CAPITOLO 17

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🔴UN MESE DOPO🔴

Dopo due mesi passati in sala di registrazione oggi finalmente iniziano le mie "vacanze" anche se in realtà è solo una settimana di riposo dato che settimana prossima uscirà l'album e dovrò inizia il tour promozionale in vari programmi televisivi, non vedo l'ora, anche perché diventa sempre più difficile stare nella stessa casa con lui. Ogni volta che lui entra nella stessa stanza in cui sono io la tensione scende, tutti rimango in silenzio aspettando lo scontro imminente, ma poi lo saluto e me ne vado... Ogni santo giorno la storia è questa, per non parlare dei ragazzi che sono preoccupati per me perché ultimamente non sto mangiando molto, solo il necessario per sopravvivere, questo ha portato ad una perdita di peso drastica, avrò perso forse 15 kg e questo ovviamente fa parlare i siti di gossip, non so nemmeno quale sia la versione più gettonata, forse quella in cui la mia casa discografica mi ha costretta.
Guardo l'ora, sono le 10:00, mi alzo, mi metto qualcosa addosso e salgo su in cucina, dove trovo gli altri a fare colazione compreso Tony.
Io:«buongiorno» dico avvicinandomi alla macchinetta del caffè.
Mi rispondono tutti in Coro.
Come ogni mattina lo sguardo di Tony brucia sulla mia pelle, ma faccio finta di nulla, il silenzio è tombale. Rompo il silenzio.
Io:«Comunque stavo pensando di fare una festa per l'uscita dell'album, volevo farla al GROOVE, voi che dite?»
Ondre:«E ANDIAMO A FESTEGIAREE» corre ad abbracciarmi e Nick fa lo stesso e li stringo forte. Il mio rapporto con Ondre e con Nik è mano mano diventato più importante, ogni sera vengomo da me in camera a controllare se sto bene, e tante sere sono stati con me a consolarmi durante le mie crisi di pianto fin quando non mi addormentavo. Ma anche le ragazze mi sono state molto vicine, ogni volta che volevo stare lontana da Tony, loro erano lì a portarmi in giro per farmi distrarre e di questo sono grata a tutti.
Io:«Io vado in camera mia, devo lavorare ad alcune cose» mi salutano e me ne vado. Mentre sto per entrare in camera sento qualcuno afferarmi il polso.
Tony:«Puoi venire con me?»
Io:«No» e faccio per aprire la porta
Tony:«Ti prego. Non devi per forza parlarmi. Non dobbiamo chiarire. Voglio solo passare del tempo con te perché mi manchi... Puoi portarti anche il PC e lavorare, ma ti prego vieni...»
Io:«Passa tra un ora e ti darò una risposta.» lui mi lascia e io entro. Chiamo subito Ondreaz.

Io:«Vieni in camera mia per favore»
Ondre:«Arrivo» dopo pochi minuti sento bussare

Io:«entra»
Ondre:«che succede?»
Io:«Tony mi ha chiesto di passare del tempo con lui oggi, anche senza parlarci... Che faccio?»
Ondre:«Lui ti manca?» annuisco «Vorresti passare del tempo con lui?» dubbiosa annuisco «E allora vai.»
Io:«ho paura»
Ondre:«se si seguono le paure non si vive, vanno affrontate. Giulia, ascoltami, siete stati poco insieme effettivamente, non avete avuto nemmeno il tempo di godervi la vostra storia, lui ha sbagliato ed è stato una testa di cazzo e su questo non c'è dubbio, ma per lui è difficile tanto quanto te, e questa cosa che non ne parlate non va bene, dovete chiarire davvero, non potete stare così senza definire la vostra relazione, non si sa se state insieme o no o se potete vedere altra gente... Dovete parlarne. Chiarirvi.» so che ha ragione... Sto scappando da un discorso che mi fa paura e devo affrontarlo.
Io:«Hai ragione... Ora gli scrivo»
Ondre:«Dai che sei forte Emily» ridacchio e lui mi da un bacio sulla fronte prima di andare via.
Mando un messaggio a Tony.

Io:«Ti aspetto giù in garage.»
Tony:«mi cambio e arrivo...»

