letterbomb❤️

Chapter Ten

02 Luglio 1994
Martha's POV
C'eravamo. Era il gran giorno, finalmente. Ero agitatissima. Mi stavo preparando. Ero in camera mia con Greta e Olivia. Mi stavano truccando e pettinando. Mi dissero che stavo benissimo.

A quel punto, entrò in camera Ollie, la madre di Billie. Mi disse: <<Sei bellissima, Martha, ma soprattutto sei la ragazza giusta per mio figlio>>

<<Grazie, signora Armstrong>> dissi educatamente.

<<Mi prometti una cosa, cara?>> mi chiese, mentre mi allacciava una collanina fine.

<<Certo, qualunque cosa>> risposi.

<<Mi prometti di non darmi mai più del lei?>> chiese guardandomi negli occhi.

<<Ci proverò>> le sorrisi.

A quel punto la abbracciai, poi mi lasciò finire di prepararmi. Mi osservai per qualche secondo il ciondolo: era un piccolo pezzo di quarzo rosa attaccato alla catena aurea tramite una decorazione d'oro. Era meraviglioso.

Ero praticamente pronta, mi mancavano solo le scarpe. Avevo addosso un vestito semplice, che mi fasciava la parte sopra. Il decoro più bello era un fiocco lilla legato sulla schiena. La gonna del vestito era leggermente gonfia, ma niente di troppo pomposo. I capelli erano raccolti nel solito chignon che lasciava liberi dei boccoli, con l'unica differenza che quel giorno era decorato da qualche fiore che brillava. Non avevo molto trucco addosso, l'essenziale.

Greta mi portò le scarpe e il bouquet. Aveva addosso un vestito lilla molto carino che le arrivava al ginocchio. Era la mia damigella d'onore insieme ad Olivia. Mi chiese: <<Come stai?>>

<<Sono agitatissima. Billie?>> le chiesi in risposta.

<<È agitatissimo. Mike non lo sopporta più>> disse Greta.

In quel momento arrivò Trè in camera mia. In assenza di mio padre, mi avrebbe accompagnata lui all'altare. Entrando chiese: <<Dov'è la sposa?>> Quando mi vide gli si mozzò il fiato e disse: <<Non ditelo a Billie, ma capisco come mai si è innamorato di te>>

<<Non esagerare, Trè. Finalmente per un giorno posso essere più alta di te!>> dissi.

<<E le cicatrici non le hai coperte>> notò Trè.

<<Voglio che siano anche queste prove del mio amore per Billie: era a causa sua se me le sono fatte. Lo amavo troppo, e mi ero incazzata quando l'ho visto con Susan quella sera>> spiegai.

<<E adesso c'è Susan con indosso il vestito bianco, mentre aspetta a sposare Billie? No>> disse Greta.

<<Menomale aggiungerei! Non la sopportavo quella!>> disse Trè.

<<Non si sapeva, Trè>> risi io.

Olivia ci diede il via per partire e Trè mi chiese: <<Sei pronta a sposare l'amore della tua vita?>>

Io annuii e dissi: <<La sfida più grande è non piangere>>

<<Anche per me, fidati>> mi rispose uno dei miei migliori amici.

Uscimmo dalla camera, io a braccetto di Trè.

Billie's POV
Arrivò Greta all'altare. Mi bisbigliò che Martha e Trè stavano arrivando.

Mi sistemai lo smoking nero, il fiore rosso nel taschino e il papillon. Mi ero fatto i capelli biondi per l'occasione e per una volta non avevo addosso le Converse.

Mi aveva obbligato Mike minacciandomi di appendermi al soffitto se avessi anche solo provato a mettere le Converse, per cui l'avevo ascoltato.

Mi guardai le mani: tremavo come una foglia.

A quel punto arrivarono Trè e Martha. Diavolo, se era bella! Appena mi vide arrossì di colpo, come faceva da anni ormai. Gli occhi mi si riempirono di lacrime di gioia che scacciai via subito.

Appena arrivò all'altare le sussurrai un "Sei bellissima".

Dato che ero agitatissimo, dissi al prete di sbrigarsi con la cerimonia, quindi saltò subito alle promesse. Martha aveva fatto le promesse a voce, quelle che si usano di solito, no?

Io invece indovinate un po' cosa feci? Una lettera, esatto. La lessi tutta: <<"Due Luglio 1994. Martha, amore mio, non sarei stato io se non ti avessi scritto una lettera. Io prometto solennemente di amarti, onorarti e rispettarti per sempre, anche se la morte ci dovrà separare, un giorno. Ti amo, Billie">>

Martha disse sorridendo commossa: <<Mi vuoi vedere proprio piangere eh?>>

Il prete ci fece scambiare gli anelli (per l'agitazione, Martha mi mise il suo) e poi ci dichiarò marito e moglie.

Abbracciai Martha felice, e la baciai. Il bacio più bello della mia vita, insieme a quando ci siamo baciati per la prima volta in infermeria, ad Hogwarts.

Festeggiammo per tutto il giorno, poi, ad un certo punto, notai che Martha era un po' giù di corda. Le chiesi: <<Ehi, che hai?>>

<<Nonostante abbia invitato i miei e nonostante io li abbia rassicurati che non si sarebbe nemmeno parlato di magia oggi, loro non sono venuti. È davvero brutta come cosa>> mi spiegò.

<<Non è colpa tua. Un giorno capiranno quanto avranno bisogno di te>> la rassicurai.

<<E se non si accorgessero mai?>> chiese preoccupata.

<<In tal caso hai tutti noi. Ci sono i miei fratelli, i nostri amici e mia mamma. Stravedono tutti per te>> dissi. A quel punto notai una collanina dorata, con una pietra rosa come ciondolo. Le chiesi: <<Dove l'hai presa?>>

<<Me l'ha regalata tua madre prima. Credo fosse una sorta di benedizione da parte sua. È in quarzo rosa e oro. Tua mamma è davvero forte e dolce. Le somigli tantissimo, più di quanto creda>> disse mia moglie sorridendo dolce.

Ci abbracciammo ancora, poi continuammo a festeggiare. Ero contentissimo. Avrei potuto avere Martha al mio fianco per sempre. Ok, suona davvero male, come se fossi un sequestratore di persona, ma era così.

Martha's POV
La sera stessa partimmo per la luna di miele, un hotel poco lontano da casa.

Quella notte la passammo svegli, ma non per parlare. Facemmo decisamente altro.

La mattina dopo mi sentivo strana. Andai a prendere uno di quei test per la gravidanza e provai. Billie era nervosissimo.

Aspettammo qualche minuto, poi avemmo il risultato: positivo.

Eravamo contentissimi e Billie mi chiese: <<Se è maschio come lo chiamamo?>>

<<Joseph. Tuo padre aveva un secondo nome?>> chiesi a mio marito.

<<Sì, Marciano, perchè?>> mi rispose perplesso.

<<Allora se è maschio lo chiamiamo Joseph Marciano, mentre se è femmina?>> dissi.

<<Amy>> rispose mio marito.

Mi commossi. Dissi: <<Amy Ollie Armstrong... Mi piace>>

<<Vorresti chiamarla come mia madre?>> chiese Billie.

<<Sì, sempre che tu non sia contrario>> dissi sorridendo.

Lui mi abbracciò e disse: <<Come potrei essere contrario? Una delle donne della mia vita si chiamerà come mia mamma>>

Lo baciai, felice che avesse scelto me tra tutte le altre.