Settembre 2017, Ithaca (NY)
Il grigiore del cielo quella mattina era opprimente, la nebbia si fondeva con le nuvole di fumo create dai ragazzi riversati sul cortile. Brianna alzò gli occhi al cielo con fare incerto, le pupille ridotte a due fessure dalla luce mostravano due iridi tanto perlacee da apparire trasparenti. Un istante dopo, una figura longilinea dai biondi capelli la accostò.
«Coraggio sorellina...» poggiò una mano sulla sua spalla, decisamente più bassa.
Brianna sospirò nervosamente, portandosi dietro le orecchie delle ciocche vermiglie che le stavano oscurando il viso, pallido più che mai. Sfregò le mani tra loro cercando di cessarne la freddezza.
«E' proprio necessario?» mugugnò scostando delle foglie secche sul ciglio della strada.
Il fratello le sorrise dolcemente: «Direi di sì, non puoi fingerti morta per due interi anni scolastici.»
La ragazza borbottò qualcosa fra se e sé prima di scavare dentro le tasche del suo cappotto bianco, così da recuperare sigaretta e accendino. Al bagliore della fiammella questa si diresse verso i cancelli dell'istituto senza ulteriori obiezioni. Ma poi, alzando lo sguardo davanti a sé, lo stomaco le fece una capriola.
La gente si spargeva ovunque: sul prato ancora inumidito dalla brezza, sulle scale, sulle panchine e sulle macchine accostate al marciapiede inumidite dalla brezza, persino la soglia dei cancelli di ingresso era gremita di studenti. La compresenza di così tante voci e volti le provocava un'impietosa stretta viscerale. Non riusciva a guardarli negli occhi, nemmeno uno alla volta, il solo pensiero le provocava le vertigini. Ogni passo era titubante, più pesante del precedente; avrebbe voluto tornare indietro o voltarsi in cerca del viso familiare dietro di lei... ma sapeva in cuor suo che se ne sarebbe pentita. Come se non bastasse, aveva già una dozzina di occhi a puntarla come avvoltoi da cui sviare.
Accelerò il passo con un polso che non sapeva appartenerle, curvando le spalle con fare rapace. Raggiunse un arbusto su cui poggiare la schiena, oltre i cancelli. Esalò un sospiro di sollievo prima di gettare a terra la sigaretta, la cenere le si intarsiò nelle pieghe del dolce vita grigio tortora. Se la strofinò via con la stessa foga con la quale avrebbe voluto scappare da quel posto.
Inquadrò suo fratello Jason ormai lontano, in cerca di una minima rassicurazione. Era già circondato dalla sua cerchia di amici, entusiasti di rivederlo dopo la sua estate trascorsa in Italia. Vederlo inserito in quel modo, amato e felice, le scaldò il cuore come se fosse stata lei al posto suo, come sempre d'altronde.
Jason era un ragazzo più facile da adorare che da invidiare. Perché era sicuramente bello, ma senza farlo pesare, ed anche un ottimo studente e atleta, senza barare mai.
Agli occhi degli altri la sua perfezione era quasi meritata. Custodiva qualcosa di inspiegabilmente magico, qualcosa che nemmeno Brianna sapeva dove potesse risiedere, se nel suo luccichio di sguardi attenti, se nel sorriso genuino, o nei gesti misurati.
Quel qualcosa lo rendeva tremendamente distante da lei, la portava al limitare dell'egoismo. Avrebbe voluto custodire quel qualcosa nei suoi meandri più reconditi, fino a incorporarlo. Esserlo e possederlo, a costo di perdersi entrambi.
Sarebbe stata schifosamente egoista, pensò prima di ricacciare indietro quel pensiero, incidendosi piccole mezzelune nei palmi serrati.
«Sei la sua ragazza?» una voce a pochi centimetri da lei la fece sobbalzare. Si voltò di scatto, così da ritrovarsi di fronte un paio di occhi nocciola, caldi e indagatori.
Da quanto tempo non parlava con un ragazzo che non fosse suo fratello? Probabilmente troppo per farlo normalmente. Dopo due anni interi di isolamento, fatti di lezioni private a domicilio e giornate trascorse in solitudine, il solo guardare uno sconosciuto negli occhi la faceva vacillare.

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Impure
RomanceI fantasmi esistono, albergano solo in altre persone. Il fantasma della madre di Orion viveva in una misteriosa ragazza dalla chioma scarlatta, in una paese della contea di Tompkins, città natale dei genitori. Ma l'incontro di vite frastagliate come...