Il carro si ferma poco fuori la macelleria. Scendo subito tra i primi estraendo la mia arma e me la infilo tra le dita. Sorrido al ricordo di quando la gente mi guardava strano perché ho scelto questa arma per uscire dal villaggio.
Un piccolo coltello con la lama lunga appena due o tre cm e sta perfettamente nel mio pugno. Si colpisce in superficie, più per dar fastidio che per uccidere... A meno che si becchi l'occhio. Resta il fatto che è un elemento di disturbo, il colpo finale arriva con il destro dove indosso un tirapugni. Il mondo è infetto, perché non prenderlo a pugni?
Osservo Andrea scendere dal carro insieme ad un altro civile. Mi dispiace far scomodare un amico del boss ma l'idea non era sua lui aveva solo seguito il piano. Nuovo il collo e lo lascio scleggermere così da allentare la mia tensione. La macelleria aveva i coltelli e alcuni macchinari che gli serviva per la macellazione oltre che al sale... Insomma aveva tutto quello che gli serviva per provare a resistere ancora un po'. Osservo ancora il ragazzo che si sta avvicinando tremando verso la macelleria, che tra l'altro è della sua famiglia... L'unico motivo per qui lui era qui era questo, poteva portai velocemente dove serviva.
Faccio un movimento con il braccio così che i miei uomini sappia dove posizionarsi e prego i santi che nessuno ci faccia del male.... Anche se pare che i santi in questo periodo ci abbiano abbandonato. Raggiungo il ragazzo che tremante inserisce le chiavi per aprire la porta e non posso che sorridere piano sotto la maschera.
Lui era sempre stato abbastanza positivo dentro le mura e il fatto che suonasse la sera per allietare le persone non era per nulla male soprattutto per chi combatteva fuori per portare cibo, legna, vestiti e altri materiali utili. Una boccata di normalità insomma... Lui suonava e altri cantavano... Ciò che serviva agli assassini. Gia, nessuno lo avrebbe mai detto dentro le mura ma tutti loro erano assassini... Uccidevano insetti, uccidevano gli schiavisti o chi era pericoloso... Che differenza faceva? Sempre morti erano. "Ecco fatto" mi sveglio dai miei pensieri mentre ascolto Andrea parlare. Lo faccio spostare, per primo entrerà un mio uomo non posso rischiare si faccia male o che venga contagiato.
Apro la mano con il tirapugni e faccio segno di avanzare a uno dei miei armato di due accette che subito si avvicina. Alcuni secondi di tensione prima che la porta venga spalancata con lui già dentro pronto a tutto e io subito dietro di lui con la guardia alta pronto a colpire qualsiasi cosa mi si pari davanti.
Ma ciò che vidi fu peggio di mille battaglie. Eravamo in una fottuta dispensa, una di quelle che usano per tenere la carne al fresco o sotto sale. Dietro di me sento qualcuno vomitare probabimente uno dei civili. Mi giro e semplicemente urlo "via via via, veloci" do una spallata hai due, sono ancora armate le mie mani non posso muoverle come vorrei. Tutti i soldati sono saltati sui cavalli o sul carro armi da lancio già in mano mentre i cavaliere estraggono delle spade o dei martelli dal manico allungato.
"Lassù!" Un soldato indico con l'arma la strada alla loro sinistra dove almeno un centinaio di mostri stava arrivando. Maledizione, da dove cazzo sono usciti questi? Un rumore mi attira alle mie spalle e voltandomi vedo cinque mostri avvicinarsi. Digrigno i denti e scuoto la testa... Questi qui dovevano solo intrattenerci prima che arrivassero gli altri. Incazzato nero faccio uno scatto e colpisco al collo uno di loro con la lama, sulla carotide. Estraggo il coltello e avanzo rapito con un doppio passo abbassandosi di colpo schivando l'arma. Alzandomi di un doppio e rapido colpo sul fianco scoperto con la lama e appena lato sferro un violento gancio destro contro la sua faccia. Il suono delle ossa rotte riempie l'aria mentre l'infetto crolla a terra svenuto. Mi volto rapido e vedo un altro a terra colpito alla testa da una freccia mentre all'altro ci ha pensato l'uomo con le due accette. Faccio un cenno di ringraziamento e rapido mi volto verso il carro correndo insieme al mio compagno. Saltiamo sul carro e io urlo "via via via" e sento le fruste schioccare e i cavalli iniziare a correre rapidi lontano dai. I cavalieri con arco partono poco dopo mentre sfoltiscono la fila avversaria che ha cominciato a lanciare alcune frecce e altrl per centrare il carro. Per nostra fortuna siamo più o meno fuori bersaglio e nessuno di noi viene colpito. Sospiro di sollievo e mi volto per assicurarmi che i due civili stiano bene. Andrea a perso gli occhiali ma non pare avere nulla di rotto. Si guarda a destra e a sinistra stringendo gli occhi sperando di vedere qualcosa. L'amica invece pare pronta a vomitare di nuovo e spero proprio non lo faccia. Sento un grido di allarme e vengo buttato a terra da uno dei miei uomini. Alcune freccia arrivano dal lato, per fortuna che i cavalieri erano o parecchio avanti o parecchio indietro così che nessuno di loro è stato colpito. Sento il caposquadra della retroguardia gridare di lanciare una scarica di freccie per passare in sicurezza.
Sospiro prima che un brivido mi assalga. Vedo del sangue sulla carrozza. Alzo la testa di scatto e vedo il ragazzo disteso contro il fianco del carro, la ragazza è sparita. Mi alzo e la vedo sull'asfalto due frecce l'anno colpita in pieno petto... Anche se si trasforma diventerà solo una nuova parte della dispensa. Mi volto ancora verso il ragazzo, la freccia l'ha colpito al collo e i capelli neri sono sporchi del sangue della ragazza. Sta ansiamndo con forza la freccia gli ha colpito il petto e perforato un polmone... Anche se sopravvivra diventerà un fottuto infetto. Stringo il pugno e anche la sua mano che mi guarda disperato. Neache si accorge che, dietro di lui, il tizio con le due accette ha estratto in pugnale. Il colpo arriva rapido, dritto al cuore così sa fargli meno male possibile.
Sospiro e mi metto contro la balaustra. Mi appoggio e guardo il cielo... Ora come lo spiego al boss che un suo amico è stato ucciso?
L'idea era stata del ragazzo okay, aveva detto lui che li avrebbero trovato il sale... Doveva essere una sorpresa per la firma dell'alleanza con gli sconosciuti... Sospiro. Non sarebbe stata una bella serata... Per nulla. Lo guardo ancora, disteso sul carro. Pare rilassato se non fosse per il pugnale che gli esce dal petto. Maledizione, questo ragazzo doveva tornare le palle fuori per aiutare tutti proprio oggi? O meglio, non poteva aspettare? Il boss vorrà la testa di quelle persone che lo hanno lasciato andare persuasi dalle sue idee e che hanno costretto i suoi uomini a correre un rischio. Spero solo che la mia testa non rientri tra queste.
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Racconti di un' apocalisse
Viễn tưởngIl mondo è cambiato. delle creature umane hanno iniziato a nutrirsi di carne umana... le speranze sono poche, ma la speranza non morirà. Almeno, non oggi.