"CAPITANO?"
"SAN DOVE CAZZO E' MINGI."
"NON LO SO! NON NE HO IDE- CAPITANO!"
Seonghwa si chinò appena in tempo al richiamo del suo compagno che si ritrovò sopra la testa la lama di una spada conficcata nella parete dove era appoggiato, sballottato a destra e sinistra dai briganti e criminali riuniti in quel locale rinomato che avevano cominciato ad azzuffarsi dal nulla.
Beh, non del tutto dal nulla.
Velocemente estrasse la sua sciabola e girando su sé stesso colpì con un fendente il ragazzone armato che aveva tentato di decapitarlo di netto da dietro, calciandolo poi sulla ferita slabbrata al petto che gli aveva procurato per farlo cadere a terra e levarselo dai piedi; al proprio fianco subito San scattò in avanti per fargli spazio e atterrare quante persone più possibili così che lui potesse cominciare a cercare nella zuffa il compagno di ciurma che era scomparso in mezzo ai duelli scatenatisi proprio da lui.
Il solito...
Mingi non era riuscito a resistere alla tentazione ed erano riusciti solo a sedersi che aveva tirato fuori la pistola e aveva sparato un colpo in aria, scatenando così in tutte le persone presenti in quella locanda l'istinto di tirare fuori ogni loro arma e divertirsi. Era un po' come una regola: finché qualcuno non cominciava una rissa per un qualsiasi motivo nessuno si scomodava ad ammazzarsi a vicenda così dal nulla, se non per divertimento come Mingi. Dopo lo sparo provocato da lui era scoppiato il caos e tutti i criminali lì avevano colto l'occasione per alzarsi e cominciare ad infilzare come spiedini chiunque.
Senza farsi problemi il Principe camminò sopra i corpi sul pavimento correndo in cerca del suo Maestro d'armi per portarlo via prima che arrivassero le guardie ad arrestare chiunque avessero trovato lì e continuò a seguire San davanti a sé che stava facendo lo stesso, entrambi preoccupati che il rosso si fosse cacciato in qualche guaio. Bastò loro seguire gli spari continui e le urla per uscire sul retro del locale e trovare così il compagno che stavano cercando.
"MINGI."
Il pirata si spaventò così tanto al rimprovero del suo capitano che gli partì un colpo dritto in faccia ad un tizio, ma nessuno se ne preoccupò, neanche gli altri uomini lì fuori che con le armi sfoderate erano pronti a lanciarsi addosso a Mingi.
Tutti riconobbero l'autorità del Principe delle Onde.
In massa scapparono a gambe levate e lasciarono Fuoco a farsi piccolo piccolo lì in piedi sotto lo sguardo di fuoco di Seonghwa, tanto spaventoso che neanche San parlò, riconoscendo in quello che Mingi aveva fatto un grande errore.
Lui non riusciva sempre a controllarsi però, era quello il suo problema, qualcosa più grande di lui che nessuno sapeva riconoscere, forse un problema serio al quale non avrebbero mai trovato una soluzione o una cura.
La sua espressione cambiò velocemente in uno sguardo affranto e colpevole, riconoscendo le sue colpe.
"Torniamo alla Koi."
Senza fiatare i due pirati seguirono il loro capitano per le vie ancora gremite di St. Michelle osservandosi le punte degli stivali e coi capelli scuri calati sul viso, stando comunque vicini a lui per non farlo infuriare seriamente. Speravano non facesse nessuna scenata, in particolare San che sapendo quanto potesse essere infantile Mingi in certe occasioni e avendo visto i suoi occhi lucidi dallo sguardo tale a quello di un bambino spaventato temeva seriamente potesse scoppiare in lacrime ai rimproveri del suo Capitano, conoscendo quell'aspetto della sua persona che variava continuamente da quella crudele senza cuore di Fiamma a quella simile ad un bambino, con i suoi capricci e le paure più tenere. Arrivarono alla loro nave che Mingi a momenti singhiozzava sulla spalla di San tra un passo e un altro, inciampando spesso sui suoi stessi piedi mentre si strofinava ripetutamente gli occhi, ma Seonghwa non sembrava affatto toccato da ciò e ignorò ogni tentativo del ragazzo di scusarsi e mostrare il suo affetto.
"N-non volevo..."
Sembrava davvero un bambino, tirando su col naso nascosto fra le braccia del suo amico nonostante la sua stazza massiccia e intimidatoria.
Con loro grande sorpresa però il Capitano li lasciò là e si allontanò ritirandosi nella sua cabina per calmarsi, non volendo davvero prendersela col ragazzo in lacrime; Seonghwa si sedette davanti al leggio dove era poggiata una mappa e chiuse gli occhi, sciogliendosi la lunga coda scura per distrarsi e pettinarsi i capelli lucidi e soffici, perfettamente curati così come il suo aspetto principesco dall'aria importante che era sempre in grado di sfruttare quando necessario, cosa che avrebbe sicuramente fatto la sera del ballo a corte. Non aveva ancora uno scopo specifico, né tanto meno un piano appunto, ma ci avrebbe sicuramente pensato prima della serata: non poteva farsi sfuggire un'occasione del genere, si sarebbero potuti infiltrare nelle stanze del Castello e rubare tutto ciò che avrebbero voluto mentre gli ospiti e la famiglia Reale erano impegnati nella sala principale in inutili chiacchiere e brindisi al Principino.
Ah, il Principe... che soggetto. Seonghwa era certo a lui non fregasse assolutamente nulla del Regno e né tanto meno del potere.
Sembra più un tipo da... ha, da pirata! Sì, come no, il Principe che va a derubare i suoi stessi genitori con una benda sull'occhio e il pappagallo a svolazzargli intorno... non sarebbe male averlo nella mia ciurma, è anche piuttosto affascinante.
Ridacchiò a quel pensiero, giocherellando col proprio capello finemente ricamato e decorato con materiali preziosi.
"Sarebbe il caso di parlare a Mingi."
Si alzò per raggiungerlo e lo trovò con San, così congedando il compagno restò affianco a Fuoco, lasciandosi abbracciare e consolandolo con gentilezza tra qualche bacio e carezza: rimasero così per molto finendo addormentati con anche San che si infilò fra di loro in cerca di affetto, e nel sonno Seonghwa si strinse i due suoi tesori preziosi al petto, in pace con sé stesso solo con loro al suo fianco.
mamma mia raga che belli i capitoli a caso perché mi perdo in chiacchiere inutili mmmmmmmmmmmmmmmmmmm
per la nave non ho trovato nulla di decente lol