Dancing on our own

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~Chapter twentythree ~


Il respiro si bloccò mentre l'ultimo frammento della sua sagoma spariva dietro lo stipite.

Il suo cuore mancò un battito.

Le sue labbra tra i denti.

Lo stomaco in gola.

Lascialo andare.

Lascialo andare.

Lascialo andare.

"Yoongi!"

Urlò.

Con tutta la voce che aveva.

Senza nemmeno aver dato il comando al cervello.

D'istinto mosse due passi lasciandosi la bambina alle spalle, voleva essere sicura che si fosse fermato.. perché non era così che doveva finire.. Se fosse mai arrivato nella sua vita il momento in cui avrebbe visto Min Yoongi per l'ultima volta, non è così che l'avrebbe vissuto.

Hoseok sbuffò la sua rabbia con un gesto di stizza. Quante volte ancora sarebbe dovuta finire in quel modo? Lui era già stanco di fuggire, stanco di quel continuo andirivieni di parole e di occasioni sfumate. Indietreggiò verso Haeun mentre l'ombra di Yoongi tornava indietro poco a poco.. Non voleva più guardarlo in faccia.

Yoongi riapparve nella stanza con un'espressione vagamente simile ad un sorriso

"Ho forse dimenticato qualcosa?"

Miso tirò un sospiro di sollievo, ma non lo diede troppo a vedere. Nella sua mente cominciava ad affiorare la malsana idea che alla fine potessero andarsene tutti e quattro insieme verso un posto più sicuro, senza tutta quella necessità di decisioni definitive.

Scosse la testa. Non sarebbe andata in quel modo.

"Dacci un minuto."

Chiese voltandosi. Il tono dolce e tenuto basso affinché, dopo tutto, potesse sembrare una proposta accettabile.

Hoseok scrollò le braccia

"Cosa?"

Scosse la testa cercando di trattenere lo stupore per non spaventare la bambina attaccata alle sue gambe.

Miso si voltò verso di lui, nel suo sguardo e nelle sue movenze una grazia decisa

"Per favore... Porta Haeun di là, ci vorrà solo un minuto."

In realtà non sapeva se un minuto sarebbe bastato, ma doveva restare sola con Yoongi se voleva finalmente essere sincera.

Il sopriro di disapprovazione di Hoseok riempì la stanza, decise che avrebbe comunque avuto ancora un briciolo di rispetto per la situazione. Nella sua testa quella scena si sarebbe risolta in maniera del tutto diversa e benché la divisa non gli mancasse troppo, il desiderio di sbattere Yoongi in una cella era sempre forte e vivo.

Convinse una piccola, assonnata e confusa Haeun a seguirlo in cucina per latte e biscotti. 

Quando Miso e Yoongi incrociarono di nuovo gli occhi, senza nessuno intorno, lo sguardo di lui si scurì di botto. Le ferite dell'orgoglio erano più vive che mai e la mancanza di possibili testimoni esortava la sua parte oscura a venir fuori.

내 악마와 거래 - Deal With My Devil [M.Y.G]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora