capitolo 6

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Un attimo prima era tra le mie braccia un attimo dopo era scappata come quella volta nell'ascensore dell'aeroporto.
Non riesco ancora a capacitarmi che l'ho ritrovata,il mio cuore batte forte,incessante è impazzito.
Non mi sono mai sentito così,mi manda fuori di testa quella donna.
Il suo odore è la mia droga,il suo corpo,le sue labbra piene che sanno di cannella e mele,i suoi occhi color caramello fuso così caldi e dolci e improvvisamente freddi e vuoti mi fanno impazzire.
Voglio capire questa donna,aiutarla,guarire le sue ferite,aiutarla con la sua azienda,proteggerla e amarla.
Io amare?l'ho detto davvero?non è possibile io John ho usato per la prima volta nei miei trent'anni la parola amore ma,con Gresya mi viene da accostare questo termine,ha qualcosa che mi attrae come una falena e' attratta dalla luce.
Quando l'ho baciata mi sono sentito in pace con me stesso,in pace con il mondo con la consapevolezza di sentirla mia e di volerla prepotentemente nella mia vita perché lei è mia.
So che mi farò male ma voglio rischiare,sento che è la cosa giusta.
Sapendo cosa fare esco dall'ascensore e la raggiungo fuori dove la vedo fare avanti e indietro e fare lunghi respiri per calmarsi.
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Sono uscita all'ingresso tutta trafelata e una volta fuori,respiro l'aria fresca facendo grossi respiri per calmare la mia agitazione che non cenna a calmarsi.
John ha sconvolto il mio mondo senza nemmeno rendersene conto,il mio cuore è in subbuglio da una settimana da quando ci siamo incontrati.
Il suo bacio,il suo corpo attaccato al mio,il sentirmi protetta e le sue parole di poco fa mi hanno sconvolta.
Mi ha chiesto cosa mi hanno fatto,lo ha capito solo guardandomi negli occhi,nessuno mai lo aveva capito in questi anni a parte Jenny che è l'unica a sapere quello che mi ha fatto Stuart.
Solo pensare a lui,mi mette agitazione e paura,sudo freddo nonostante sappia che è in carcere e che ci rimarrà per un bel po'.
Mi fermo di botto,ho sentito la sua presenza e il suo profumo che mi fa impazzire,mentre posa la sua mano sulla mia spalla e mi fa girare verso di lui.
Dei dell'olimpo aiutatemi vi prego potrei saltargli addosso per quanto lo desidero,è così bello sembra una statua greca per quanto è perfetto.
Continuo a fissare le sue labbra e non sto capendo un acca di quelli che mi sta dicendo.
"Gresya,ci sei?" Sventola la sua mano davanti al mio naso e solo allora mi risveglio dal mio stato da ebete.
"Umm io..io..ci sono" farfuglio mentre la sua mano mi accarezza la spalla.
"Mi spiace per quello che ho fatto ti chiedo scusa.
Non so cosa mi abbia preso so solo che dovevo farlo.
Come all'aereporto..quando hai avuto un attacco di panico.
Lo so non sono affari miei ma cosa ti hanno fatto?voglio aiutarti,essere tuo amico.
Fatti aiutare anche con la butterfly ,ritornerà la grande agenzia che è stata in passato perché ho capito che per te è molto importante e io amo le sfide e sono sicuro che insieme possiamo farcela".
Mi prende per mano,si avvicina di un passo e mi osserva negli occhi a pochi centimetri da me.
Con il cuore in gola e con una voce stridula gli dico "perché vuoi aiutarmi?non mi conosci memmeno,cosa ti importa di me della mia agenzia quando non ti manca nulla hai tutto?"
"Gresya la mia vita non è tutta rosa e fiori,ho tutto non lo metto in dubbio ma i soldi nella vita non sono tutto.
Voglio aiutarti perché in te rivedo me quando ero solo un bambino e voglio darti quell'opportunità che a me non è stata data.
Forse se mi avessero teso una mano avrei fatto scelte diverse,ma la vita non va sempre come ce l'aspettiamo.
Io credo in te e voglio starti vicino,perciò continuerò ad insistere fino a quando non me lo permetterai ".
Sono senza parole,mai nessuno mi aveva capito così solo guardandomi.
E' andato oltre la mia corazza, oltre la mia freddezza.
Ho paura ma ho bisogno di  fidarmi di lui sono stanca di lottare da sola.
"D'accordo John accetto il nostro accordo per riportare la Butterfly al sucesso di sempre ma,il nostro sarà solo un rapporto di lavoro e amicizia non posso offrirti altro ormai il mio cuore è morto non prova più niente,accetti?"gli dico tendendogli la mano per sancire il nostro patto.
John mi scruta serio, stringe la sua mano nella mia e mi dice "D'accordo socia,andiamo a firmare di sopra il nostro accordo allora,ci staranno aspettando. "
"Ok socio" gli sorrido e mi dirigo verso l'ingresso e mentre gli passo davanti mi sussurra all'orecchio "La prossima volta sarai tu a chiedermi un bacio,io non ti toccherò più.
Sarò il migliore degli amici e non ti toccherò mai in maniera maliziosa anche se vorrei farlo e credimi tanto.
Il tuo profumo mi fa impazzire.
Non voglio correre con te sarò paziente perché ne vali la pena piccola Gresya ".
Con il volto e il cuore in gola mi dirigo verso le scale perché di prendere l'ascensore dopo quello che mi ha detto non ce la farei. Lo guardo senza farmi notare e vedo John con un sorrisino da canaglia che mi fa sciogliere di quanto è bello.
In che guaio mi sono messa??

Tutto è complicatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora