... Him

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Ero nella doccia, l'acqua calda scorreva sul mio corpo freddo e la mia mente viaggiava. Ovunque andassero i miei pensieri, finivo sempre a lui.

Quel ragazzo con gli occhi blu profondi come il mare, così profondi da poterci navigare.

Chi era? Perché non l'avevo mai visto?

Non so quanto tempo passai nella doccia, ma decisi di uscire quando notai che le mie mani avevano le rughe.

"Merda mi sono scordato l'asciugamano!" dissi.

Uscì dalla porta del bagno e vidi un ragazzo in piedi davanti alla porta della mia camera che mi fissava.

Era lui. Quel ragazzo presente nei miei pensieri. Lo stesso che mi aveva versato il drink addosso poco tempo prima.

Era vestito con dei pantaloni rossi a vita bassa e una maglietta blu a maniche corte.

I suoi capelli erano acconciati con un po' di gelatina per tenerli verso l'alto e creare una sottospecie di ciuffo, molto disordinato.

Le sue labbra erano molto fine ed erano contornate da una leggera barbetta che gli dava un'aria molto matura.

"Opss" dissi afferrando l'asciugamano che fortunatamente avevo lasciato sulla sedia affianco alla porta del bagno, e cercai di coprirmi il più possibile.

"Ciao, è questa l'accoglienza che date in questo istituto?" disse il ragazzo sorridendo sotto i baffi.

"No, è che qui non siamo abituati a ragazzi che piombano in camere altrui, ora potresti uscire" dissi con le guance rosse e cercando i vestiti.

"Scusa, ma questa non è la stanza 289?" disse il ragazzo con aria confusa.

"Si è questa..." risposi ancora più confuso.

"Allora sono nel posto giusto... Piacere Louis Tomlinson, sono il volontario che dovrai ospitare" disse sistemando la valigia sul letto per disfarla "comunque mi dispiace per il drink" continuò.

Mi ero completamente scordato che da oggi avrò uno sconosciuto in camera mia, e non ne ero più così entusiasto.

"Harry Styles.." dissi chiudendo la porta del bagno per vestirmi.

Uscii dal bagno e trovai il ragazzo ancora intento a sistemare la sua valigia.

"Senti io vado a dormire, cerca di non fare troppo casino" spensi la luce non dando neanche il tempo di rispondere a quel ragazzo,

Louis pov

Mi svegliai con una forte luce puntata sugli occhi.

"Che cosa stai facendo?" dissi nascondendomi sotto le coperte per la troppa luce.

"Mi dispiace occhi blu, ma devo andare a lezione, e in teoria anche tu.. " disse.

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La direttrice mi disse che dovevo fargli fare il tour dell'istituto in modo che poi si sarebbe potuto spostare da solo.

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"Il mio nome è Louis..." dissi furente.

"È uguale, ora muovi il culo e alzati, non voglio fare tardi per colpa tua" disse togliendomi le coperte.

"Perché era così arrogante, io stavo cercando solo di essere gentile con lui, forse c'è l'ha ancora con me per il fatto del drink" pensai dentro di me.

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