Billie's POV
Bene. Ero stato ammesso al sesto anno nonostante tutti i danni che avevamo causato io e i miei amici. Non ho proprio idea di quante volte Lumacorno abbia dovuto rimettere tutto in ordine nell'aula di Pozioni in questi anni. Io e Frank (o meglio Trè) facevamo sempre esplodere ogni cosa.Arrivai con mia mamma, il suo compagno e i miei fratelli (almeno, quelli che dovevano ancora finire gli studi) al Binario 9¾. Notai subito quella pertica di Mike e quel cespuglio di Trè. Corsi subito a salutarli. Avevano entrambi degli strumenti, uno aveva un basso, l'altro una batteria e le sue bacchette. Di solito la faceva spedire direttamente ad Hogwarts.
<<Ehi, 2GalleonsBill, come stai? Passate bene le vacanze?>> mi chiese Trè.
Incrociai il suo sguardo di ghiaccio e gli dissi: <<Primo, non chiamarmi così, che mia mamma non lo sa; secondo, le avrei passate meglio senza il compagno di mia madre>>
<<Oh guarda, c'è Martha! Ciao, Martha!>> disse Mike.
Mi girai e vidi quella ragazza fantastica. Aveva i capelli castani e mossi, con delle sfumature azzurre, e degli occhioni castani. Venne verso di noi e io probabilmente feci un sorriso da stordito.
Martha's POV
Oddio, c'era quel cretino di Billie. Speravo che non mi riconoscesse nessuno di quei tre, ma Mike mi ha salutata urlando, quindi non potei non andare da loro.<<Ehi, Mike! Ciao Trè! Ciao, Billie...>> L'ultimo aveva un sorriso da ebete stampato sul volto. Alzai gli occhi al cielo: non lo sopportavo.
<<Come hai passato le vacanze?>> chiese Trè. Sbaglio o mano a mano che diventava adulto diventava sempre più carino?
<<Dovevo fare i compiti di notte, o i miei avrebbero rotto le palle: non sopportano la magia>> spiegai.
<<Dev'essere davvero brutto>> disse Mike.
<<Un incubo. Penso che sarebbero molto più fieri di me se fossi espulsa, ma chissenefrega del loro giudizio>> dissi. In realtà, eccome se mi importava. Nessuno era mai fiero di me, in quella casa. Esisteva solo mia sorella Emma. Lei aveva 11 anni e non le era arrivata nessuna lettera per Hogwarts. Insomma, non la reputavano un mostro.
Il treno fischiò, quindi Billie disse: <<Aspettatemi, vado a salutare mia mamma e arrivo. Iniziate a salire>>
Appena corse via, chiesi a Mike e a Trè: <<Vi ha detto qualcosa su di me quest'estate?>>
<<Che farebbe di tutto per te e altre smancerie di questo tipo>> spiegò Mike e vidi Trè che tirava fuori la lingua. Ridacchiai a quella vista.
Billie's POV
Mia madre mi fece un sacco di raccomandazioni, quindi le dissi: <<Mamma, stai tranquilla, non vado mica in guerra!>><<Non combinare danni come l'anno scorso: sei quasi stato espulso>> disse.
<<Sì, va bene, ciao!>> tagliai corto, poi corsi al treno e salii insieme ai miei amici.
Cercammo uno scompartimento tutto per noi, poi, una volta trovato, ci mettemmo lì. Martha fortunatamente era venuta con noi.
<<Siete stati da qualche parte di interessante quest'estate?>> chiesi per parlare un po'.
<<In Romania, per vedere come tengono i draghi con mio padre e mia sorella. Se non riusciamo come band penso che farei volentieri l'addomesticatore di draghi>> spiegò Trè sognante.
<<Io sono stato a vedere come funziona il Ministero. Penso che occuparsi di tutte quelle faccende sia davvero interessante>> disse Mike.
<<Io sono stata a deprimermi su un letto, mentre leggevo o disegnavo>> disse Martha acida.
<<Anche io. Perlomeno avevo la mia Blue...>> dissi.
<<Già, e altre cose...>> disse Trè, poi ridacchiò. Gli tirai un calcio abbastanza forte, e lui chiese: <<Che ho detto di male?>>
<<Non serve che lo fai diventare viola. Sei famoso, Billie. Un sacco di gente ti cerca per un solo motivo>> disse Martha fredda e distaccata mentre reggeva un libro dall'aria pesante. Nonostante tutto quello che dicesse, mi piaceva un sacco.
Martha's POV
<<Davvero?>> chiese lui incredulo.<<Sì. Per me lo sa anche Silente, ma non dice niente. Probabilmente è perchè lo fa anche lui>> dissi facendo scoppiare a ridere tutti. Continuai dicendo: <<Eddai, lo sapete tutti come conclude i suoi discorsi di inizio anno e di quanti punti regala a Grifondoro a fine anno! Per me qualcosa all'inizio dei banchetti di inizio e fine anno se lo fuma>> Altre risate.
<<Sei troppo forte Martha quando fai così!>> disse Mike scoppiando in altre risate.
<<Chiamasi realtà>> dissi, poi tornai al mio libro. Parlava di due tizi innamorati. I Promessi Sposi, si chiamava. Era un libro babbano. Me l'avevano regalato i miei nella speranza che io ridiventi di colpo come loro. Ma sono ignoranti come una zappa: non sanno che se sei un mago o una strega non puoi cambiare, è la tua natura.
Il viaggio continuò con Billie, Mike e Trè che ridevano e scherzavano mentre io ero immersa nella lettura, e intanto pensavo a quanto non sopportassi il comportamento dei miei genitori. Ad un certo punto, avevo pensato fin troppo, quindi chiusi il libro di scatto e me lo misi sulle gambe, poi guardai fuori dal finestrino. Pioveva.
Billie's POV
Mi spaventai appena dallo schiocco del libro che aveva chiuso Martha. Rimasi a guardarla mentre guardava le gocce d'acqua rigare il finestrino. Sembrava le mancasse qualcosa ma non riuscivo proprio a capire che cosa.Ad un tratto ebbi un'ispirazione fortissima, quindi dissi a Mike: <<Passami un foglio ed una piuma>>
Lui mi capì e in due secondi mi porse tutto. Iniziai a scrivere un po' di parole. Stavano iniziando a dare forma ad una cosa fantastica.
Arrivammo davanti ad Hogwarts e Trè mi chiese: <<Ci fai leggere quello che hai scritto? Daaaaaaiiiiiii!!!!!!!>>
<<No, non ho ancora finito. Manca ancora qualcosa...>> dissi guardando Martha. Lei incrociò il mio sguardo, quindi io lo abbassai, ricontrollando quello che avevo scritto durante il viaggio.
Scendemmo tutti insieme, domandandomi se Martha avesse mai potuto innamorarsi di uno come me, nonostante non mi sopportasse.
Spazio Autrice:
Ehi, ragazzi! Benvenuti in questa nuova fanfiction!
Spero vi piaccia e se avete consigli da darmi, lasciate un commentino qua sotto.
Martulla Malfoy💚
STAI LEGGENDO
letterbomb❤️
FanfictionMartha è una studentessa di Hogwarts del sesto anno. Viene presa di mira da tutti quanti, ma i suoi amici Billie, Mike e Trè la aiuteranno a dimostrare il suo valore restandole vicino, anche nei momenti più difficili.