Capitolo 4

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Mi spoglio, mi butto sotto la doccia e provo a fare mente locale di tutto quello che mi ha detto MA, mentre alla tv avevamo messo Hunger Games ma ce ne siamo fregate. Non voglio credere a tutte le cose che ha detto lei. Dice che quello che penso non è possibile. Non può essere possibile poter riuscire a cambiare un abitudine e un modo di fare di tutta una nazione grande come l'Europa.
Sono le 6 e pensando a quanto sono insignificante per il mondo, cerco di capire tutto quello che è successo oggi.
Lei dice che non si può, ma se ho conosciuto un altro come me vuol dire che non sono la sola.
Prendo il telefono e vado un po su Facebook.
Mentre guardo un post, che dice di quanto è grande la storia dell'arsenal, la squadra che tifo, mi arriva una notifica su whatsapp, da un numero sconosciuto.
"Come mai così tanto interesse ?"dice.
All'inizio mi spavento, poi faccio un riassuntino della giornata di oggi, e rispondo : "pel di carota, vediamo di vederci".
E inizio a parlare con il ragazzo.
Scopro così che viene nella mia stessa scuola e decidiamo il giorno dopo di incontrarci al mio armadietto a ricreazione.
Ceno e vado a letto presto. Se domani devo incontrarlo devo svegliarmi presto e prepararmi. Lui e bellissimo, diavolo, non posso fare brutta figura. Ancora.

La mattina mi sveglio. sono le 6 e mezza. Ho un ora e mezzo per prepararmi e andare a scuola in bici. Scelgo di andare in bici così posso uscire dopo rispetto a prendere l'autobus. E poi è un bel giorno d'autunno oggi. Uno di quei giorni in cui il sole c'è, ma è così timido da nascondersi dietro le nuvole ogni tanto, ma farsi vivo e presente quando è il momento.
Riesco a truccarmi come si deve e infilare un paio di leggins neri con la maglia della hollister azzurra, il colore che mi sta meglio addosso.
Sembro quasi carina oggi, così mi godo qualche minuto davanti allo specchio. Prendo la bici e parto. Alle 8 sono in classe di storia. Mancano 3 ore all'incontro.
Cerco di non fare i miei soliti casini in classe, così mi accucciolo all'ultimo banco e quasi mi addormento. DRIIN
Ricreazione.
Mi avvicino molto timidamente al mio armadietto. Ho paura di fallire. Ma voglio farcela.
Lo vedo da lontano. Quei suoi capelli rossi e quegli occhioni verde-azzurro sono la fine del mondo.
- Ti ho portato il libro - esordisce lui, vedendomi molto molto molto imbarazzata. E caccia il libro dallo zaino.
-Grazie.
-Buona lettura mia cara. E... Che ne dici di vederci più spesso ?
- Come mai rosso ?
- Beh... Non lo so ma voglio vederti. E non chiamarmi rosso. Voglio un vero nome.
- Allora ... Va bene .....Leo.
- Leo ?
- Si, mi piace .
DRIIN
Lo saluto dandogli un bacino sulla guancia e scappo via.

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