginare la loro origine e, quindi, ecco la mia versione di Fine Line.