Shin POV'S
L'idea di divertirci un po era stata mia. Eravamo andati in un tipico albergo in cui abitualmente andavamo a ubriacarci io e Luciano. Lui era tipico a perdere il controllo con troppo alcol, veniva "travolto dalla passione", se così si può dire.
Avevo pensato di portare anche Helen per farle conoscere i posti che frequentavo spesso. Ci stavo andando piano con l'alcol ma ero stremato per l'allenamento compiutosi. Luciano aveva esagerato, anche se non si vedeva, ma non me ne preoccupai troppo, così mi portarono a letto, ma appena presi sonno sentii strani rumori provenire dalla camera accanto e quando mi accorsi che Luciano non era nel letto accanto mi prese il panico e corsi subito in quella stanza, sperando che non fosse troppo tardi.
Sfondai la porta e quando lo vidi intento a baciare Helen lo minacciai di spaccargli i denti, lo presi per i capelli e lo portai fuori dalla stanza. Quando lanciai una piccola occhiata a Helen la vidi tutta raggomitolata su se stessa come presa dal panico "Appena finisco con lui torno indietro da lei" dissi a me stesso.
Lo trasportai per i capelli il più lontano possibile ma con una mossa astuta mi mise al tappeto.
«Si può sapere che ti prende? Mi stavo divertendo come faccio di solito, come mai ha reagito in questo modo?» mi disse con rabbia a mille, aveva la faccia e gli occhi tutti rossi, sintomo del fatto che era ubriaco fradicio.
«Ti rendi conto che quella ragazza è Helen! Non ti devi permettere nemmeno di sognarla! Ora vieni con me che ti faccio risvegliare» mi ascoltò ma quando finii di parlare mi saltò addosso così cominciammo a lottare entrambi arrabbiati per svariati motivi. Distruggemmo tutto e cominciarono ad uscire dalle camere tutte le persone che ne avevano prenotata una persona assistere allo "spettacolo" che stavamo dando. Così usai tutta la lucidità e pensai ad un incantesimo per far finire tutto ciò. Dalla bocca iniziai a soffiare il più forte possibile una delicata porporina che fece cadere tutti nel sonno. Ormai allo stremo delle forze per troppi incantesimi usati in un giorno andai nella stanza di Helen per vedere come se la passasse. Era nella stessa posizione di prima con occhi rossi e lucidi per il pianto "Ma questo ragazza non fa altro che piangere?" scacciai questo pensiero e mi sedetti accanto a lei, le accarezzai la testa e la spotai per potermici sdraliare anch'io. Mi guardò come per chiedersi cosa stavo facendo o cosa avevi fatto, ma io le sorrisi e caddi stremato in un sonno profondo.
Helen POV'S
Fuori il chiasso non cessava e le persone nelle stanze accanto uscirono e si lamemtarono, si sentì anche il proprietario urlare disperato per il disastro combinato, io continuavo a rimanere lì nella stessa posizione come se appena mi fossi mossa mi sarebbero saltati a dosso.
Il casino cessò di colpo lasciando spazio al rumore terrificante di qualcuno che si avvicinava proprio alla mia stanza, immobilizzata dalla paura trattenni il respiro e mi rilassai appena vidi che era Shin. Si vedeva bene che era stremato, mi si avvicinò e mi accarezzò la testa sdraiandosi poi accanto a me sponandomi di poco per farsi spazio. Lo guardai negli occhi e lui mi sorrise cadendo poi in un sonno profondo, lo osservai sdraiandomi poi anch'io per poterlo guardare in faccia "E davvero bello quando dorme, sembra un angelo" questo pensiero mi fece arrossire, fissai ancora i perfetti lineamenti del suo viso mi avvicinai ancora un po a lui e mi addormentai anch'io sentendomi protetta e sicura.
Mi svegliai di soprassalto dalle lamentele di un vecchio e di una donna accanto, quando presi completamente coscienza capii che erano per la battaglia compiutosi ieri sera, ma non comprendevo il perché se la prendevano con me.
«Ci costerà cara la manutenzione, dovete rimborsarci fino all'ultimo, noi vi offriamo cibo ed ospitalità e voi ci distruggete tutto?...» il vecchio continuava a parlare e stava diventando snervante, per non parlare del fatto che Shin stava ancora dormendo.
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Helen ed il Regno Incantato
Fantasy"la vita non è una corsa, ma un viaggio da gustare, passo passo sulla via. Ieri è già storia. Oggi è un dono. Domani è un mistero."