Ch. 24

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Mi guardai intorno, il fumo era ancora molto denso e fui presto sicuro che se nessuno si fosse avvicinato, non sarebbero riusciti a vederci.
"Okay, ora è troppo" borbottai tirando con le mani la mia gamba per tentare di farla uscire dal masso, il dolore fù così acuto che ebbi bisogno di qualche istante per riprendermi prima di poter strisciare da Denki; volevo che qualcuno ci desse delle cure, ma non potevo permettere che ci vedessero.
"Denki? Denki svegliati" sussurrai al suo orecchio sperando di contrastare i rumori che ci circondavano; non ebbi successo, lo sentivo respirare ma rimaneva incosciente e aveva di tanto in tanto piccoli spasmi, dovuti sicuramente all'uso eccessivo del suo quirk.
Mi misi a sedere e presi Denki da sotto le braccia, trascinandolo sul mio grembo, era doloroso averlo appoggiato anche sopra la gamba ferita. Mi trascinai indietro fino a ciò che rimaneva del capanno, avevo in precedenza notato si fosse creata un'apertura, non del tutto coperta ma comunque poco visibile; riuscì a trascinare anche Denki con me, che riuscivo a spostare tenendolo per il busto con la gamba sana.

"URARAKA NO!" sentí un urlo poco lontano da dove io e Denki eravamo poggiati, riuscivo a scorgere solo la chioma di Midoriya che doveva essere chinato a terra; Todoroki lo vidi arrivare qualche istante dopo; i movimenti non li vedevo bene nonostante la nebbia si stesse via via diradando, però notai quello che da parte di Todoroki mi ricordò una carezza verso Midoriya, che potei notare si scostò dal suo tocco; ora riuscivo anche a vedere un'altra figura a terra, Uraraka era a pancia sotto con un masso a bloccarle un braccio, e notai Midoriya seduto a terra aver fatto appoggiare la testa di lei sul suo grembo, mentre gliela accarezzava; ora vedevo meglio Todoroki e anche se da lontano potei giurare stesse piangendo, solo perché alzava un po' troppo le spalle a intervalli irregolari, lo notai dire qualcosa a Midoriya e senza ricevere risposta allontanarsi verso quella che vedevo essere Momo.

Mi riconcentrai su Denki, che avevo fatto appoggiare con la testa sul mio petto, e mi chinai col busto poggiando la mia fronte alla sua; si riprese in qualche istante e la prima cosa che fece fù scattare all'indietro: "Denki, calmo, sono solo io", dissi tentando di farlo tranquillizzare, continuava a guardarsi attorno come a cercare qualcosa, qualcuno; "No... no no no è tutto sbagliato! Nulla è andato come doveva", tentai di avvicinarmi a lui, ma come mi mossi sentii una fitta lancinante alla gamba ferita; "S-sei ferito, tu sei ferito? Quanto è grave?", lo vidi indeciso se avvicinarsi o meno a me, per poi rimanere fermo nel punto in cui era, mi guardò serio per istanti interminabili finché non mi disse che avevamo mandato in fumo le nostre ultime possibilità.
"Cosa intendi Denki? Cosa sai?", lo vidi rassegnato, la luce che aveva negli occhi era un ricordo ben lontano di un Denki che sembrava non esistere più; "Shinso, io sapevo come fare, l'avrei distrutto dall'interno una volta che si fosse indebolito combattendo contro i prohero; non era pianificato ci foste anche voi ma quando Ibara ci ha circondato ho pensato che non tutto era perduto, lui stava alimentando la nube ed allo stesso tempo contro attaccando me ed Ibara, ero sicuro di riuscirci, sapevo che con i watt che stavo sprigionando prima o poi la nube sarebbe esplosa, lui sarebbe morto ed io con lui, era l'unico modo, se solo non aveste rovinato tutto con i vostri piani", era agitato, frustrato direi, ed io non sapevo come reagire, come dovevo rispondere dopo aver sentito il suo intento suicida?, non gliene parlai, decisi invece di capire finalmente chi, o cosa, ci stava combattendo; "Denki, 'lui' chi?", fece un respiro, per poi guardarmi negli occhi; "Mio padre".

