Una mandria di ragazze chiacchieravano entrando nella sala rinuioni, tutte, me compresa, eravamo confuse sul perché stavamo avendo un'assemblea il giovedì è non un lunedì.
"Tutti fate silenzio!" Il nostro padrone, Mr. Bridgewood, urló. In un secondo tutti tacquero per paura. "Io e gli altri membri del personale vi abbiamo chiamato qui oggi perché siamo molto delusi. Mr. Styles prende in consegna questa assemblea da me, dal momento che io sono troppo furioso." Disse, cercando di calmarsi.
Il professor Styles si incamminava fermandosi di fronte a tutte le 200 ragazze che erano iscritte qui. "Buon pomeriggio." Tossisce.
"Buon pomeriggio Mr. Styles." L'intera scuola cantava.
"Tutto il personale qui é veramente deluso con alcuni di voi. Questa mattina mi sono svegliato per scoprire che qualcuno aveva fracassato le finestre della chiesa e vandalizzato l'intero edificio." Il professor Styles prese una pausa, camminando indietro per un secondo. "Noi andremo a fondo su questo, è il colpevole subirá conseguenze indisciplinati." A questo punto ero abbastanza certa che ogni ragazza qui era terrorizzata, soprattutto il colpevole. Non vedo perché qualcuno dovrebbe voler sabotare la chiesa, uno saprebbe che si tramuterebbe in una punizione grave.
"Qualcuno sta per essere in grossi guai." Sentì sussurrare da una ragazza ad un altra.
"Silenzio!" Mr. Styles ruggì. "Tutti saranno monitorati clandestinamente fino ad arrivare in fondo. Il coprifuoco ora sarà abbassato alle 18 chiunque sarà fuori oltre questo periodo sarà punito e classificato come un sospetto. Mi piacerebbe scoprire chi è, siamo estremamente delusi delle vostre azioni e non tollero un tale atto spregevole."
Il padrone tornò al centro della scena scuotendo la testa in delusione. "Potete tornare alle lezioni." Disse cacciandoci. Tutta la scuola si alzò cominciando a correre verso la porta, conversando sull'evento di appena pochi minuti fa. "In modo ordinato." Mr. Bridgewood ordinava, non che facesse molto.
Feci la mia strada da sola verso la mia lezione finale dal momento che non avevo nessuno con cui camminare. Rimasi fuori dalla classe di matematica, dovevo aspettare, a causa del ritardo dell'assemblea. Una giovane bionda si diresse verso di me, tenendo la testa bassa. Mi ci volle un pò per capire chi fosse.
"Hey. Sono, io sono-emh-terribilmente dispiaciuta per l'altro giorno." Mi scusai a disagio. "Non intendevo offenderti quando ti ho chiamato puttana, non sapevo cosa significasse."
"Va tutto bene...non dovrei aver riso di te." Si scusò anche lei.
"Amici?" Chiesi.
"Conoscenti." Ridacchiava, porgendomi la mano tremante.
Misi il mio palmo nel suo, "Victoria." La informai del mio nome.
"Mary." Sorrise dolcemente, poco prima del arrivo del nostro insegnante per accoglierci in classe.
"Buon pomeriggio signorine." Salutò, scivolando la chiave nella porta per sbloccarla.
Presi il mio posto abituale aspettando l'arrivo di Wendy. In mancanza di entusiasmo comincia a pensare di nuovo all'assemblea. Il colpevole del pasticcio sarà sicuramente in grossi guai, cosa gli stava passando per la mente?
"Hey." Wendy chiama, prendendo posto accanto a me.
"Hey." Risposi.
"Non posso credere della chiesa!" Esclamò.
"Si...neanche io."
-
il giorno di scuola si era concluso e potevamo essere liberi, per due ore comunque. Non riuscivo a credere alla ragione per cui avevamo un coprifuoco alle 6, quando era alle 9; non dobbiamo pagare noi per il mal pensiero di qualcun'altro.
I miei piedi sbattevano contro il pavimento di marmo mentre camminavo nel dormitorio. Avevamo la cena fra un'ora, quindi mi riposerò. Tirai il piumone sottile sul mio corpo, nel tentativo di tenermi calda dall'aria di Dicembre. Non che facesse molto comunque.
Per quanto ero veramente stanca, proprio non riuscivo a dormire. In alternativa, lasciai il mio dormitorio dirigendomi verso la sala da pranzo, ad un ritmo da lumaca.
Dopo cena avevo programmato di andare subito a letto e addormentarmi visto che avevo lavorato duramente oggi. Tuttavia, la seconda volta che riposai la testa contro il mio cuscino realizzai che non avevo ancora letto gli ultimi capitoli del nostro determinato libro. Anche se l'avevo già letto prima, se dovevo scrivere qualcosa probabilmente dovrei rileggerlo, soprattutto con Mr. Styles come insegnante.
In preda al panico, scivolai dal letto mettendo i piedi nelle pantofole calde. Lentamente, striscia fuori dalla stanza e giù in biblioteca. Per le passate notti facevo questo, tutto è più tranquillo durante la tarda ora della notte e un pò mi rilassava. Discretamente spinsi la porta della biblioteca, cercando 'uomini e topi' da leggere, come mi è stato assegnato.
Alla fine della lettura stavo piangendo, anche se di sicuro non mi piaceva il libro, mi faceva sempre lacrimare. Misi i miei occhiali da lettura via e in punta di piedi attraversai la stanza. Ero stanca, non potevo cominciare a spiegare il tutto in parole. Quando cominciai a sdraiarmi nel mio lettino, stavo già dormendo.
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Boarding School ➵ h.s au(italian translation)
Fanfiction"Victoria, non apprezzo il tuo tono!" Il Signor. Styles mi sgridò davanti a tutta la mia classe. "Vieni qui signorina!" Sbatté il suo bastone sulla sua cattedra. Mi alzai dalla sedia e lentamente feci la mia strada lungo la fila di studenti che sghi...