Capitolo 2: Piccoli segreti

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Capitolo 2: Piccoli segreti

I giorni passarono, finalmente Anna si decise a farsi visitare da Gilbert per assicurarsi che il ritardo non fosse dovuto ad altri fattori, ma anche il suo dottore, nonché marito, avvalorò la tesi che fosse in dolce attesa.

L'emozione di Gilbert alla prospettiva di diventare padre iniziò pian piano a contagiare anche Anna, infatti, anche la più grande delle sue paure, vicino a suo marito, sembrava superabile e così trascinata dall'entusiasmo del ragazzo iniziò a credere di poter riuscire a essere una buona madre.

Nei giorni seguenti, però, Gilbert beccò spesso la ragazza intenta a leggere un libro di nascosto, così decise di scoprire di cosa si trattasse. Un giorno, il giovane entrò in camera da letto mentre lei stava leggendo, Anna ripose furtivamente il libro sotto il cuscino e fece come se nulla fosse; solo quando fu convinta di essere riuscita a sviare il marito con le sue chiacchiere, si decise ad  uscire dalla stanza per andare a lavoro e l'uomo a quel punto tirò fuori l'oggetto segreto da sotto il cuscino.

Quando vide la copertina del libro si sentì in colpa per essere stato tanto curioso, ma i dubbi che Anna aveva esternato sulla gravidanza lo avevano messo in allarme.

In realtà tra le sue mani c'era il libro dei genitori naturali di Anna:" Il linguaggio dei fiori", probabilmente stava cercando lì un nome per il nascituro pensò oppure la notizia della gravidanza aveva fatto riaffiorare in lei la nostalgia della sua famiglia naturale.

Gilbert sentì di dover fare qualcosa per lei; così ,mentre Anna era a lavoro, si recò da Bash per riferirgli una cosa e poi andò anch'esso a lavoro.

La domenica della settimana successiva, Anna si alzò di buona lena per sbrigare alcuni lavori domestici, ma Gilbert la prese per mano e la ritrascinò a letto:" Oggi ci penso io alla colazione e alla casa...ho una sorpresa per te!"

"Spero che non sia il porridge la mia sorpresa, Blythe!" disse lei ridendo, ma Gilbert afferrò un cuscino:" Vuol dar inizio ad una lotta con i cuscini, signorina Shirley Cuthbert... o dovrei dire Blythe?"

" Vada per signorina Shirley-Cuthbert-Blythe, fa molto nobildonna! Comunque accetto  molto volentieri la sua sfida, messere!" disse lei e iniziarono a tirarsi cuscinate, ridendo, baciandosi e abbracciandosi tra una cuscinata e l'altra.

Una volta fatta colazione e sistemata la casa, Gilbert ed Anna si cambiarono e quest'ultima seguì il ragazzo che le aveva promesso che l'avrebbe portata in un posto segreto.

Una volta arrivati alla casa dei Blythe, dove Gilbert era cresciuto e dove adesso abitavano Bash, Muriel e Delphine, e che si trovava a pochi metri da quella di Anna e Gilbert, la ragazza notò subito che c'era qualcosa di strano lì di fronte: un piccolo appezzamento di terreno recintato che non aveva mai visto.

"E quello che cos'è? Bash e Muriel hanno deciso di fare un altro orto?" domandò la ragazza.

I due si avvicinarono di più, fino a che Anna vide questa piccola porzione di terreno in cui era stata piantata dell'erba che pian piano iniziava a sbucare:" Questo è per te, amore mio, è il tuo giardino e potrai piantarci tutto quello che vorrai, ho deciso di farlo qua perché volevo farti una sorpresa e poi qua vicino c'è quello di Mary che la signorina Stacy ha riportato in vita e così potrete prendervene cura insieme..."

"La signorina Stacy..." pronunciò Anna con aria riflessiva, "Ahhh, adesso ho capito dove vuoi arrivare, Blythe! Muriel, pur non essendo la madre naturale di Delphine, l'ha cresciuta in tutti questi anni e quindi parlare con lei pensi che potrà essermi di aiuto!" disse lei con l'espressione di un investigatore che ha appena risolto un caso.

"Beh...potrebbe essere, ma non è l'unico motivo, caro ispettore, voglio dimostrarti che tu sei in grado di prenderti cura di qualunque cosa e di qualsiasi persona, l'ho capito dal giorno in cui ti ho incontrata che sei nata per amare e non ho alcun dubbio che sarai una madre perfetta! E poi è anche un modo per rendere omaggio ai tuoi genitori, qui potrai piantare i loro fiori preferiti e sarà come se loro fossero qui con te per poter ammirare la splendida donna che sei!" confessò Gilbert.

Al che Anna gli gettò le braccia al collo e lo abbracciò:" Sei l'uomo migliore che potessi desiderare, Gilbert Blythe, ti amo!" disse lei con le lacrime agli occhi.

"E tu la donna della mia vita, ti amo, Anne!" e la baciò.

Anna e Gilbert: Il giardino incantatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora