capitolo 15

1.4K 119 16
                                    

Siamo qui sul suo divano e John aspetta che io inizi a parlare.
Sono tesa le mie mani sono sudate,i miei occhi sono lucidi parlare del mio passato è un grande fatica per me ma devo farlo ho bisogno di andare oltre per quanto possibile.
Faccio un lungo respiro,John mi da la mano,mi guarda negli occhi rassicurandomi e parto.
"John all'età di sedici anni non avevo il fisico di oggi ero molto in sovrappeso tanto che mi ammalai di bulimia nervosa, mangiavo di tutto e poi sentendomi in colpa vomitavo arrivando ad avere grossi problemi di salute oltre a quelli mentali.
I miei genitori furono costretti a portarmi in una clinica specializzata ed è lì che iniziò il mio incubo che ha un solo nome Stuart Trent il mio ex psichiatra."
Ho il respiro affannoso,John mi guarda "non sei obbligata io.."
Lo interrompo "no devo farlo, ho bisogno di raccontarti la verità e solo così potrai capire i miei atteggiamenti. "
Rimane in silenzio è teso anche lui,cerca di rassicurarmi ma lo vedo dal suo sguardo che non è tranquillo.
"All'inizio tutto era davvero difficile nella clinica,ero sola non collaboravo con nessuno tranne che con la mia amica Lily che era lì per problemi di anoressia.
Lily era una persona speciale nella sua fragilità, bellissima nonostante il suo corpo magrissimo e delicato,con gli occhi blu intelligenti, vispi e dolci nonostante l'inferno che viveva.
Ci eravamo trovate e nei primi mesi di cura stavamo ottenendo grandi risultati tanto che i medici ci regalarono un weekend in famiglia che passammo insieme nella casa al mare di mio nonno.
L'ultimo felice prima di incontrare il nostro carnefice il dottor Stuart Trent."
Mi alzo dal divano e comincio a camminare avanti e indietro persa nel mio racconto..
"Il primo mese di sedute con lui le facevano in gruppo e tutto andava bene,ci sentivamo anche capite da Stuart e pensavamo di aver trovato un amico ma,quanto ci sbagliavamo e lo capimmo nel modo peggiore un anno dopo durante una seduta.
Il dottor Trent ci aveva convinto che per capire il nostro trauma avremmo dovuto fare delle terapie da sole con lui e ci avrebbe dovuto ipnotizzare, solo così avremmo capito che trauma avevamo subito.
Noi ci fidavamo ciecamente e seguimmo le sue indicazioni .
Fu solo quando cominciarono i nostri incubi che cominciammo a capire che qualcosa non andava e un giorno decidemmo di fingersi ipnotizzate e capimmo quello che in realtà ci faceva ogni volta.
Stuart ci drogava e ci stuprava mentre filmava tutto. E fu quel giorno che Lily morì tra le mie braccia,sanguinante.
È morta per salvare me, che mi sono ribellata al nostro aguzzino,che mi ha sparato per non permettermi di parlare.
Peccato che quella pallottola l'ha intercettata lei dritta al cuore"
Mi accascio a terra singhiozzando e in preda ad un mio attacco mentre John mi abbraccia forte.
"Ci sono io Gresya insieme ce la faremo,non vado da nessuna parte io ti.."
Appoggio le dita sulla sua bocca bellissima "non dirlo per favore potrei non andarmene più poi..è colpa mia se Lily è morta solo mia"
"La colpa è solo di quel maledetto non tua,pagherà per tutto te lo prometto" e mi stringe sempre più forte mentre verso tutte le mie lacrime

Tutto è complicatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora