Healthy

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Era passata una settima da quando i miei e Austin hanno scoperto di Nick e me.
Inutile dire che i miei genitori erano arrabbiati con me e delusi, è inutile dire che ero in punizione, non potevo uscire con nessuno, nemmeno con le ragazze, e loro non potevano venire a trovarmi.
Dato che eravamo ancora in vacanza e mancava una settimana alla fine di esse, non le vedevo nemmeno con la scusa della scuola.
Vedevo solo Austin e Brooklyn perché veniva a trovare mio fratello, ma Austin era arrabbiato con me, mi parlava appena. Brooklyn aveva saputo tutto da Austin stesso, e avrei tanto voluto che anche lei parlasse a me, ma era arrabbiata pure lei.
<<Gen sei impazzita per caso? Con Nick? Con il miglior amico di tuo fratello? E poi ti sei dimenticata di Brandon, lui è innamorato di te, non puoi fargli questo, non puoi buttare all'aria tutti questi anni con lui per Nick. Gli voglio un gran bene però non è una persona seria, non è la persona giusta per te.....>>
Io l'avevo guardata ed ero uscita dal salotto ed ero corsa in camera mia, a piangere per l'ennesima volta.

Aveva sentito Austin parlare con lei:<<Lasciala perdere, ha perso la testa.... o meglio Nick le ha fatto il lavaggio del cervello, è quello che fa con tutte, le innamora per portarsele a letto e poi le scarica come se fossero nulla, ma questa volta l'ha fatto con la persona sbagliata, con mia sorella... non glielo perdonerò mai>>

Avrei tanto voluto che Brooklyn, essendo mia amica da una vita, si schierasse dalla mia parte, ma vedo che Austin ha fatto a lei il lavaggio del cervello.
Avrei tanto voluto anche parlare con Brie, Iris e Madison, ma mia madre mi aveva preso pure il telefono. Così non potevo nemmeno chiamarle o messaggiare.
Avrei tanto voluto chiamare Brandon e chiedergli come stava e chiarire con lui, non volevo che venisse a sapere in questo modo così brutto e crudele che non ero innamorata di lui. Avrei tanto voluto l'opinione di Ed, e il suo appoggio.
E soprattutto avrei tantissimo voluto parlare con Nick, ma Austin e i miei genitori non volevano che si avvicinasse a casa.

Sapevo da Ryan che era venuto un pomeriggio che ero in camera mia a guardare la tv, voleva parlare con Austin e con me. Ryan mi aveva detto che aveva portato un mazzo di fiori per me ma mia madre lo aveva cacciato via e Austin aveva gettato i fiori.
Mi sentivo terribilmente triste.
Trascorrevo la maggior parte del tempo a piangere chiusa in camera e guardavo la TV.

Quel pomeriggio ero in salotto a guardare un film con Ryan.
Ad un certo punto lui mise in pausa.
<<Gen possiamo continuare dopo?>>
<<Ehm si... devi fare qualcosa?>>
<<Mi sono dimenticato una cosa l'altra sera in camera tua, mi accompagni a prenderla?>>
<<Eh? Ma non possiamo prenderla dopo?>>
<<No la voglio ora....>>
<<Okay, andiamo>> dissi spazientita.

Una volta di sopra Ryan cercava di spiegarmi cosa cercava ma non capivo.
<<Gen vado a controllare se è in camera mia>>
<<Va bene>> dissi io confusa.
Continuavo a cercare qualcosa anche se non sapevo cosa di preciso. Già avevo i miei problemi e Ryan mi torturava pure con queste cavolate.

Mi piegai e guardai sotto il letto, oltre a dei miei calzini non c'era niente.
<<Ryan giuro che se è uno dei tuoi scherzi....>> dissi io urlando.
<<Ti vedo un po' alterata Porter>> disse una voce.
Non poteva essere lui. No che non poteva i miei non l'avrebbero mai fatto entrare e nemmeno Austin.
Io mi alzai di scatto tanto che ebbi un capogiro dalla velocità con cui mi alzai.
Ed eccolo lì, appoggiato al muro della finestra, questa era aperta e c'era una scala.
<<Nick?>> dissi io incredula <<Cosa...>>
Lui mi fece segno di far silenzio.
Chiusi la porta di camera mia dato che era aperta e poi mi gettai tra le sue braccia.
<<Cosa ci fai qui?>>
<<Volevo vederti>>
<<Anche io, ma lo sai che se ti vedono i miei genitori o Austin ti ammazzeranno>>
<<Si.... ma mi piace rischiare>>
<<Si ma non è il caso.... e poi ti sei arrampicato quassù.... come hai fatto a prendere quella scala?>>
<<Ho un piccolo alleato.>>
<<Eh?>>
<<Non posso fare nomi>>
<<Oookay>>
<<Mi sei mancata... tanto>> disse riabbracciandomi e stringendomi.
<<Anche tu>> sussurrai nell'incavo del suo collo.
<<Lo sai che sono venuto in questi giorni, ma tua madre mi ha buttato fuori....>>
<<Si...>>
<<E ti avevo portato dei fiori>>
<<Si, Austin li ha buttati>>
<<Ah...>> disse lui. Notai il suo dispiacere negli occhi.
<<Brooklyn ha saputo tutto ed è arrabbiata con me.... tu hai parlato con gli altri?>>
<<No, nessuno mi parla...>>
<<Nemmeno le ragazze?>>
<<Iris sicuramente starà dalla parte di Edwin e dato che non mi parla so già che non appoggia questa relazione....Madison e Brie mi hanno detto di lasciar passare il tempo e che si calmino le acque>>
<<Forse era la cosa migliore Nick.... se entra mia madre e ti vede qui, è la fine per te lo sai, vero? E anche per me>>
<<Si, lo so benissimo, mi ricordo lo sguardo di tua madre e di tuo padre, e pure quello di Austin e il suo pugno>> io gli accarezzai il livido che aveva sull'occhio
<<Nick ho paura, non possiamo farci scoprire....>> lui mi prese la mano.
<<Non succederà.... comunque queste sono per te>> disse prendendo un mazzo di fiori sul letto.
<<Aww Nick>> dissi prendendolo.
<<Ti piacciono?>>
<<Certo che si>> dissi guardando i fiori imbambolata. <<Ora li metto nel vaso>>
Presi il vaso ma mi accorsi che dovevo riempirlo con l'acqua.
<<Vieni con me, devo riempire il vaso....>> gli dissi.
<<Non avevi paura che ci scoprano?>>
<<Nick... se ti lascio qua dentro mia mamma potrebbe entrare, e non vuole che mi chiuda a chiave, anzi ha tolto proprio la chiave... in bagno posso chiudermi a chiave>>
<<Furba>>
Io risi.

Lost In Confusion Like An IllusionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora