capitolo 7

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Teddy's pov

Arrivammo a casa mia quando ormai era pomeriggio inoltrato.
Erano appena le 4 ma sembrava mezzanotte.
Smontammo dalle selle mentre i draghi chiusi nelle stalle emettevano latrati sommessi.
Meresme si era addormentata e quindi la mamma la prese in braccio e ci avvicinammo all'ingresso mentre io sorridevo divertita ai borbottii stupiti di Ron ed Hermione <<benvenuti a casa mia>> dissi sorridendo e aprendo la porta.
I ragazzi rimasero sbigottiti, si tolsero sciarpe e cappotti per poi appenderli sullo bizzarro attaccapanni animato <<questa era la casa della mia bisnonna>> dissi sorridendo mentre vari snasi ed asticelli sbucavano dal mobilio. Ron fece una strana faccia poiché i quadri dei miei antenati li fissavano e s'inchinavano mentre le donne cinguettavano dicendo quanto, secondo loro,  fossimo carini <<tesoro mio, ma perché usi il passato?>> chiese la bisnonna Grisma apparendo da una parete. I ragazzi rabbrividirono <<nonna, lasciali stare>> disse la mamma salendo in camera per mettere a letto Meresme <<ma come siete carini!>> strillò la bisnonna pizzicando le guance di Ron e Harry <<oh Harry, hai proprio gli occhi di tua mamma>> disse la bisnonna  con un dolcissimo sorriso <<ha conosciuto la mia mamma?>> chiese Harry allibito e confuso <<certo, ho conosciuto tutti gli amici della mia splendida nipotina e- mormorò- devo ammettere che ho sempre sperato che si sposasse con Remus ma shh>> Hermione ridacchiò divertita <<nonna lascialo stare>> aggiunse papà <<Teddy!>> urlò all'improvviso Andromeda stritolandomi come se non ci vedessimo da un'eternità <<m-ma tu da dove sbuchi?>> chiesi divertita <<ogni licantropo ha i suoi segreti>> disse invece <<Teddy!>> urlò Rowan e me lo trovai attaccato alla gamba fissandomi con i suoi enormi occhi azzurri <<ma Carlisle non viene oggi>> disse Andromeda mogia <<dovavano andare dai nonni materni perché, oh ma ci sono i tuoi amici- si avvicinò lentamente- scusateci, siamo stati maleducati>> disse sorridendo <<non so se mi conoscete, ma io sono Andromeda [t/c] mentre lui è mio fratello Rowan>> disse indicandolo <<ciaoo>> disse Rowan finalmente alzandosi da terra. I ragazzi sorrisero <<Teddy, dov'è Meresme?>> chiese all'improvviso fissandomi <<sta dormendo, non di->> non mi diede il tempo di finire la frase che scappò via. Sospirando <<scusatelo, Rowan adora sua cugina>> disse Andromeda <<forse perché sono identici>> dissi sorridendo <<e comunque, Andro, loro sono i miei amici>> <<Hermione Granger, piacere>> <<Ronal Weasley, ma tu chiamami Ron>> disse arrossendo <<noi ci conosciamo già, Andromeda>> disse Harry sorridendo <<è bello rivederti, Harry>> disse Andromeda sorridendo a sua volta <<venite, vi accompagno alla nostra camera>> dissi verso le ragazze. Hermione e Andromeda annuirono e salimmo verso la mia stanza <<non vi dispiace se dormiamo tutte e tre nello stesso letto?>> chiesi sedendomi sul materasso del mio letto a due piazze <<a me non da fastidio>> dissero Hermione e Andromeda all'unisono <<bene allora>> dissi ed iniziammo a disfare le valige. Grattastinchi si già placidamente steso sul copriletto incurante delle sfuriate di Hermione <<bambine, forza, è ora di cena>> disse la bisnonna entrando nella stanza attraversando, letteralmente, la porta. Hermione rabbrividì leggermente <<bisnonna Grisma... s-siete un fantasma?>> chiese. La nonna sorrise compiaciuta <<si tesoro, sono un fantasma-umano per la precisione>> disse <<e... quanti anni avete?>> <<oh tesorino, e chi si ricorda>> disse con un sorriso <<114? Mh, no, 117... si, ne ho 118>> disse <<beh, portati molto bene, nonna>> disse Hermione sorridendo anche se era scioccata <<grazie tesorino ma adesso scendete, è ora di cena>>  disse.
Cenammo, come al solito il cibo era estremamente abbondante, anche il doppio di quella che di solito facevamo ad Hogwarts, avevamo altamente anticipato il cenone che avremmo fatto qualche giorno dopo.
Ron era ko e, se uno come lui è sazio, vi lascio immaginare cosa avesse preparato la bisnonna <<sono pieno come un uovo>> disse stando appoggiato con la tempia al braccio di Harry <<ma io non ho ancora sonno, voi andate già a letto?>> chiese Andromeda fissandoci visto che eravamo tutti in pigiama <<io no, nemmeno io ho sonno>> disse Hermione mentre Ron er Harry annuirono <<allora cosa facciamo?>> chiesi <<diciamo a mamma se ci racconta la storia del lupo mannaro>> disse all'improvviso Meresme tenendo Rowan per mano. Iniziai a sudare freddo, cos'avrebbero pensato i miei amici se avessero saputo che mia madre ci racconta delle storie prima di andare a letto?! Che brutta figura, però... io per prima amo quella leggenda, sì parla di un tragico amore ma è  pur sempre meravigliosa.
<<Mer, non è una bella storia quella>> disse all'improvviso Andromeda facendo una smorfia <<m-ma a me piace!>> protestò invece mia sorella facendo diventare i capelli e gli occhi rosso fuoco e mettendo il broncio <<e se la mamma oggi non vuole raccontarcela e preferisce stare con papà?>> chiesi invece <<no, lei ce la racconta e adesso glielo chiedo>> disse Meresme lasciando la mano di Rowan e marciando nel corridoio diretta verso la camera dei nostri genitori. I ragazzi mi guardavano confusa <<adesso capirete di cosa sto parlando>> dissi. La mamma entrò nella nostra stanza strattonata da Meresme, ovviamente, già in pigiama <<scusa mamma, ho cercato di dissuaderla ma... >> scrollai le spalle <<sai meglio di me come sia Meresme>> dissi <<dai mamma, racconta quella storia>> disse entusiasta mia sorella <<si, si, dai zia>> si aggiunse Rowan <<no-non credo che ai nostri ospiti piacerà>> disse invece la mamma <<devo essere sincera, anche io voglio sentire>> disse Hermione sorridendo <<si, anche io>> dissero Harry e Ron <<ok allora>> disse la mamma con il suo tipico dolce sorriso. Si sedette sul davanzale coperto di cuscini mentre Meresme si stese sulle sue gambe e voleva che le accarezzasse i capelli. Rowan andò in braccio alla sorella mentre Hermione si appoggiò a me e Harry e Ron stavano seduti sul tappeto a gambe incrociate e aspettavano.
<<davvero volente che la racconti?>> chiese ancora una volta la mamma <<si zia [t/n], racconta>> disse Andromeda con gli occhi luccicanti.

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