Jello

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Due settimane dopo

Era arrivata la bella stagione. Faceva caldo. Questo significava che mancava davvero poco alla fine della scuola. La fine di un ciclo lungo.
Una volta finito quello sarebbe tutto cambiato, non avrei mai più rivisto i miei amici tutti i giorni e probabilmente sarei partita da qualche parte.

Avevamo deciso di dimenticare tutto quello che era successo. Dimenticarci definitivamente. Saremmo dovuti andare avanti con la nostra vita.
Nessuno sapeva niente, nessuno aveva visto niente.
E così sarebbe stato.

Per di più avevamo esami su esami ogni giorno, quindi questo ci permetteva di rimanere concentrati sulla scuola e non pensare a niente.

Ma sembrava impossibile dimenticarci di qualcosa di così terribile. Brandon e Brooklyn erano quelli più scossi.
Austin cercava di starle accanto e accudirla. Ma Brandon non si faceva avvicinare. Soprattutto da me, io volevo aiutarlo. Brie era l'unica che lo capiva e l'unica che lo stava aiutando davvero.

Io ero andata a trovarlo. Voglio aiutarlo.

<<Ciao Bee.. Halie mi ha fatto entrare>>
<<Ciao...>> disse mentre continuava a giocare.
Io mi sedetti accanto a lui.
<<Come stai?>>
<<Come vuoi che stia? Uno schifo? Perché tu stai bene?>>
<<No. >>
<<Ecco...>>
<<Stavo pensando dovremmo uscire per svagarci un po'>>
Brandon fece un risolino.
<<Sei idiota per caso?>> ero sconvolta. Brandon non mi aveva mai parlato così.
Lo guardai con gli occhi sgranati.
<<Brandon...>>
<<No Brandon niente... pensi che semplicemente uscire e svagarmi un po' possa cancellare tutto quello che è successo?>>
<<No... i-io>>
<<No! Non cancella niente..... MAGGIE È MORTA.... e la colpa è la tua Genevieve>>
Cosa? Brandon cosa stava dicendo.
<<Bee...>>
<<Se tu non avessi voluto insistere di parlare con Alexys... non sarebbe mai successo nulla... e Maggie sarebbe viva...>>
<<Brandon io...>>
<<Tu l'hai uccisa... e avremmo potuto salvarla...>>
<<Bee per favore....>>
<<È colpa tua... Gen è tutta colpa tua... ora vai via>>
<<Brandon...>>
<<Ti ho detto di andare via.... sei la persona più egoista e senza cuore al mondo... la notte della morte di Maggie sei andata via con Nick, e mentre io e tutti gli altri stavamo male, voi stavate scopando come una coppietta felice...siete disgustosi>>
<<Beee>>
<<VAI VIA>>

Uscii dalla stanza piangendo. E corsi giù per le scale. E andai via.
Chiamai Nick.
<<Pronto?>>
<<Nick...>>
<<Gen...che succede?>>
<<Puoi venirmi a prendere?>>
<<Si...>>
Venti minuti dopo ero in macchina con Nick diretti verso casa mia.

Una volta arrivati a casa andammo in cucina.
<<Mi puoi dire cosa è successo con Brandon....>>
<<Dice che è colpa mia>>
<<Che cosa?>>
<<Maggie>>
<<Cosa ti ha detto quell'idiota?>> disse alterato.
<<Nicholas niente questo praticamente>
<<Niente? Appena lo vedo gli dirò un paio di cosette...>>
<<Nick no...>>
<<Non si deve permettere con te... mai... nessuno.. mi hai sentito?>>
Io guardai giù.
<<Ehi mi hai sentito?>>
<<Si>>
<<Ecco questa è la mia Gen>> disse dandomi un bacio sulla guancia.
Io lo abbracciai. Lui mi strinse. E io scoppiai a piangere.
<<Non piangere... ci sono io...>>
<<Nick...>>
<<Non piangere. Non si merita le tue lacrime.>> disse asciugandomi le lacrime.
Lui mi diede un bacio sulla guancia. Poi mi guardò, stava per baciarmi, ma qualcuno entrò in cucina.
<<Ehi Gen...Nick?!>>
<<Ciao Aus>>
<<Cosa ci fai qua?>>
<<L'ho chiamato io>>
<<Ahh... voglio parlarvi di una cosa.>>
Austin prese il giornale che era sul tavolo della cucina, lo aprì in una pagina e ci indicò un articolo.

Lost In Confusion Like An IllusionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora