"Posso unirmi?" Sobbalzai alla voce improvvisa.
Era Mr. Styles.
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"Oh mio Dio." Posai la mia mano sul mio cuore martellante.
"Cosa ci fai qua?"
"Lo stesso vale per te."
"Anche tu stai chiedendo il perdono?" Domandai curiosamente,lui non sembrava il tipico uomo che supplicava il perdono.
"Noi tutti prima abbiamo peccato, o no?"
Il colore si sparse sulle mie guance,sapevo a cosa voleva parare. "Io suppongo di sì."
"Che cosa stai confessando?" Lui chiese.
"Qualcosa solo per le mie orecchie e per Dio; inoltre sto chiedendo il perdono,non mi sto confessando."
"Ti sei pentita,vero?"
"Pentirmi di cosa?" Domandai innocentemente,non aspettando di saltare alla conclusione.
"Non fare la finta tonta." Mi avvertì,ma nessuna minaccia fu insinuata.
"Scusa" Mi scusai,seguita da una lunga pausa "ma no,non mi sono pentita."
"Bene." Un ghigno largo incise la sua faccia. "Perchè neanche io l'ho fatto."
La mia lingua si asciugò concidentamente nel preciso istante in cui Mr. Styles disse quelle parole.
Instantaneamente,senza pensare,percorsi la mia lingua sul labbro superiore e inferiore,bagnando la loro superficie. Il mio disagio crebbe quando notai Mr. Styles fissare le mie labbra.
Le sue sopracciglia si aggrottarono e lui lentamente morse il suo labbro inferiore. Lui si inclinò in avanti,e il suo sguardo si intensificò,così che i suoi occhi viaggiassero sul mio collo.
La differenza fra la nostra altezza era evidente anche nella sua posizione.
Sentii come il suo alto corpo bloccò il Sole,come il tramonto rosso sangue incorniciò il suo corpo; lui era tutto ciò su cui i miei occhi potevano focalizzarsi.
Inumidii ancora le mie labbra e i suoi occhi si focalizzarono sulla mia bocca. La mia testa pulsava,come se io stessi per svenire davanti al suo profondo sguardo attraente.
In quel preciso istante,mi ricordai la ragione per cui stavo chiedendo il perdono.
Ritratti di Mr. Styles in cui sussurrava il mio nome quando presi il suo amico in bocca comparvero nella mia mente,e come le sue vene fuoriuscivano dominanti dal suo collo.
"Scusami." Gentilmente,posai il palmo della mano sul suo petto. "Non possiamo farlo qui."
Lui si allontanò,i suoi occhi non lasciarono mai i miei. "Il perchè lo sai." Diressi i miei occhi sulla statua di Maria,tenente il suo piccolo bambino. "Adesso mi sento piuttosto pressata."
"Non pensi che Maria vorrebbe vedere anche un pò d'azione? Voglio dire,lei sembra una bellezza poco rigida."
Risi alla battuta di Mr. Styles. "Lei è una statua."
"Hai sorriso." Affermò l'ovvio. "Non ti ho mai vista sorridere sinceramente prima d'ora,senza parlare di una delle mie battute."
"L'umore è la via per il cuore di una donna." Mormorai a me stessa con disinvoltura.
"Stai dicendo di provare qualcosa per me." Sorrise compiaciuto,sollevando le sue sopracciglia.
"Oh Dio,no!" Piagnucolai, colpendo il suo torace giocosamente. "Sai cosa intendevo,stavo solo pensando ad alta voce."
Con imbarazzo nascosi la mia faccia sulle mie mani,avevo letto quella frase in un libro una volta e non volevo pensare ad alta voce.
Mr. Styles abbassò la sua voce. "Perchè io conosco la via per il cuore di una ragazza,e non è decisamente l'umore."
Cominciai a sentirmi agitata,sebbene la stanza diventò venti gradi più calda. "Dovrei andare adesso."
"Lascia che ti accompagni io;sta diventando buio."
"Se proprio insisti,Mr. Styles." Feci un sorrisino furbo,alzandomi così che dominai su di lui.
I suoi occhi sfrecciarono sulle mie gambe,malgrado erano praticamente e completamente vestite.
So che ero una stuzzicatrice,ma potevo notare dagli occhi di Mr. Styles che sapeva di non poter ottenere nulla in quel momento.
Una tosse forte colpì la sua gola;lui posò il suo pugno sulla bocca,per coprirsela.
"Allora,possiamo andare?" Annuii,seguendolo fuori.
Il Sole adesso era tramontato,il cielo cominciò ad essere rimpiazzato da una faticosa ombra blu.
La pelle d'oca coprì la mia pelle,appena rabbrividii al tempo depresso.
La nostra passeggiata non fu imbarazzante,ma fu solo silenziosa.
Avevo così tanto da chiedere a Mr. Styles,ma non qui,era troppo all'aperto,anche quello che stavo per fare nella chiesa.
"Così.." Canticchiai,quando ci avvicinammo all'entrata principale della scuola.
Mr. Styles spinse la porta aperta,facendomi passare. "Buona notte."
"Grazie mille." Sorrisi. "Non farti mordere dalle cimici da letto." Era una citazione che mia mamma usava dirmi--anche mia nonna.
Mr. Styles fece una leggera risata appena le nostre strade si separarono. Era quasi il coprifuoco,così dovetti andare velocemente nel mio dormitorio. I miei scomodi tacchi risuonavano contro il pavimento di quercia,le mie gambe raggiungevano due passi in un tempo preciso. Speravo che le ragazze si stessero facendo la doccia o qualcos altro,non volevo sentire da parte loro una predica o delle domande,come se loro fossero mia madre.
Con facilità,aprii la porta ritrovandomi una stanza vuota. Lasciai fuoriuscire un sospiro dalla mia bocca,mi lanciai sul letto,che era molto duro,mi ricordo. "Ouch" Sibilai a me stessa.
"Stai bene?" La mia conquilina Alexandra mi chiese,apparendo seduta nel suo letto dal nulla.
"Sì,scusa. Ti ho svegliata?"
"No. Dove sei stata?"
Aggrottai le sopracciglia alla sua curiosità,me l'aspettavo da Matilda,ma Alexandra appena la conoscevo. "Da nessuna parte,a girare qui nei dintorni,sai?"
"Sì,capisco ciò che intendi." Lei ruotò i suoi occhi, ritornando poi normale.
"Dove sono il resto delle ragazze?" Chiesi.
"Fuori. Sono andate nelle docce comuni,saranno qua tra qualche minuto."
Non sapevo cosa risponderle,se farlo arrogantemente. "Oh." Borbottai e iniziai a pettinare i miei capelli annodati.
Non avevo mai realmente parlato con Alexandra,sono sicura che sia una brava ragazza,ma ancora non abbiamo socializzato.
Prima ero preoccupata se a lei non piacevo,ma forse ero io che coninciavo ad essere paranoica e lei soltanto aveva problemi ad aprirsi con la gente. Qualunque fosse stato il problema,sono sicura che non mi importasse davvero. Avevo altre cose per la mente;la principale era che avevo bisogno di parlare con Mr. Styles domani; era la mia prima proprietà.Dovrei confrontarmi con Mr. Styles su oggi, solo non mi sentivo come se fossimo completamente in privato,ma sapevo che il suo officio era il suo segreto e in garanzia posso sempre sapere che ciò che succede là,rimarrà sempre là.
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Un grazie enorme a ; HaroldsPoison per aver tradotto questo capitolo. ❤️
Pubblicità; Lightnin' |h.s| di HaroldsPoison passateci mi raccomandooo gngn
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Boarding School ➵ h.s au(italian translation)
Fiksi Penggemar"Victoria, non apprezzo il tuo tono!" Il Signor. Styles mi sgridò davanti a tutta la mia classe. "Vieni qui signorina!" Sbatté il suo bastone sulla sua cattedra. Mi alzai dalla sedia e lentamente feci la mia strada lungo la fila di studenti che sghi...