CAPITOLO 1.

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Mi alzai svogliatamente dal letto,quel comodo letto che mi faceva compagnia ogni singolo giorno ad ogni singola ora. Non avevo voglia di affrontare un'altra giornata in quella prigione piena di diavoli sempre più cattivi.
Mi diressi in bagno per farmi una doccia,ci misi poco dato che ero in ritardo e dovevo ancora fare un mucchio di cose.
Uscita dal bagno,scesi le scale e appena varcato il corridoio entrai nella cucina,abbastanza grande per una che abito quasi sempre da sola, in realtà tutta la casa è grande di suo per i soldi di papà,forse sono io quella che sembra una barbona in una casa di un riccone.
Sopra il tavolo c'era un bigliettino:
"Sono uscito presto palla di pelo,buona scuola e mangia piccola!"
-papà
Ormai ci ero abituata,era così ogni mattina,ma il modo in cui mi chiamava mi faceva sentire amata nonostante le sue continue assenze in casa.
Stranamente feci più veloce del solito e quelle 2 pazze non erano ancora arrivate,perciò presi die biscotti e mi diressi in salotto cominciando a rileggere per la quarta volta il mio libro preferito.
Solo dopo un po' mi accorsi che il clacson di una macchina aveva appena suonato e io dovevo muovermi,mi alzai quindi dal divano e raggiunsi le mie amiche in macchina con lo zaino alle spalle e il cappotto indosso.
Mi ero preparata già psicologicamente e fisicamente a tutti i monologhi che mi avrebbero fatto su come mi ero vestita e conciata per la medesima volta.
-"oh avanti Grace! La devi smettere di mettere questi felponi che ti nascondono, sei perfetta!"- disse Sharder con voce acuta e questo mi fece ruotare gli occhi al cielo.
-" ha ragione,hai delle gambe e un culo che fanno invidia al mondo intero!"- disse questa volta Monica ovviamente,sbuffai rumorosamente e incrociai le braccia al petto.
-" non mi avete neanche dato il buongiorno"- dissi offesa e divertita allo stesso tempo scendendo dalla macchina seguita da loro.
Eravamo arrivate all'entrata della scuola e già ne era piena compreso il giardino.
-"si scusami"- mi abbracciò Monica stampandomi un bacio in guancia.
-"ricordami di cambiarti il guardaroba! Buongiorno barbona mia"- anche Sharder mi lasciò un bacio si diressero entrambe nelle loro classi per incominciare le lezioni, la campanella era appena suonata e anche io iniziai ad incamminarmi per non arrivare tardi come accadeva spesso.
Proprio mentre stavo camminando lungo il corridoio sentii alcuni passi alle mie spalle, velocizzai il passo ma loro continuavano ad inseguire, la paura si fece spazio su tutto il corpo, ero sola e non c'era anima che poteva salvarmi da quella situazione.
-"Stevens!"- mi bloccò una voce piuttosto acuta,conoscevo quella voce e conoscevo quel gruppetto. Mi girai di scatto spaventata ma rimasi sorpresa all'assenza del loro 'capo'.
-"Horan è occupato in questo momento e non c'è!"- disse Louis sorridendo maliziosamente.
Sapevo cosa stava combinando e al solo pensiero mi faceva rivoltare lo stomaco.
-"abbiamo approfittato della sua assenza,sei proprio carina sai? Horan ha proprio ragione. E se scopre che siamo qui con te penso che ci ucciderà all'istante!"- Malik arricciò su un dito una ciocca dei miei capelli,mi intimorii per la vicinanza dei nostri volti.
Mi allontanai subito da loro e corsi verso la mia classe prima che possano raggiungermi.
L'ultima cosa che sentii era solo una forte voce infuriata:
-"non dovete toccarla.".

ASSHOLE. |n.h.|Where stories live. Discover now