"Quindi mi stai dicendo che tuo padre è sempre stato a capo della league?" chiesi dopo aver ascoltato di come suo padre fosse entrato nel mondo dei villain solo per vendicarsi di essere stato rifiutato da prohero, e di come, dopo essere entrato in contatto con All For One, fosse riuscito ad acquisire un terzo dei suoi poteri. "No, non sempre, la League è stata fondata prima che lui ne entrasse, ma è riuscito a farsi strada e a prenderne il comando, sapevo non fosse realmente ben voluto da Shigaraki e i suoi scagnozzi, ma come diceva lui bastava piacesse ad All for One e la League lo avrebbe sicuramente seguito", fece un respiro profondo smettendo poi di guardarmi per spostare il suo sguardo sulla macchia di sangue secco che avevo sopra i pantaloni; tentai di avvicinarmi il più possibile con il busto e con una mano gli sollevai il mento, trovando contatto con i suoi occhi: "Cosa c'entriamo io e Jirou in tutto questo?", lo vidi mordersi un labbro prima di rispondere, nel mentre ebbi un altra fitta dovuta alla ferita e mentre Denki mi aiutava a sistemarmi in una posizione più comoda parlò: "Era già a conoscenza del fatto che lo volessi fermare, ci avevo già provato a contrastarlo ma non aveva funzionato; come suo unico progenito sperava di costruire insieme a me un nuovo sistema sociale basato sulla paura, io gli servivo, d'altronde il suo quirk naturale sarebbe solo di elettricità statica, mentre il mio avrebbe potuto sfruttarlo di più. Dopo che iniziai a frequentarti minacciò di ucciderti se non fossi stato al suo volere e così iniziai a frequentare Jirou, non ho mai voluto prenderti in giro e mi dispiace se hai spesso pensato si trattasse di un gioco per me, avevo bisogno di proteggerti ed io voglio bene a Jirou, davvero, ma in quell'istante non sapevo che fare, non potevo permettermi di perderti per colpa mia"; lo vidi alzarsi subito dopo aver finito di parlare, aveva gli occhi lucidi e si stava guardando attorno; "Denki, cosa vuoi fare?" chiesi con più timore in corpo che altro, "Tu hai bisogno di cure ed io non permetterò che ti venga un'infezione solo perché volevi aiutarmi; segnalerò che sei qui e farò accorrere gli altri", "Denki fermo, se ti vedono gli altri potrebbero capire che centri qualcosa in tutto questo, e peggio ancora pensa se ti vedessero i pro-hero, inizierebbero subito ad attaccarti", mi guardò con occhi lucidi, ricordargli che la sua stessa classe avrebbe potuto combatterlo doveva fargli male, "Non permetterò di farmi catturare, e poi ho una nube da inseguire", "Denki ti prego, ragiona, hai bisogno d'aiuto per fronteggiarlo, se spiegassi la situazione anche agli altri sono sicuro capirebbero, sempre che non ne vengano coinvolti i pro-hero", sorrise e si chinò su di me lasciandomi un bacio umido a fior di labbra, "Non metterò a repentaglio la vostra vita, non più; e poi dimentichi che è mio padre, ormai è una questione di famiglia" scossi la testa per come anche in una situazione del genere riuscisse a sdrammatizzare, non feci in tempo a parlare che scagliò una scarica elettrica prima contro una montagnola di massì accatastati, per fare polvere quanto bastasse perché non potesse essere visibile, e poi su nel cielo nella mia direzione; il polverone si diradò presto e di Denki non c'era già più traccia, vidi Aizawa venire da me con a seguito Midoriya e Iida, dovevano essere stati loro a riportare la mia posizione, tentai di alzarmi per andargli in contro ma svenni subito dopo.

𝕋𝕚𝕡𝕤𝕪 || ShinkamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora