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C'è voluta un'ora ma finalmente ho finito. Ho messo lo stretto necessario, tanto più che altro servono costumi e abiti per uscire la sera. Scherza scherza però l'ho stra riempita tutta, e ho fatto pure un po' di fatica a chiuderla.

Si sono fatte le 12:00 e sentiamo il citofono suonare intuendo fosse papà che rientra da lavoro, infatti era lui. Dopo aver letto un po' il libro "piccole donne" che sto quasi finendo, mi accorgo che è già pronto il pranzo che dobbiamo finire il prima possibile per partire subito. Mangiamo un panino al volo e intorno alle 14:00 prepariamo la macchina con tutte le valigie.

Arrivano i miei zii e mia cugina Elisa, la saluto ricordandomi di non averle inviato il messaggio ieri, le chiedo come sta e lei mi risponde bene.

Dopo un po' di chiacchiere è il momento di salire in macchina e partire. Cuffiette e musica a palla, la preferisco alla radio sinceramente, al contrario della mia famiglia. La parte del sole colpiva me, non Federica, e lei me lo rinfacciava con un sorrisetto fastidioso, so che scherzava.

Eccoci arrivati, la casa non sembra un granché dato che è ad un piano solo, io abituata a due, ma mi ci abituerò dopo tutto. Quella dei miei zii è accanto alla nostra e sono entrambe al primo piano.

Elisa avendo già i suoi amici esce subito di casa per incontrare Giorgio, il suo ragazzo, e ci chiede se volevamo venire con lei dato che c'erano anche gli altri amici, ma rispondiamo di no (io e fede) perché volevamo cominciare a disfare le valigie e ambientarci un po'.

Elisa ritorna in casa dopo circa tre quarti d'ora per prendere la borsa mare e scendere in spiaggia. Ci chiede nuovamente di venire con lei, e stavolta acconsentiamo; infondo un bagno ci vuole con questo caldo.

Arriviamo in spiaggia e per fortuna non c'erano solo ragazzi diciottenni, ecco perché nostra cugina ci ha chiesto di venire. In realtà chiedendo ai ragazzini la loro età, rispondevano tutti 9/10 anni, età di mia sorella, ma vabbè, per questa volta sono stata con loro. Ci saranno sicuramente ragazzi della mia età.

Mentre parlo con i bambini conosciuti lì, butto un'occhiata alla compagnia di Eli. Stanno tutti giocando al gioco della bottiglia messi in cerchio. Si sentono sempre e solo due ragazzi urlare, saranno l'anima del gruppo. Sento sempre richiamare dagli altri ragazzi "Gio" e "Edo". "Gio", deve essere per forza Giorgio, il fidanzato di mia cugina, che ora che ci penso non ho mai visto quindi non so individuare; e "Edo" dovrebbe stare per , ehm, Edoardo? Comunque magari mi farò spiegare da Elisa qualcosa .

Passata non so , penso un'ora, Elisa si avvicina dicendomi che se volevamo potevamo tornare a casa, dato che lei stava rientrando. Noi ovviamente abbiamo risposto di sì dato che essendo che non conoscevamo il paese non avremmo saputo rientrare da sole.

Un'estate può cambiare tutto?Where stories live. Discover now