Too young

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Louis si trovava in bagno, stava cercando di sistemarsi i capelli che parevano più in disordine del solito; era indeciso su cosa indossare nel caso Harry passasse: rimanere con quella maglia aderente bordeaux e i pantaloni della tuta grigi oppure cambiarsi e mettere un paio di jeans? Probabilmente Harry sarebbe arrivato vestito bene dato che era a cena dalla madre, e magari gli sarebbe sembrato strano trovare anche Louis vestito bene se era a casa sua a far nulla.
Si stava facendo più problemi del solito, gli sembrava di essere tornato ad avere diciott'anni.
Era agitato, anche se sapeva che non sarebbe successo nulla e avrebbero solo chiacchierato sul suo divano ma quella sensazione di ansia cresceva dentro di lui.
Sentì le farfalle nello stomaco quando gli arrivò un messaggio da Harry, diceva: "Passo a casa a mettermi qualcosa di più comodo e faccio un salto per una fetta di torta che spero non abbia fatto tu...hahah scherzo cinque minuti e sono da te Lou"
Louis rise al messaggio e rispose con "Ma come sei spiritoso Hazz! Comunque no, la torta non l'ho fatta io ma l'ho comprata, ti voglio troppo bene per avvelenarti con la mia cucina."
La risposta del ragazzo non si fece attendere, si trattava semplicemente di un cuore rosso.
Nel giro di pochi minuti Harry parcheggiò la sua macchina sportiva nel vialetto prendendo le chiavi di casa da dietro il vaso color marmo davanti alla porta.
Non passava da lì da qualche anno eppure tutto era come l'aveva lasciato.
Prese coraggio e aprì la porta, varcando la soglia trovò Louis sul divano in cerca di una posizione comoda.
"Ehi Lou" lo salutò Harry, ricevendo in cambio un saluto con la mano e un abbraccio amichevole.
"Ti va della cioccolata con la torta di mele?" chiese Louis.
"Si certo, grazie mille. Freddie dorme già?"
"Si e anche da un pezzo- disse guardando l'orologio, erano le undici e trenta-anzi, non fraintendere, ma ti spiace se andiamo nella sala di sopra che è insonorizzata così possiamo parlare tranquillamente e ho l'altoparlante se Fred si dovesse svegliare."
"Sicuro, nessun problema, hai ancora quel divano senape orribile?"
"La risposta è sì Harry, ma continuo a dire che è un bel divano" rispose fingendo un tono saccente.
Presero le cioccolate e le fette di torta e raggiunsero la sala confinante con la camera di Louis.
Dopo essersi accomodati sul divano iniziarono a chiacchierare del più e del meno, quel tipo di chiacchere che fai con chi non vedi da molto  e con cui vorresti recuperare il tempo perduto.
"Posso chiederti una cosa Harry?" Domandò il ragazzo dagli occhi celesti.
"Ovvio" gli rispose l'altro, mentre prendeva la sua tazza per sorseggiare la bevanda, ricordandosi solo dopo averla portata alla bocca che era terminata da diverso tempo; diede un'occhiata all'orologio da polso che portava:erano già passate quasi due ore.
"Allora, io non ho mai ascoltato il tuo album appena uscito, ma se quello che dice Niall è vero, pensi che dovrei?"
"Beh sì, negli anni ho scritto moltissime canzoni che parlano di te o di noi sia nel primo album sia in quello che sto scrivendo ora. Mi è sempre piaciuto scrivere di te, cose belle e brutte, diciamo che la maggior parte sono canzoni d'amore tristi, quindi non ti aspettare canzoni in cui ti insulto perchè mi hai mollato. Se vuoi sei libero di ascoltarle.
Tu hai mai scritto di me?"->
"Sto scrivendo ora il nuovo album, e sì ci sono canzoni che parlano di te, ho trovato giusto l'altro giorno una bozza di una che avevo iniziato a scrivere qualche anno fa, è proprio lì sul comodino" disse indicando il mobile, c'erano dei fogli quadrettati e stropicciati, Harry da dove era posizionato riusciva solo ad intravedere il titolo, "Too Young", non aveva mai sentito la canzone, ma era certo che parlasse di lui, della loro storia, di come l'essere troppo giovani non li avesse aiutati.
"Oh, interessante. E come sei messo con l'album in generale?" chiese imbarazzato Harry.
"Ho già scritto e registrato all'incirca una mezza dozzina di brani, per altri invece ho solo qualche strofa ma non mi convincono granchè.."
"Andiamo, dici sempre così e poi sfornavi dei capolavori"
"Prima era diverso" ribattè "Prima c'eri tu"
"Ora sono qui, sul nostro divano sfondato, perchè non prendi quella chitarra e mi fai sentire a cosa stai lavorando, come ai vecchi tempi" gli propose.
Louis a quelle parole si alzò e prese la chitarra scura nell'angolo della stanza. Iniziò a suonare chiudendo gli occhi mentre le note si disperdevano nella stanza.
...I've been looking back a lot of ways
You and me is all I've ever known
It's hard to think you could ever hate me
But everything's really different now...
Harry ascoltava con attenzione ogni parola, cercava di cogliere ogni piccolo dettaglio, ogni tremolio, sperava che il ragazzo non aprisse quegli occhi celesti perchè sapeva che se l'avesse fatto si sarebbero scontrati con i suoi, ormai colmi di lacrime, e l'equilibrio che avevano raggiunto negli anni sarebbe crollato.
...Face to face at the kitchen table
This is everything I've waited for
Now we can finally have a conversation
That I wish we could've had before
Oh, I can't believe I gave in to the pressure
When they said a love like this would never last
So I cut you off 'cause I didn't know no better
Now I realize, yeah, I realize

We were too young to know we had everything
Too young, I wish I could've seen it all along
I'm sorry that I hurt you, darling, no, oh
We were too young (Ooh, ah)
We were too young (Ooh, ah)
We were too young...

A quelle parole Harry si fece spazio sul vecchio divano facendo sfiorare le loro gambe.
Quella canzone parlava di lui, di loro, di come tornando indietro molte cose sarebbero state diverse.
Harry cercava di trattenere le lacrime, frutto delle emozioni che aveva represso per troppo tempo, mentre assorbiva ogni parola, ogni ricordo, come la conversazione che avevano avuto anni prima nella loro cucina, aveva cercato per anni a dimenticarsene ma in quel momento il ricordo della loro cucina era più vivido che mai, si ricordava tutto, a partire dai baci che si erano scambiati mentre Harry era ai fornelli, fino alle discussioni avute su quel tavolo.
Il momento che tanto temeva Harry arrivò alla fine del secondi ritornello, quando Louis aprì gli occhi e i loro sguardi finalmente si incrociarono, rivelando i loro occhi lucidi, era passato troppo tempo da quando si erano mostrati così vulnerabili l'uno all'altro.
"Lou, non so cosa dire" disse Harry esitante, la risposta del ragazzo che aveva di fronte non si fece attendere: "Non dire nulla allora" disse Louis avvicinandosi e unendo le loro labbra in un bacio fin troppo dolce, che entrambi stavano aspettando dalla prima volta in cui dopo quattro anni.
Il blu si specchiò nel verde.
Louis fu il primo a parlare quando si staccarono.
"Scusa, lo so che non volevi questo, colpa della canzone, sai rivivere dei momenti" tentò di scusarsi il ragazzo.
"Al momento non mi interessa, sei tu quello che voglio" concluse il ragazzo facendo ricongiungere le loro labbra.
Le mani di Harry iniziarono a percorrere il corpo magro di Louis, gli accarezzò quelle guance rosate, per poi passare ai suoi capelli sottili, mentre continuava a tenere le labbra poggiate sulle sue; le loro lingue si sfiorarono e i loro sapori si unirono creando una miscela perfetta.
"Non mi volevi dimenticare?" chiese delicatamente Louis, mentre staccandosi dal bacio accarezzava dolcemente i capelli ricci del ragazzo.
"Sembra un sogno, lasciami sognare ancora un po' prima di tornare alla realtà" gli rispose.
"Questo potrebbe essere la realtà, è evidente che c'è ancora qualcosa fra noi"
"Scomparirà. Deve scomparire. Quando ci vedremo la prossima volta diremo che è stata colpa della canzone e del vino che ho bevuto a cena.
Abbiamo sempre fatto così, ci siamo sempre amati per poi far finta di nulla."
"Abbiamo sempre fatto così?-ripeté-Tu hai sempre fatto così, anche quando volevo dire al mondo che ti amavo e mandare a fanculo tutti, tu te ne sei andato"
"Mi stai davvero rinfacciando questo? Quello che volevi fare era una cazzata e in più ci saremmo fottuti la carriera."
"Quindi si tratta di questo? La tua carriera è più importante di me?"
"La nostra carriera, mia, tua e dei ragazzi che sarebbero rimasti senza casa discografica. Devo forse chiederti scusa perchè ho preferito rinunciare alla mia felicità per poter salvare il gruppo? Perchè sono pronto a farlo se serve a farti tornare qui per ancora cinque minuti" disse urlando, ma sembrava più una supplica.
A quelle parole Louis si sedè ancora su quel divano, il loro divano
"Facciamo finta che sia tutto così facila ancora un po', ho bisogno di fingere che vada tutto bene" gli sussurrò Harry.
"Va tutto bene, amore" gli rispose accarezzandogli il viso, spostando la ciocca di capelli che si era poggiata sopra.
"No, non va tutto bene. Perchè so già che quando me ne andrò non riuscirò ad ignorare tutto questo. Non posso dimenticarti un'altra volta."
"Allora non farlo, io non sono mai riuscito a dimenticarti. Mi sento sempre il tuo profumo addosso, sei su ogni centimetro della mia pelle" lo rassicurò mostrando i tatuaggi che fuoriuscivano dalla maglia.
Harry lo baciò, sorridendo contro le sue labbra quando Louis gli sussurrò "Mi era mancato il tuo sapore".
"A me non era mancato questo alito di fumo"
"Lo so che non ti piace fumare senza di me"
"Non mi piace fare nulla senza di te" ribatté Harry facendo congiungere le loro labbra

Le canzoni del nostro amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora