Track n°12: Fine Line

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Harry girò la chiave nella serratura ed entrò in casa. Buttò il cappotto sulla poltrona, accostò la chitarra al muro dell'ingresso e si tolse le scarpe, lasciandole rigorasamente nel mezzo. Accese la luce in salotto e si guardò un attimo attorno, poi prese la bottiglia di scotch e si versò un goccio nel bicchiere di cristallo abbinato. Osservò la penombra della sera attraverso la grande finestra e si sedette al pianoforte, poggiandoci il bicchiere sopra.

And, man, I can hate you sometimes

Allungò le dita sui tasti e si trovò a rilasciare un sospiro che non sapeva di aver trattenuto. Suonò due note e si fermò immediatamente; si passò una mano tra i capelli e riprese il bicchiere, dandone un sorso. Poi, storse la bocca in una smorfia per il sapore forte.

I dont' want to fight you

And I don't want to sleep in the dark

Ripensò a quell'estate in spiaggia, ai viaggi in auto improvvisati e alle carezze, l'intimità e sorrise istintivamente. Ripensò anche ai momenti bui, alle incertezze, le discussioni e le volte in cui si era svegliato solo.

We'll get the drinks and I'll get to thinking I'm fine

Finì velocemente il poco scotch e lasciò il bicchiere davanti a sé sul pianoforte, si scrollò di dosso le emozioni e ripose le mani sui tasti. Poche note ancora e si fermò di nuovo: le dita gl tremavano leggermente e sentiva il cuore battergli nel petto, nel silenzio della casa. Fuori, i lampioni cominciavano ad illuminare le strade, i vicoli ed i palazzi. Ripensò all'ultima volta che l'aveva vista e a quello che non era stato. La rivide alla porta, girare la maniglia, salutarlo per l'ultima volta e andarsene e si immaginò che avesse lasciato uno spiraglio aperto, una linea sottile a separarli.

We'll be a fine line

Percepì le farfalle nello stomaco quando, finalmente, riuscì a suonare più di due note di fila.

We'll be a fine line

Si sentì pervadere da una felicità invasiva, la stessa che lo aveva colto alla sprovvista al Canyon, ma non poté fare a meno di piangere, continuando a far scorrere le dita sui tasti. Si rivedeva nei ricordi passati, di come era riuscito a volare in alto tra le nuvole e quasi toccare il sole e allo stesso tempo a sprofondare in un buco così oscuro e profondo da gettarlo nel panico. Si era ritrovato ad odiarsi, alle volte, a detestare chi fosse, o qualsiasi cosa facesse. Ma in quel momento capì che le farfalle nello stomaco erano per lui: mentalmente si perdonava per gli alti e i bassi e per i momenti bui e tristi, mentre nella realtà si spinse un po' troppo con i piedi e lo sgabello si inclinò a tal punto da farlo cadere all'indietro.

There's things that we'll never know

A quel punto rimase con la schiena a terra e le gambe alzate, posate contro lo sgabello e cominciò a sorridere, felice, asciugandosi le lacrime con i palmi delle mani. La pensò un'ultima volta, ma senza riflettere sugli errori, sui difetti o sulle ipotesi, piuttosto la rivide alla porta di casa e si immaginò chiuderla. Non c'erano spiragli e andava bene così.

We'll be a fine line

We'll be alright.




Oh

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