//capitolo 5//

64 8 0
                                    

Il tempo passò velocemente per Seonghwa tra le deliziose chiacchiere avute con i signori conosciuti in quell'angolino della sala del Castello, e nel mezzo di ciò che li aveva coinvolti assieme fino a quel momento le loro voci vennero sovrastate dagli starnazzi delle trombette che erano solite annunciare l'arrivo della famiglia Reale: immediatamente calò il silenzio ovunque, e ogni suddito presente rivolse la sua attenzione al piedistallo del trono del Re, ora ancora vuoto. 

Lo sguardo lesto del Principe catturò immediatamente i piccoli movimenti nervosi della fanciulla dalla capigliatura nascosta accuratamente nel largo copricapo, e osservandola meglio non vide più la ciocca di capelli blu che aveva visto prima; continuava a tirare le dita dei guanti giocando con le cuciture di essi e spostava il peso da una pare all'altra, palesemente ansiosa. 

"My Lady, vi è qualcosa che vi preme?"

Ella trasalì immediatamente e si voltò a guardarlo col viso nascosto pallido, ma non mostrò altro e un momento dopo tornò a capo chino, incuriosendo l'uomo che l'aveva interpellata. 

"IL RE E LA REGINA STANNO PER FARE LA LORO COMPARSA, INCHINATEVI AI VOSTRI SOVRANI!"

La voce del banditore reale annunciò a tutti con voce potente che a momenti sarebbero arrivati i padroni di casa, e le orecchie di Seonghwa si rizzarono, sapendo che il momento dell'azione per lui e i suoi compari era arrivato. Si leccò le labbra con un ghigno, impaziente, mentre si chinava assieme a tutti gli altri a testa bassa e una mano al petto.

"Alzatevi."

La voce del re era gentile. Tutti lo amavano e rispettavano. 

Seonghwa si chiedeva sempre cosa però portasse alcuni uomini a parlar male di lui, non avendolo mai conosciuto o visto, né in foto né in dipinto. 

La risposta arrivò non appena alzò la testa, e sgranò gli occhi, sentendosi il viso infuocarsi.

I capelli del re, e della figlia affianco a lui, erano

blu.

Il collo del pirata emise un orribile suono quando la testa si voltò di scatto verso la fanciulla affianco a lui, gli occhi ancora sbarrati dallo stupore, la confusione, l'adrenalina.

"Chi sei, tu?"

La giovane trasalì portandosi le mani alla bocca quando quel sussurro le arrivò dritto al cervello, parole bisbigliate al suo orecchio con calma, con innocenza, una domanda che chiedeva solo una semplice risposta. Un nome e un cognome. Una famiglia. Nulla di più. 

Alzò la testa, pronta a rispondere con le labbra tremanti, ma il sorriso segnato dalla piccola cicatrice sulla bocca dell'uomo la fecero raggelare, e azzardò a cercare altro del suo viso, incontrando gli occhi fissi sui suoi di quel demone, l'espressione di una creatura senz'anima.

Nessuno stava facendo caso a loro.

Il re continuava a parlare, scusandosi per l'assenza dell'altro figlio, il principe.

La musica continuava in sottofondo.

Le orecchie della ragazza sentivano solo il suo battito del cuore che sembrava impazzito, sentivano solo il panico arrivare ad allacciarsi ad ogni osso del suo corpo, sentivano il battere dei denti e il respiro pesante. I suoi occhi non vedevano altro se non quelli del Principe delle onde.

Il ghigno dell'uomo si allargò, deformando il suo bel volto in quello di un mostro spietato.

"Tu vieni con me."

Prima che potesse parlare e chiedere aiuto lui le portò una mano alla bocca e prendendola dalla nuca la trascinò via con sé, attirando i suoi due compari che stavano aspettando di poter partire alla ricerca di tesori. Nessuno dei due disse nulla, seguendolo fuori, entrambi con le mani alle armi. 

"Eih tu, che stai facendo a quella gio-"

Seonghwa continuò a camminare con la fanciulla che guardò inorridita lo sconosciuto che stava cercando di aiutarla strabuzzare gli occhi e mormorare qualcosa senza voce, finendo a terra poi senza che nessuno lo avesse toccato. Il sangue però c'era, espandendosi su tutto il suo petto e macchiando la camicia , e le urla di chi lo aveva finalmente visto si sentirono solo dopo che si furono allontanati  del tutto dal Castello. 

Nessuno l'aveva salvata.

"Umh, Capitano?"

"Mh."

"Chi è quella...?"

Si fermarono di colpo e la donna venne scaraventata a terra, col cappello che volò via scoprendo la lunga chioma blu sotto esso.

"LA PRINCIPESSA?"

"No idiota, era col padre. Lei, è il principe."

Sotto gli sguardi confusi dei due pirati, il loro capitano si chinò davanti alla ragazza che cercava di allontanarsi da lui strisciando, e la prese dai capelli, tirandoli e strappandole un urlo di dolore che non aveva nulla di femminile. 

"Dimmi il tuo nome."

Silenzio.

"DIMMI IL TUO NOME."

"H-Hongjoong... !"

"Il principe..." mormorò stupefatto Mingi, guardandolo con espressione da ebete. 

"Perchè...?"

"Per chiedere un riscatto, mi sembra ovvio. Vestito così poi, è stato incredibilmente facile..." 

Hongjoong si tirò sempre più indietro mentre il pirata che l'aveva rapito gli si avvicinava minacciosamente, chino su di lui, se non quasi sdraiato, a sovrastarlo per puro divertimento nel vederlo terrorizzato.

"Ci conviene andarcene in fretta allora-"

"Mingi, prendilo tu. Dobbiamo muoverci a tornare alla Koi senza essere visti."

"Agli ordini." 

Con un altro grido il principe venne preso di forza dall'uomo dai capelli rossi e si ritrovò sulla sua spalla come un sacco di grano, ma non si azzardò a muoversi o dire niente, sentendosi ancora lo sguardo di Seonghwa addosso che gli consumava il vestito e bruciava i capelli. Venne sballottato e trascinato in giro fino al porto, e per tutto il tragitto continuò a pregare che qualcuno potesse venire a salvarlo, che succedesse qualcosa che potesse permettergli di fuggire, ma ovviamente non accadde nulla, e quando si ritrovò in una cella nella nave più temuta da ogni marinaio, seppe che niente lo avrebbe potuto salvare da ciò che lo aspettava. 

//Crown and Wine// SeongJoong [ATEEZ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora