~Capitolo 18~

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Louis' P.O.V

Quella giornata finì nel migliore dei modi, portai Harry fuori a cena, solo noi due. Non mi preoccupai dei paparazzi, siamo usciti e abbiamo cenato, parlaro e ricordato. Quella sera avevamo fatto un tuffo nel passato. Il nostro primo incontro, il nostro primo bacio, la nostra prima volta. Ricordammo anche i momenti brutti, tutti quei momenti erano colpa mia, tutti quei momenti mi erano stati perdonati. La notte ognuno la passò nella sua stanza, almeno credo, avevo il presentimento che fosse andato da Niall. Non mi importava però, certo, ero geloso, ma come mi aveva chiesto di fare, ho cercato di mettere da parte la mia ossessione per Harry.

Avete presente svegliarsi la mattina con un sorriso, la tua canzone preferita come suoneria, una doccia calda e essere felici? Tutto in una mattina? Ecco, quel giorno ero pieno di positivitá, avevo fatto colazione con i ragazzi, avevo parlato con loro e scherzato come non facevo da tempo. Stava andando realmente nel verso giusto. Fuori dall'albergo le fan erano tante, forse troppe, mi fecero ricordare di quella volta che abbiamo dovuto recarci allo stadio con un furgone con i cuscini, c'era una telecamera che riprendeva e io e Harry ci tenevamo la mano come se nulla fosse. Erano quelli i bei momenti con lui, pensavo di aver bisogno di quella libertà che con El ho sempre avuto per stare bene, ma non era così, erano capricci i miei.
San Francisco, Seattle, Vancouver, Edmonton, Winnipeg, Minneapolis, Kansas City e Indianapolis.

Otto città in un mese, tra bus, aerei, viaggi, concerti, interviste, cadute, mare e amore il mese di luglio passò velocemente. Io e Harry, iniziammo a comportarci come una coppietta sposata. Il nostro rapporto si era rafforzato, eravamo tornati come nella casa di X Factor. Uscivamo spesso, anche insieme ai ragazzi. I menager ci avevano dato il permesso di avvicinarci anche in pubblico. Era una di quelle cose che ci vietavano quasi sempre. Non stavamo insieme, ma volevo  chiedergli se era pronto. Mi mancava, certo, le coccole con lui sono stupende, ma non ho la certezza che lui mi voglia ancora in quel modo.

Tra me e El le cose sono un po' complicate, lei non ha rispettato alcune delle regole del contratto. "Non avere altri rapporti e non parlarne con nessuno" Eleanor aveva un ragazzo fisso, l'avevo conosciuto, è un tipo strano, ma sicuramente l'avrebbe amata più di quanto avessi potuto fare io. Il punto rimane che non sanno cosa fare con lei, ormai la voce che lei mi abbia tradito in giro c'è, quindi ci potrebbe essere un'altra rottura.

Io quello che chiedevo era di stare con Harry, non mi sembrava così difficile.

"Hareeeh!" Urlai prendendogli le guance. "Lou, smettila!" Scoppió a ridere e mi saltò addosso facendomi il solletico, non lo soffrivo, lui lo sapeva ma ogni volta ci provava. "Non lo trovo giusto, non so come darti fastidio".

"Beh, se la smettessi di girare nudo mi faresti un piacere, è difficile da comandare dopo più di un mese, sai?"

Iniziò a guardarmi, passava il suo sguardo dai miei occhi alle mie labbra, pensai che se mi avesse baciato probabilmente sarei morto sul colpo. "Haz, perché mi guardi?"

"Sei bello, Louis".

Lo disse lentamente, quelle sue labbra fecero uscire un suono roco e eccitante. Adesso volevo far morire lui sul colpo. Invertii le posizioni, così ora ero io sopra di lui. Posai lentamente le labbra sul suo collo, lasciando un bacio. USi morse il labbro trattenendosi dal fare qualche verso. Sarebbe stato imbarazzante. Feci scorrere la lingua sulla sua mascella, mi stavo eccitando e non andava bene. Harry si muoveva sotto di me, non capivo se cercava di liberarsi o di creare un qualche contatto con me.

A rovinare il momento fu Zayn, aprí di colpo la tenda della cabina. Io cercai di spostarmi ma per via del poco spazio andai a sbattere la testa, i due si misero a ridere. Idioti.

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