CAPITOLO X

9 0 0
                                    


«Allora ragazzi, dove andiamo di bello?» chiese Mika eccitato mentre saliva sul lato passeggero del suo pick-up.

«Non lo so bro» rispose Joshua ridendo «in realtà speravamo ci suggerissi qualcosa di fico nei dintorni».

«Giusto, giusto» disse Mika pensieroso «non potete capire quanto io sia felice di trovarvi qui, a casa con questo maledetto gesso non posso fare nulla, e per andare da qualche parte devo sempre accodarmi a qualcuno».

«A proposito, cosa ti sei fatto a quel braccio man?» chiesi mentre prendevo cautamente le misure per fare retromarcia ed immettermi nella strada principale.

«Se ve lo dico vi mettete a ridere» disse.

«E allora facci ridere» rispose Joshua.

«Beh, sapete tutti che faccio spesso esibizioni con lo snowboard, praticamente ogni week end. Qualche caduta l'ho fatta, ma mai più di una lussazione alla spalla, il che è una fortuna, ma anche un peso psicologico non indifferente. Ogni volta che finisco una gara indenne penso di essere stato fortunato e quanto ancora durerà la mia fortuna.

Bene, un giovedì pomeriggio ero a casa, annoiato dai libri decisi di fare una passeggiata nel boschetto sotto casa»

«Sì, lo conosciamo bene» lo interruppe Joshua lanciandomi un'occhiata eloquente.

«Bene» continuò Mika «quindi saprete che alla fine della discesa c'è un piccolo guado per proseguire sul sentiero alla riva opposta del torrente. L'avrò saltato mille volte, anche da piccolo con Andrea quando giocavamo insieme, quindi mi preparo per saltare e...nulla, scivolo su un sasso liscio e bagnato facendomi un male cane al braccio: la frattura è servita».

«Questa è proprio bella, fai uno sport estremo e non ti sei mai fatto nulla, mentre esci una volta di casa per fare due passi nel bosco e ti becchi una bella ingessatura, questa sì che è sfiga bro!» esclamò Joshua sempre più divertito ripensando alla nostra piccola disavventura nel bosco.

Effettivamente, ripensandoci meglio, il tutto avrebbe potuto prendere una piega differente e devo ammettere di essere stato relativamente fortunato, cavandomela con qualche botta e i vestiti fradici.

«Ovviamente non serve neanche specificare che la versione ufficiale è che mi sono infortunato in allenamento provando un backflip» concluse Mika.

Ridemmo tutti di gusto, era sempre il solito ragazzone che avevo conosciuto anni fa.

Nel frattempo mi ero immesso nella strada principale e proseguivo deciso verso sud

«Ecco, segui la statale verso Hämeenlinna, poi ti dico io dove svoltare» disse Mika.

«Oggi vi porto a un lago» continuò eccitato.

«A un lago? Con questo tempo?» domandò Joshua.

«Sì un lago, cioè non è proprio un lago, nel senso...c'è un lago ma noi non andiamo per il lago» concluse Mika con un'aria misteriosa ma divertita.

Io e Joshua ci guardammo confusi e curiosi di capire che intenzioni avesse il nostro amico.

«Metti un po' di musica man» disse Mika.

«Come funziona qui, scegli te la stazione dai» risposi cercando di smanettare sul cruscotto del vecchio pick-up.

«Ah, niente radio, senti che bomba qui» disse Mika estraendo un cd dalla tasca di un sedile.

California love

California knows how to party

California knows how to party

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 27, 2020 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Iperbole, la nascita di una canzoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora