"Ognuno di noi è il suo proprio diavolo, e noi facciamo di questo mondo il nostro inferno"
- Oscar WildeSe uno sguardo facesse rumore, quello avrebbe avuto sicuramente il suono di un pianoforte sfracellato dal primo piano di un grattacielo. Il suono di qualcosa di irrimediabilmente distrutto, il suono della fine. Quante spine si fossero conficcate nelle sue dita, Brianna non avrebbe saputo dirlo. Provò un senso di vertigine al limite del sopportabile.
Avrebbe veramente dovuto andarsene. O, e l'avrebbe fatto eccome, se solo dall'altra sponda, oltre rovi e cespugli, ci fosse stato un altro. Ma lui invece era una scheggia conficcata negli occhi, un fardello troppo grande per lasciare la presa di soppiatto, e Brianna non l'avrebbe mollato nemmeno a costo di rimanerne acciecata.
Era distante, ma le parse sin troppo vicino, di quella vicinanza da continuare a vederlo anche a palpebre chiuse. Poteva quasi sentirlo, mentre le entrava sin dentro la testa, mentre le scavava dentro.
I suoi occhi erano di un nero arcano, di come poteva esserlo soltanto l'ossidiana. Un colore innaturale, beffa alla carnagione immacolata. Se nelle iridi cristalline di Brianna paura e insicurezza facevano capolino, attraverso le sue non avrebbe potuto scorgere che il nulla. E se si fosse sentito turbato, stupito o contrariato, di certo non lo dava a vedere. Vide soltanto le sopracciglia sollevarsi lievemente.
Avvertì i nervi pizzicarla, i muscoli tendersi allo spasmo. E si sentì in gabbia. "È solo un ragazzo" si ripeté fiduciosa, lasciandosi oscurare il viso dei capelli arruffati. Dimostrava all'incirca diciotto o diciannove anni, né di più, né di meno. Ma il portamento e l'irruenza che palesava non avevano nulla a che vedere con i numeri o gli anni.
Le nuvole plumbee stavano oscurando anche gli astri più prepotenti, non avrebbe più potuto scorgere alcun riflesso nel laghetto. I ciuffi di erba umidi le solleticavano le caviglie nude, sopra le scarpe da ginnastica consumate, mentre lo spostamento dell'acqua faceva da accompagnamento al frinire delle cicale.
Una serata perfetta, se solo si fossero viste le stelle.
Si era distratta troppo, doveva tornare prima che i suoi genitori si preoccupassero, aveva persino dimenticato il cellulare in camera, quando aveva rincasato per recuperare la felpa. Con decisione, uscì quindi completamente allo scoperto, senza starci troppo a pensare. Mosse poi qualche passo titubante verso il sentiero dal quale era venuta. Focalizzò la visuale lontano da dove aveva scorto il giovane, ma si trovò più impacciata del dovuto.
La presa dei piedi a terra le venne a mancare, fu uno scivolone secco e rumoroso, l'impatto delle ossa a terra doloroso. Si ritrovò dritta a terra. Non c'era più nulla da fare. Sarebbe morta quella sera, probabilmente. Ne ebbe la conferma ultima non appena il rumore di passi verso di lei si fece sempre più vicino. Un suono croccante e quasi impercettibile, come se a spostarsi non fosse che un corpo privo di materia, la cadenza era flemmatica e sicura. Poi, i passi cessarono, la terra sotto di lei si fece ancora più buia sotto la sua ombra. Era lui.
Non rise, ma invece scoccò la lingua in disappunto per poi sospirare, impassibile. Era più serio che mai, non si lasciò sfuggire nessuna emozione nel pronunciare quelle parole definitive.
«Ti stavi nascondendo?»
Non si sarebbe aspettata altra voce da un volto del genere: note di un'arpa antica, dal timbro lievemente acre, il suono di unghie che graffiano la seta. Il suo tono non trasudò alcuna esitazione.
Brianna non si tirò su; il contatto della guancia sulla terra le fu quasi di conforto. Le palpebre erano chiuse a mezz'asta, con lo sguardo altrove, dove sarebbe dovuta essere in quel momento: a casa, sulla sua sedia vecchia di graffi di gatto a suonare il piano, la mente verso paesaggi dove la luce del firmamento era protagonista. Da quella distanza poteva vedere ancora le luci provenienti dal suo quartiere. Più lontano ancora, quelle della città.

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Impure
RomansaI fantasmi esistono, albergano solo in altre persone. Il fantasma della madre di Orion viveva in una misteriosa ragazza dalla chioma scarlatta, in una paese della contea di Tompkins, città natale dei genitori. Ma l'incontro di vite frastagliate come...