"Ebbene miei cari, eccoci a St. Michelle!"
Seonghwa rise davanti all'espressioni stupefatte dei suoi compagni che apparentemente non erano mai stati in quella città di meraviglie e culture miste, centro degli scambi commerciali più grande di tutta Madelaine e pentolone ribollente di costumi e bancharelle da tutto il mondo: i tre si videro sfilare davanti agli occhi un corteo di fanciulle e schiavi a seguito di una donna dai sandali altissimi, e San, nella sua ignoranza, pensò fosse una figura importante, persino una principessa.
"Quella, mio gioello, è una oiran, una prostituta di altissimo livello dall'aspetto incantevole e l'intelligenza senza confini, una classe di donne da compagnia estremamente prestigiosa. Possono permettersi i loro servigi solo persone che dispongo di denaro in quantità inimmaginabile."
"Addirittura?" San pendeva dalle sue labbra, curioso come un bambino.
"Già. Quelle donne non sono concubine qualunque, molte di loro si vocifera abbiano persino particolari poteri stupefacenti di cui solo i clienti più fortunati possono godere, così come in fondo con la loro compagnia, estremamente preziosa. Grazie a loro possono venire comprati vestiti preziosi, gioielli e soprattutto possono venire mantenute tutte le fanciulle che vivono nei loro bordelli simili a castelli che ambiscono a diventare donne così preziose. La loro conoscenza è sconfinata, sia per quanto riguarda qualsiasi tipo di argomento che per le arti, dalla musica al ballo e il canto; ciò che mi affascina di più è la loro istruzione, ma non parlano con nessuno sul loro cammino e benché meno con il cliente che probabilmente in questo momento starà andando a visitare per decidere se offrirsi o no."
"Cioè?"
"Vedi, prima di dare in effetti il loro corpo, per due giorni è tradizione per loro recarsi dal cliente che ha richiesto i servigi di una oiran per assicurarsi che l'uomo sia ricco e potente abbastanza da poter pagare la cifra esorbitante del servizio. Ricordiamoci che non sono prostitute qualunque. Il terzo giorno toccherà a lei stabilire se giacere con lui o no."
"Sono così libere?"
"In questo senso sì. Se lo possono permettere dopotutto. Con tutti i tesoro che possediamo neanche noi saremmo degni di un solo loro sorriso."
"Wow."
Sorridendo al suo stupore il Principe gli posò affettuosamente una mano sulla nuca per accompagnare lui e Mingi tra la folla, in modo da averli sempre vicini senza temere di perderli; sapeva sarebbero stati in grado di ritrovarlo facilmente, ma il timore c'era.
"Avete tutti il volto coperto, vero?"
"Sì Capitano!"
"Come sempre."
Finalmente insieme si avviarono verso il centro di St. Michelle, non aspettandosi granché se non guai come al solito mentre si perdevano tra la gente che pullulava tra quelle strade gremite.
"Capitano!"
Mingi fermò al volo Seonghwa e San afferrandoli dagli indumenti, e come un bambino indicò loro una locandina appesa alla parete esterna di una locanda dall'aspetto davvero grazioso.
"Cos'è, Fiamma?"
"Un ballo... !" esclamò San, anche lui elettrizzato, non appena lesse ciò che vi era scritto sul foglio.
Il Principe si avvicinò per strapparlo dal muro e ispezionarne il contenuto con al suo fianco i due compagni che cercavano anche loro di poter sapere di più.
"Organizzato al Gran Castello Reale del regno di Madelaine... dovrà essere qualcosa di davvero grande e sfarzoso... e soprattutto, aperto al popolo."
Mingi ululò di gioia assieme a San, intanto che il Capitano arrotolava la locandina e la metteva al sicuro nella giacca porpora, deciso a recarsi a quell'evento con la sua ciurma e spinto dalla curiosità e il fascino per quella città.
"Dunque, ci andremo?"
"Assolutamente miei cari. Non potremmo mai farci sfuggire un'occasione del genere! Agghindiamoci a dovere, indossiamo i nostri abiti migliori e riempiamoci di gioielli e pietre preziose, fra due sere noi tre ci recheremo al Castello Reale per il gran ballo di corte!"
Gioendo i due pirati presero a braccetto il loro Capitano riprendendo a camminare alla ricerca di un locale dove fermarsi così da festeggiare l'evento a cui sarebbero andati con alcool e qualche marachella da criminali scaltri.
capitolo di passaggio orrendo perché volevo flexare queste foto e la mia immensa sapien-