Mi vesto e scendo giù, mi appoggio alla macchina di Tony... Dopo qualche minuto lo vedo scendere... Io non lo odio, ma quando lo guardo mi passano davanti tutte le foto che ho visto e invece altre volte vorrei solo sbatterlo al muro e baciarlo come se non ci fosse un domani.
Tony:«Andiamo?..» senza dire nulla salgo in macchina. Lui parte. Il viaggio è silenzioso... E in questo momento vorrei solo che intrecciasse le sue dita alle mie come faceva sempre. Lo guardo un po', ha lo sguardo fisso sulla strada, e la fronte leggermente agrotata, noto le occhiaie sotto i suoi occhi... Non dorme? E gli occhi sono un po' rossi e gonfi... È triste tanto quanto me. Ritorno a guardare la strada e noto che sta svoltando in un piccola stradina prima di Venice beach... Conosco bene questa strada... mi sta portando alla spiaggia del primo appuntamento. Dopo un po' accosta e scendiamo, camminiamo fino ad arrivare alla spiagetta e mi siedo sulla sabbia. Essendo novembre fa freddissimo e mi pento di non aver messo qualcosa di più pesante, ma lui mi sorprende poggiandomi una coperta sulle spalle e si siede accanto a me, restiamo in silenzio per un po', ma noto che anche lui ha freddo, allargo la coperta
Io:«Vieni...» lui mi guarda confuso
Tony:«Sei sicura...?» annuisco, lui titubante si mette sotto la coperta con me facendo attenzione a non toccarmi, decido di rompere il silenzio
Io:«Io non sono più arrabbiata, sono solo molto ferita e delusa da quello che hai fatto... E non mi riferisco solo al tradimento, ma al tutto... Al fatto che tu mi abbia mentito sulla discoteca e che ti sei ubriacato a merda... Ma poi perché?»
Tony:«ti ho mentito perché pensavo che ti arrabiassi...»
Io:«Mi sono mai arrabbiata per queste cazzate io?» lui scuote la testa «E allora che cazzo ti è saltato per la testa?»
Tony:«la verità è che sono uno stronzo. E non lo dico per fare la vittima, perché io sapevo benissimo cosa sarebbe potuto accadere, sapevo che mi sarei ubriacato e che avrei potuto fare cose di cui mi sarei pentito, ma non ho evitato, l'ho fatto lo stesso. Se ti ho portata qui è per dirti che non c'è bisogno più che mi perdoni, sei libera, stai con qualcuno che ti merita sul serio, non con me, io ti amo, e voglio solo il meglio per te, e non voglio farti stare più male, anche se questo vuol dire vederti con un'altro, ti meriti tutto il meglio e io purtroppo non lo sono... anche se vorrei...» la sta facendo finita davvero?
Io:«tu non sei uno stronzo... Hai bisogno di quella giusta... E io non lo sono... Non voglio odiarti, ne tantomeno perderti... Se vuoi possiamo essere... Amici...?» lui mi guarda, ci pensa e annuisce
Io:«amici?»
Tony:«Amici» ci stringiamo la mano e restiamo un po' li a guardare l'acqua agitata con il vento che ci travolge.
Dopo un po' ci alziamo per ritornare a casa, e quando arriviamo subito Ondre viene da me e mi porta in disparte.
Ondre:«Allora?»
Io:«è finita... Abbiamo deciso di rimanere amici»
Ondre:«Amici? Insomma sei sicura?» annuisco ma lui vuole sapere tutto per filo e per segno così andiamo in camera mia e gli racconto tutto. Alla fine la sua faccia è pensierosa.
Ondre:«quindi... Ti ha lasciato lui?» annuisco «ma...»
Io:«Cosa?»
Ondre:«Lo ammazzo. Questa volta ha proprio sbagliato.»
Io:«Drez ha solo sbagliato su una cosa. Non è lui che non va bene per me ma sono io che non vado bene per lui»
Ondre:«Giulia per favore non dire cazzate. Conosco mio fratello, e non l'ho mai visto cosi. Tu lo rendi felice davvero.»
Io:«Dre ormai è fatta.» dico quasi su una crisi di pianto «Ora ti prego basta e abbracciami...» lui non se lo fa ripetere due volte e mi abbraccia.
Quando sono in camera da sola con me stessa il mio telefonino squilla

•Dream•||Tony Lopez||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora